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Buona parte di quelli che Quinzi batteva nel circuito juniores (o almeno, i prospetti più interessanti) sono avanti a lui in classifica. Ho seguito un po' che stesse facendo quest'anno: tra infortuni, cambi di coach, alcune partecipazioni a risibili tornei juniores a squadre, l'esame di maturità (sic!)... ha in pratica perso un anno. Nel frattempo Kyrgios e Coric, due che batteva regolarmente tra gli juniores, si sono fatti conoscere, lui invece non ha fatto un solo passo avanti. Non dico che Quinzi sia ufficialmente un bluff, ma a quanto pare lui e qualcun altro hanno sottovalutato parecchio il difficilissimo passaggio verso i pro, che è poi l'unica fase di carriera che conta. È ancora in tempo per crescere e completarsi come professionista, ma la strada da percorrere per lui è ancora lunghissima, a quanto pare. Poi va beh, pure Federer spaccava le racchette alla sua età.
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Grifis
se Federer si fosse ritirato senza vincere la Davis, è ragionevole supporre che un'analisi critica avrebbe sottolineato tale diminutio esattamente come viene rimarcata l'assenza dell'oro olimpico in singolare.
Ed a mio avviso è perfettamente lecito che sia così!
Il fatto che anche il sesto tennista capace di completare il "Career Grand Slam" abbia vinto anche la Davis è, all'interno di una povertà tecnica grossomodo condivisibile condita da un'incoerenza comportamentale nei confronti di una manifestazione a lungo snobbata, a mio giudizio rimarchevole.
Perché poi, alla fin fine, di cosa parliamo, quando giudichiamo la statura di un tennista?
Di prove dello Slam, di h2h, di Atp World Tour Finals, di Masters 1000, di Davis e di Olimpiadi.
L'oro olimpico è un qualcosa che nel tennis non c'è stato per 60 anni, del resto è un torneo che si gioca ogni 4 anni, in un lasso di tempo (tanto per continuare ad usare un registro inopportuno) in cui i tennisti di tornei ne giocano almeno 80. È un qualcosa in più, che se sarà una piccola macchia alla carriera di Federer lo sarà solo per un motivo: il primo sponsor del tennis alle Olimpiadi è stato... Federer, a cui però nei fatti non è mai davvero importato di vincere il torneo (celebre la ridicola edizione del 2004, in cui lo svizzero, che stava letteralmente distruggendo la concorrenza sull'hard, fece forse il peggior torneo dell'anno perdendo al secondo turno... vinse Massu, il peggiore campione olimpico della storia del tennis, e Federer subito dopo invece continuò a distruggere la concorrenza agli Us Open), preferendo non correre il rischio di non vincere lo Slam più vicino in calendario... cosa che invece fece Nadal nel 2008, buttando di fatto un altro Slam.
E la Davis è un torneo creato nell'800, quando i migliori giocavano tutti in 3-4 nazioni e non si incontravano neppure tra di loro, perchè le distanze geografiche erano difficilmente colmabili. Saranno 60 anni che ormai fa palmares e basta... e pure qui, se era una macchia nella carriera di Federer lo era solo perchè lui ha gestito questa competizione in una maniera tale, che definirla demenziale è fare un complimento.
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Originariamente Scritto da
Grifis
Però è innegabile che nel 2015 c'è molta curiosità in relazione a cosa saprà fare Djokovic ed a quanto Nadal potrà tornare competitivo e, chissà, magari insidiare il record di 17 Slam di Federer (che, SONO D'ACCORDO, non sono tutto, però rappresentano, a livello di COSA, indubbiamente il record più ambito da ogni tennista; NON è affatto mia intenzione, tuttavia, subordinarne il COME).
Mah, per il 2015 tutto dipende da Nadal. Djokovic è in calo costante da 3 anni, Federer penso che perderà punti nella maggior parte dei tornei che giocherà, Murray va beh... migliorerà, ma alla fine l'unico coach con cui ha raggiunto qualcosa che si avvicina al suo massimo potenziale è stato Lendl, quindi dubito che ritornerà a quei livelli.
