
Originariamente Scritto da
Red
Beh certo, con le statistiche di uno sport in cui testa e continuità sono tutto non cogliamo a pieno, quindi continuiamo a basarci sulla rondine che fa primavera. Che poi è vero: le statistiche da sole non bastano (del resto l'ho anche scritto prima). Peccato che le eccezioni non vogliano dire proprio niente, perchè di eccezioni si tratta.
Nel 2002 basta guardare il tabellone per rendersi conto che fu un edizione anomala in tutto e per tutto, con Federer fatto fuori immediatamente, Sampras e Agassi eliminati al secondo turno, Ivanisevic e Rafter che neanche giocarono... tra l'altro Krajicek, ormai praticamente finito, rischiò lo stesso di arrivare in semifinale. Nalbandian va beh, Lapentti nei quarti e Malisse in semifinale con la tachicardia

tra l'altro poco più di un anno dopo avrebbe fatto finale agli Us Open se non gliel'avessero praticamente rubata. Che poi va beh, 20 anni e signor nessuno messi insieme fa ridere i polli, oltretutto menzionando uno con il talento e la carriera dell'argentino.
Hewitt battè Henman e vince Wimbledon? E che vuol dire, l'australiano ha battuto la speranza britannica di 10 anni fa 9 volte su 10, di cui 4 al Queen's (Henman poi che manifestatamente non ne poteva più di avere la pressione di un'intera nazione sulle sue spalle, dovrebbe averlo pure dichiarato, nel 2004 infatti perderà da Ancic che faceva più serve&volley di lui). Per non dire che proprio Hewitt gioca benissimo sull'erba, del resto non sta scritto da nessuna parte che un baseliner non possa giocare benissimo sull'erba, vedi Agassi che tra il 99 e il 2001 aveva finale-semi-semi e aveva già vinto Wimbledon. E l'australiano con quel tabellone avrebbe vinto pure sul ghiaccio.
Insomma, che rimane? Bjorkman si lamenta che fa poco serve&volley (perchè NIENTE come suggerisce Ferrero nel suo esercizio di stile, è ridicolo anche solo pensarlo, per uno che in quel periodo era pure un doppista), e quindi? Ho detto che il rallentamento non penalizza chi segue il servizio a rete? No (anche perchè non me ne frega niente).
Vabbè, visto che non ho ricevuto i nomi, sintetizziamo: il rallentamento dell'erba a Wimbledon ha bilanciato i valori penalizzando sopratutto chi aveva un servizio pesante, e favorendo di più chi sa colpire la palla in tutte le zone del campo, il tutto mantenendo comunque l'erba la superficie più veloce del circuito. Non si poteva fare altrimenti che questo. Del resto è il tennis, uno sport in cui la sostanza è sempre venuta prima dello stile.