Entrambi. Quando ho cominciato a seguire più sport Agassi era fuori per infortunio e gli Slam ormai erano appannaggio di Tele + (che ho preso dal 2000, se non ricordo male), o erano ad orari per me improbi all'epoca (tanto che mi rimaneva solo il Roland Garros da guardare). Insomma, alla fine di Agassi ho visto veramente poco, e quello che ho visto (come i due match lottati contro Federer agli Us Open, in cui ormai era oltre i 34) mi ha lasciato l'amaro in bocca, non solo per il tennista, ma anche sapendo che Agassi si è confrontato con tennisti che vanno da Connors a Nadal...No guarda, per me sei tu che non hai capito, anzi forse non hai neanche letto quello che ho scritto. Perchè io più che dire chiaramente che COMUNQUE quella fu un edizione TOTALMENTE anomala, quindi fin troppo per essere presa in considerazione per qualsivoglia "analisi" (del resto, citavi pure Hewitt), non posso fare. Poi se la panacea di ogni analisi sono i finalisti o giù di lì, tralasciando "appena" altri 124 tennisti, non ci siamo neanche adesso, visto che nel 2003, con Henman che si lamentava ancora di più dei campi "troppo lenti", 3 dei 4 semifinalisti furono Federer, Philippoussis e Roddick, cioè ancora 3 attaccanti dietro al servizio (agli ultimi due poi bastava solo il servizio).
Quindi, perchè parlarmi ancora di Nalbandian e del suo 2002?
ovviamente
Va beh, eravamo partiti dal progressivo rallentamento dell'erba, adesso siamo arrivati finalmente all'eccezione che diventa la regola e all'ennesimo luogo comune (i muscoli che prendono il sopravvento sul talento, una roba che a sto giro ovviamente è ritornata non appena Federer ha cominciato a calare). Del resto tennisti come Edberg e McEnroe una volta erano la norma, negli anni '80 vincevano tuttotanto per andare ancora più indietro
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