Se Nadal riesce a recuperare buona parte della forma fisica e tecnica che aveva nel 2013 sarà una storia e l'unica variabile (neanche certa) sarà il serbo, diversamente sarà un'altra.
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La mia classifica dei tennisti all-time è invece la seguente:
1. Andrè Agassi - ragazzi, ha vinto molto meno di persone del calibro di Federer, Nadal, Sampras, ecc. A livello tecnico era anche inferiore a questa gente, visto che per esempio nel gioco a rete aveva momenti imbarazzanti (e sopratutto non aveva costanza, visto che alternava volè più che dignitose a ciofeche abominevoli che non avrebbe sbagliato manco mio nonno). Ma è il tennista che più di tutti mi ha fatto innamorare di questo magnifico sport. vuoi per il carisma. Vuoi per l'innovazione nel gioco da fondo con la ricerca esasperata dell'anticipi ad ogni costo. Vuoi per gli angoli che trovava. Vuoi per la maestria nel passante. Se oggi gioco con un rovescio bimane, lo devo a lui e alla venerazione che provo per questo personaggio. Avrebbe potuto vincere molto di più, nonostante Sampras, se solo avesse avuto più "testa". Ma per me rimane il mio n.1 inarrivabile.
2. Bub Bum Boris Becker - Ecco, lui (e le sue sfide con Edberg) è stato il VERO motivo per cui ho iniziato a giocare a tennis. Brutto, antipatico quanto volete, ma rimanevo incantato dal suo servizio, inteso come movimento, non efficacia. Ha raccolto pochino, rispetto a quanto meritasse, secondo me, ma le ore spese in casa a vedere le finali di wimbledon mentre gli amici giocavano a pallone in giardino le ri-spenderi tutte per rivederle ancora. Eh sì, quanto godevo quando battevi lo svedese spocchioso e che io ritenevo (magari a torto) con la puzza al naso.
3. King Roger Federer - all'inizio della carriera lo odiavo. Dio quanto lo odiavo. Quando è iniziata la sua ascesa, che coincideva con il declino fisico di A.Agassi, quante volte batteva Andreino in semi-finale degli slam al quinto set. Mi hai fatto bestemmiare parecchio, Roger, ma non sono cieco ed amo troppo questo sport per non potermi non innamorare dei tuoi numeri. Della tua classe. Della tua duttilità. Ecco, Roger è il motivo per cui ho ripreso a giocare a tennis dopo una pausa di 5-7 anni. Racchette nuove (io ero rimasto ad una vecchia pro-kennex epoca anni 90), e lì a cercare di imitarti. Non nel rovescio, quello me lo porto bimane nella tomba, ma in tutto il resto. Vederlo ora non mi provoca neanche delusione o tristezza. Il tempo passaper tutti, e quando arrivi a 33 anni e hai vinto tutto non hai più niente da dire. Da dimostrare. Giochi solo per il gusto dello sport, e perchè alla fin della fiera sai fare solo quello. Non è facile rassegnarsi a chiudere una carriera, se poi vedi lì il sogno di un Wimbledon perso al quinto dopo una partita giocata alla pari col n.1 di adesso, beh credo che la voglia di riprovarci anche l'anno prossima sia lecita. Magari non condivisibile, ma lecita quantomeno sì.
4. John McEnroe. Are you serious? eheh, basterebbe questa frase per chiude qui il commento, ma c' molto di più. Mai visto giocare qualcuno con la stessa eleganza nei movimenti, con quelle racchettonacce di legno che anche io ho usato per cominiciare (vecchia dunlop che pesava come un'asino morto). E' un tennis ben diverso da quello attuale, che mi manca molto, anzi moltissimo. Non sono di quei vecchi rincoglioniti bigotti che dicono sempre "si stava meglio prima", ma quel tennis meno pompato fisicamente, con atleti poco atletici, con fisici normali (e qualche culo basso, eheh) portava il gioco ad un'essenza basata sulla capacità di tocco, sull'importanza del polso, dell'invenzione. Uno come lui con il suo servizio elegante, sliced, ma fonfo come una vecchia 2 Cavalli fonfa, riusciva a portare a casa gli slam con la sua bravura enorme. Oggi col sevizio costruisci il 90% e passa della tua carriera. E sta cosa la odio.
5. Steffy Graf - La mia tennista preferita ever-all. E non lo dico per il fatto che abbia sposato Andreino Agassi, sia chiaro, ma è la tennista che mi ha impressionato di più fra tutte quelle che abbia avuto modo di vedere. Completa, ultra-competitiva, fredda nei momenti giusti, e con un talento ed una classe che le hanno consentito di fronteggiare il nuovo tennis-style emergente degli anni 90 capitanato da Monica Seles delle strillone spara-palla a mò di cannonate.
Ecco, detto questo voglio subito chiarire che questa classifica è (ovviamente) del tutto personale e non è assolutamente basata semplicemente sui valori tecnici delle persone che ho citato e non. Ovvio che balzi all'occhio l'assenza di mostri sacri del passato (ma non avendo vissuti sulla mia pelle non trovo sensato citarli, in quanto il giudizio di merito su di loro non sarebbe in relatà il mio, bensì quello di altri che li hanno visti giocare), ma anche mostri sacri di oggi, primi fra tutti Nadal e Djoker. Credo sia superfluo dire che questi due signori sono dei fenomeni, più il primo a gusto mio rispetto al secondo, e lungi da me il negare o rimpicciolire il valore e la forza disumana di questi 2 colossi.
Ho semplicente condiviso, in modo molto logorroico e prolisso lo ammetto, la mia classifica all-time che viene dal cuore, dal periodo in cui ho masticato più tennis, e dal mio personale apprezzamento. Che è un qualcosa di più del semplice "de gustibus", ma che alla fine è puramente soggettivo e pertanto opinabile con argomentazioni di sicuro valide.
La chiudo qui dicendo che a volte credo che gli appassionati perdano un pò troppo tempo nelle disquizioni su certi argomenti che trovo superflui ed inutili, quali il confronto fra giocatori di epoche diverse. Esercizio che secondo me denota amore per questo sport, quindi lo comprendo, ma che non arriva a nulla in quanto in realtà non ci sono basi di paragone fisse ed inquivocabili. Palmares? Sì, ma dipende quanti campioni erano in giro in quegli anni. Tecnica? Sì, ma questa spesso è associata anche al mezzo usato (racchette, palline) e alla fisicità richiesta da un periodo storico.
Bon, ora vi saluto, vi ho già tediato abbastanza e chiedo scusa se vi ho annoiato troppo.
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Mi son commosso a leggere quelle cose su the genius che per me resta inarrivabile,ma nella mia top five non c'ho messo il cuore,sennò ci mettevo sia Adriano che Mc.
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Dici che è in calo?
Capisco la valutazione, partendo dal punto di partenza monstre.
Un 2011 che solo la magnifica semifinale di Federer al RG ha stoppato negli Slam (anche se va detto che ad attenderlo nell'atto conclusivo ci sarebbe stato il giocatore più forte di ogni epoca sulla terra battuta; nella stessa intervista in cui Borg dichiara che a suo giudizio Federer è il più grande di sempre, ammette candidamente che Nadal è il più grande sulla terra e risponde "certamente" a chi gli chiede se lo considerasse superiore a lui stesso).
Però il 2012 è stato comunque molto positivo. La finale degli AO con Nadal è storica (la metto allo stesso livello della semifinale di Madrid 2009) e le successive eliminazioni dai due re di terra ed erba non sorprende più di tanto (a differenza della finale degli US Open, persa con un Murray comunque in stato di grazia).
La finale del Masters noi tifosi di Roger ce la ricordiamo molto bene, purtroppo.
Nel 2013 è competitivo praticamente ovunque. Più che il quarto AO, la finale di Montecarlo (il primo set, in particolare) è un qualcosa di fantasmagorico, soprattutto considerato lo spessore stratosferico del suo avversario.
Avversario da cui viene nuovamente sconfitto al RG, in una semifinale pazzesca, nella quale Djokovic ha subito Nadal di testa addirittura più che in campo (un antipasto di quello che si sarebbe visto quest'anno, in questo senso).
Sconfitta in finale con Murray nel Wimbledon della vita e lezione di tennis presa da Nadal a Flushing Meadows (ricambiata poi nel Masters).
Il bilancio di tre Slam in tre in tre anni (due dei quali negli AO) non è di certo soddisfacente per il serbo, ma il numero delle finali disputate, dei masters vinti e, soprattutto, della competitività generale dimostrata, mi fa pensare che, tenendo sempre sub judice il giudizio su Nadal in relazione alle sue condizioni fisiche, sia lui l'attuale imperatore del tennis mondiale.
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Vediamo Quinzi che combina l'anno prossimo,sperem.
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Tra l'altro, parlando della Davis, a prescindere dal fatto che rientrare nel quartetto non è esattamente la stessa cosa che esserne la punta (con tutto che è stato senza dubbio Wawrinka l'uomo chiave della vittoria di Lille), come non citare la quasi impresa di Stefano Pescosolido nell'edizione del '94, quando, sulla terra di Madrid, scherzò letteralmente l'allora numero uno mondiale sul rosso Sergi Bruguera, per poi cedere al quinto set (partita che vidi in diretta, quando ancora il tennis era il mio primo, secondo sport).
Come per dire che non è solo il fatto che per vincerla non devi necessariamente essere un campione (ma questo può anche dipendere da altri tipi di fattori, come l'avere uno o due connazionali fenomeni), ma che è proprio la natura della competizione stessa ad essere capace di miscelare i valori in campo (nel caso di specie, l'Italia giocava addirittura in trasferta, quindi non si può nemmeno citare il fattore campo, che sappiamo essere stato decisivo un'infinità di volte - tralasciando che 1) in quel periodo, l'anno successivo per l'esattezza, Pescosolido raggiunse il suo best ranking e che 2) erano indubbiamente i suoi anni migliori, come dimostrano i successi contro Agassi al Foro Italico e il commento del signor John McEnroe all'incontro di terzo turno del RG, sempre di quell'anno, perso da Pescosolido contro Jim Courier, quando dichiarò che "questo Pescosolido ha il miglior diritto del mondo").
Per quanto riguarda le Olimpiadi, il background della disciplina è imprescindibile per comprendere appieno il valore di quella che può essere una medaglia. Ma il tennis non è un caso isolato.
Il ciclismo, ad esempio, può "vantare" una sorte ancora peggiore, se si considera che, fino ad Atlanta '96, il campione olimpico era un dilettante (l'ultimo è stato il povero Fabio Casartelli) e che, per rimanere negli anni più recenti, il solo Dekker (medaglia d'argento a Barcellona, proprio dietro a Casartelli), seppe combinare qualcosa di più che discreto tra i professionisti (vincendo l'allora Coppa del mondo nel 2001).
Come non chiedersi, parlando di pallacanestro, quale peso specifico avesse questa manifestazione prima del 1992...
Anche l'atletica leggera, la regina indiscussa delle olimpiadi assieme al nuoto, ha visto in molti casi trionfare dei signor nessuno (da grandissimo tifoso di Wilson Kipketer, come posso non citare il peso specifico del keniota-danese negli 800 metri piani e la contemporanea assenza dal suo palmarès della medaglia d'oro olimpica, vinta ad Atlanta da tale Vebjørn Rodal, che ha semplicemente azzeccato la gara della vita, come spesso accade in una "one shot", approfittando soprattutto della concomitante assenza del numero uno indiscusso della disciplina).
Anche le Olimpiadi invernali non sono state "immuni" da fenomeni di questo genere.
Senza citare l'indimenticato Steven Bradbury :rotfl:, il primo che mi viene in mente è Hans Petter Buraas, uno dei campioni olimpici di speciale più scarsi che si siano mai visti :lol: (probabilmente il più scarso, dopo Giuliano Razzoli :lol:).
Sempre per rimanere in casa Italia, come non citare la Ceccarelli e, soprattutto, Josef Polig, tra i campioni olimpici allo stesso tempo smaccatamente più fortunati e meno consistenti dell'ultimo secolo di sport :lol:.
Il mio discorso era rivolto semplicemente ai "buchi" nel palmarès che, volenti o nolenti, la stampa tira fuori ad ogni piè sospinto.
Che poi questi discorsi, al netto delle stronzate massmediatiche, abbiano un valore eufemisticamente relativo, posso concordare, ma a mio parere rimane comunque un altro paio di maniche.
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J.MC, disse quello?
Aveva bevuto? ah,ah.
@ red
Vai su live tennis,leggi quello che ha detto zio Toni sul migliore di sempre e i relativi post tipo fanboy.ah,ah.
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Citazione:
Originariamente Scritto da
enzo680
@ red
Vai su live tennis,leggi quello che ha detto zio Toni sul migliore di sempre e i relativi post tipo fanboy.ah,ah.
Sempre la stessa solfa, come se non sapesse dire altro... sempre più convinto che il rapporto tennistico tra Rafa e Toni è basato più sul "nonostante" che sul "grazie".
Comunque grazie della dritta, mi sono fatto due risate e ho trovato anche faccine migliori di quelle del forum :lol: http://www.livetennis.it/images/smil...on_mrgreen.gif http://www.livetennis.it/images/smil...n_rolleyes.gif
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Originariamente Scritto da
foppa21
Esercizio che secondo me denota amore per questo sport, quindi lo comprendo, ma che non arriva a nulla in quanto in realtà non ci sono basi di paragone fisse ed inequivocabili. Palmares? Sì, ma dipende quanti campioni erano in giro in quegli anni. Tecnica? Sì, ma questa spesso è associata anche al mezzo usato (racchette, palline) e alla fisicità richiesta da un periodo storico.
Amen.
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Grifis
Dici che è in calo?
Ma pure palese. Basta guardarsi le due finali di Miami tra lo stesso Djoker e Nadal per capire la differenza (no comunque, non è Nadal).
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Originariamente Scritto da
Grifis
Capisco la valutazione, partendo dal punto di partenza monstre.
Un 2011 che solo la magnifica semifinale di Federer al RG ha stoppato negli Slam (anche se va detto che ad attenderlo nell'atto conclusivo ci sarebbe stato il giocatore più forte di ogni epoca sulla terra battuta; nella stessa intervista in cui Borg dichiara che a suo giudizio Federer è il più grande di sempre, ammette candidamente che Nadal è il più grande sulla terra e risponde "certamente" a chi gli chiede se lo considerasse superiore a lui stesso).
Però il 2012 è stato comunque molto positivo. La finale degli AO con Nadal è storica (la metto allo stesso livello della semifinale di Madrid 2009) e le successive eliminazioni dai due re di terra ed erba non sorprende più di tanto (a differenza della finale degli US Open, persa con un Murray comunque in stato di grazia).
No, non ci siamo proprio. Capisco che Djoker in campo è quasi robotico, e che fuori ha un personaggio che è un misto tra un fumetto e un protagonista di una commedia all'italiana, ma persino con lui i discorsi sullo storico andante non hanno il minimo senso. Tra il Djokovic che agli AO faceva i buchi per terra con il dritto, a quello che deambulava senza neanche troppa convinzione a Wimbledon nello stesso anno, ci passa un oceano.
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Originariamente Scritto da
Grifis
Nel 2013 è competitivo praticamente ovunque. Più che il quarto AO, la finale di Montecarlo (il primo set, in particolare) è un qualcosa di fantasmagorico, soprattutto considerato lo spessore stratosferico del suo avversario.
Ma ancora con questa (insignificante) storia? Nadal fece un torneo osceno, col Nadal vincitore di 7 RG non c'entrava NIENTE. E Djokovic in quella finale, fece APPENA cinque game "fantasmagorici".
Mi ripeto: CINQUE GAME.
E se non sono stato ancora chiaro: CINQUE GAME
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Grifis
Avversario da cui viene nuovamente sconfitto al RG, in una semifinale pazzesca, nella quale Djokovic ha subito Nadal di testa addirittura più che in campo (un antipasto di quello che si sarebbe visto quest'anno, in questo senso).
Ossignore... a parte che a quei livelli nessuno prende lezioni di tennis et similia, poi davvero è incomprensibile (per quanto ricorrente) il perchè questo discorso è stato fatto solo adesso e non allora... ma poi... Djokovic avrebbe subito Nadal... DI TESTA?
Ma se è stato solo di testa se è riuscito a portare quella dannata partita al quinto. Solo perchè ha infilato due parziali di 4 giochi a 0 nei due momenti in cui se non faceva qualcosa avrebbe sicuramente perso... e per fare questo con Nadal sulla terra ci vuole più testa che altro (per motivi così ovvi che manco li spiego), o comunque significa che in quei momenti ha giocato con più testa del suo avversario.
Il tutto tralasciando che Djokovic stava puntando in quell'anno quasi totalmente al RG... mentre per gli standard di Nadal al RG, l'iberico quella partita l'ha giocata in maniera tutt'altro che eccezionale.
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Originariamente Scritto da
Grifis
Il bilancio di tre Slam in tre in tre anni (due dei quali negli AO) non è di certo soddisfacente per il serbo, ma il numero delle finali disputate, dei masters vinti e, soprattutto, della competitività generale dimostrata, mi fa pensare che, tenendo sempre sub judice il giudizio su Nadal in relazione alle sue condizioni fisiche, sia lui l'attuale imperatore del tennis mondiale.
Quest'anno forse se la sarebbero giocata sino all'ultimo, ma Nadal si è rotto, Djokovic è numero 1 stagionale, e fine del discorso.
Per il resto la cosa insoddisfacente per il serbo è sempre la stessa: 2 finali Slam vinte nelle ultime 7 giocate. Vabbè che, nel paragone con Nadal, il serbo ancora campa di rendita per quell'anno giocato al 150% delle sue possibilità... ma per uno che ha chiuso da numero 1 tre dei quattro ultimi anni, è veramente una miseria.
E comunque ovviamente mi riferivo alle condizioni tecniche e fisiche del serbo, non ho bisogno di andare a contestualizzare le sue ultime stagioni con dati di fatto peregrini, per accorgermi che Djokovic è sempre meno brillante ogni anno che passa (tanto per riassumere in poche parole).
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Originariamente Scritto da
Grifis
Tra l'altro,
Pietà...
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E' sceso, sì, dal livello del 2011 (gli AO 2012 possiamo quasi considerarli un'appendice), ma, per esempio, io appunto l'ho visto meglio agli US Open che allo stesso Wimbledon 2012.
Su Montecarlo 2013, l'unica cosa che continuo a trovare insignificante è lo sminuire senza alcun motivo né senso (anche se un'idea me la sono fatta, ma lasciamo perdere) una prestazione monstre che ha di fatto interrotto un regno di otto (potrei anche urlarlo, ma questo non cambierebbe il peso specifico della mia affermazione) vittorie consecutive.
In ogni caso cinque game su 13, in un incontro di due set, mi pare già un'enormità.
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Originariamente Scritto da
Red
Ma ancora con questa (insignificante) storia? Nadal fece un torneo osceno, col Nadal vincitore di 7 RG non c'entrava NIENTE. E Djokovic in quella finale, fece APPENA cinque game "fantasmagorici".
Mi ripeto: CINQUE GAME.
E se non sono stato ancora chiaro: CINQUE GAME
A parte che il quote è completamente sbagliato (visto che io mi riferivo allo US Open, nel quale Nadal schiacciò il serbo, ed al Masters, dove Nadal non dette mai la sensazione di poter vincere) e che, oltre a prendere la frase per quella che era (e cioè una voluta esagerazione), il livello di eccellenza. il gotha, di un qualsiasi sport non inibisce automaticamente giornate no e giornate della vita, e conseguenti umiliazioni, nella semifinale del RG 2013 Nadal non era il più forte in campo, punto.
E' stato evidente a chiunque e tutte le relative considerazioni partono, per quanto mi riguarda, da questo assunto (sul fatto poi del perché non fosse stato scritto allora, siamo nuovamente sul giudizio di come e quando uno posta, cioè ad un livello grottesco, nonostante, tra l'altro, che io abbia una famiglia ed un'azienda lo sa chiunque bazzica qua dentro da un po', sempre che la media messaggi di un utente non sappia restituire il suo abituale modus operandi).
Ed il motivo risiede proprio in quello che hai scritto: visto che Djokovic aveva come obiettivo primario della stagione quello di completare il "Career Grand Slam", ha puntato tutto sul RG ed è arrivato in uno stato di forma eccelso, al contrario del suo avversario, ben lontano dal proprio picco prestazionale.
Tutto questo ha dato vita ad un match incertissimo, al quale Nadal è rimasto appeso grazie all'indiscusso valore aggiunto dal punto di vista tecnico che può rivendicare sul rosso, ma anche ad una solidità mentale che, nonostante sia prerogativa anche del serbo, in questa occasione ha fatto la differenza a suo favore (come dimostra inconfutabilmente il punto che ha deciso l'incontro).
Al contrario, affermare che il serbo abbia puntato tutto sul RG mentre Nadal era lontano dalla propria forma migliore e che, ciononostante, il serbo abbia trascinato la partita al quinto di testa è palesemente un nonsense (oltre che un'abnorme sopravvalutazione del reale stato delle cose).
Tanto per...
Ad essere ineluttabilmente peregrine, quando ancora non fosse chiaro, sono le valutazioni, le idee e le impressioni personali.
Primo perché sono soggettive, come dimostrano i millemila dibattiti sui vari forum et similia, nei quali ognuno è convintissimo di essere nel giusto e di avere in tasca la Verità, secondo perché sono di persone esterne all'ambiente, ovvero di semplici appassionati (ed è per questo motivo che riportare quello che dicono Borg e Connors innalza istantaneamente l'asticella di un dibattito che, fino a quel momento, rimane confinato ad una discussione da bar).
Citazione:
Originariamente Scritto da
Red
Pietà...
Per la serie "argomentazioni, portatemi via".
Chissà, mi chiedo, cosa sarebbe successo se avessi risposto in questo modo, che definire provocatorio è fare un complimento ad un post che, se non si fosse capito, cercava semplicemente di contestualizzare due competizioni.
Ma ho la nettissima sensazione che qui non sia nemmeno in discussione l'esattezza o quantomeno la sensatezza di ciò che viene scritto, ma semplicemente il consueto muro contro muro "impreziosito" dalle consuete frecciatine.
E' come se si cercasse di invalidare un modo di leggere lo sport, la chiave di lettura che ognuno di noi ha e che, ovviamente, ritiene più valida; la valenza della FRUIZIONE.
Come se io scrivessi che quello che sostengo su Pantani è impregnato di un valore diverso rispetto a ciò che dice chi lo ha semplicemente seguito, perché ho assistito personalmente alle sue performance un'infinità di volte, perché ho respirato il profumo dell'ambiente.
Sarebbe un errore grossolano, in quanto siamo tutti semplici fruitori e, mi spiace deludere qualcuno, il livello non cambia di certo in relazione a qualche impercettibile (anche se appagante, ci mancherebbe) esperienza "on live".
Capisco che essendo tutti ultra-trentenni siamo ben convinti di ciò che siamo e sappiamo, ma l'essere radicati alle proprie idee deve essere sempre miscelato alla consapevolezza che esse, per un verso o per l'altro, saranno ineluttabilmente fallaci.
@Enzo
Mah, sai, anche lo stesso Rafael ha più volte ammesso di considerare Federer il più grande tennista di quest'era e nel corso di una delle sue ultime interviste (risalente al novembre dello scorso anno) ha dichiarato di considerare Federer e Laver i due più grandi di sempre.
Che poi il fenomeno di Manacor abbia sempre dato prova di una saggezza enorme, prendendo immediatamente distacco dalla solita roba trita e ritrita ed ingoiando un copione che non manca di riproporre ogni volta che gli viene sottoposto l'argomento è sotto gli occhi di tutti; chapeau.
Il discorso di zio Toni esamina, anche se in maniera piuttosto semplicistica, quella che è una verità che nessuno può mettere in discussione (anche se, a mio avviso giustamente, si potrebbero rivendicare tutti i meriti dello spagnolo per essere arrivato ad un tale risultato).
Qui c'è un articolo estremamente interessante su quanto potesse essere debole l'era della maggior parte dei successi di Federer; un articolo che non si pone l'obiettivo di smontare o avvalorare nulla, ma solo di fare un po' più di chiarezza su quello che è ormai sempre di più un argomento abusato e strumentalizzato.
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Originariamente Scritto da
Grifis
Ma ho la nettissima sensazione che qui non sia nemmeno in discussione l'esattezza o quantomeno la sensatezza di ciò che viene scritto, ma semplicemente il consueto muro contro muro "impreziosito" dalle consuete frecciatine.
Qua infatti la quantità di sensatezza non è in dubbio, e francamente non ho bisogno di frecciatine per dimostrare quello che è evidente. Anzi, facciamola più semplice possibile, che di muri io non ne ho neanche bisogno.
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Originariamente Scritto da
Grifis
Su Montecarlo 2013, l'unica cosa che continuo a trovare insignificante è lo sminuire senza alcun motivo né senso (anche se un'idea me la sono fatta, ma lasciamo perdere) una prestazione monstre che ha di fatto un interrotto un regno di otto (potrei anche urlarlo, ma questo non cambierebbe il peso specifico della mia affermazione) vittorie consecutive.
In ogni caso cinque game su 13, in un incontro di due set, mi pare già un'enormità.
Una prestazione monstre, dunque. Basterebbe dire che se quella di Montecarlo 2013 è una prestazione monstre, per quella del serbo di Madrid 2011 non ci sono neppure gli aggettivi.
E così in poco più di una riga sono andati a quel paese, non solo la menzione delle otto vittorie precedenti di Nadal (tra l'altro secondo lo stesso ragionamento, Almagro a Barcellona quest'anno ha fatto un miracolo battendo Nadal dopo otto vittorie consecutive, cosa che sul campo ovviamente non si è percepita minimamente), ma anche la ridicola affermazione secondo cui io sminuirei senza motivo nè senso il risultato, e di conseguenza la tua idea, qualunque essa fosse.
Poi va beh, manco metà dell'opera sarebbe "un'enormità". In uno sport dove tutto può cambiare in una manciata di punti. Grandioso.
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Originariamente Scritto da
Grifis
sul fatto poi del perché non fosse stato scritto allora, siamo nuovamente sul giudizio di come e quando uno posta, cioè ad un livello grottesco, nonostante, tra l'altro, che io abbia una famiglia ed un'azienda lo sa chiunque bazzica qua dentro.
A questo rispondo dopo.
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Originariamente Scritto da
Grifis
il gotha, di un qualsiasi sport non inibisce automaticamente giornate no e giornate della vita, e conseguenti umiliazioni, nella semifinale del RG 2013 Nadal non era il più forte in campo, punto.
No vabbè, questa è l'apoteosi.
A parte che mi sembra il tuo di quote ad essere sbagliato, Nadal in quella partita è andato in vantaggio di un break per primo nel primo set. Poi nel secondo. E nel terzo. E pure nel quarto. E al quinto ha comunque vinto la partita. Assunto: "Nadal non era il più forte in campo, punto."
:rotfl:
L'argomentazione poi ha un incipit splendido:
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Nadal è rimasto appeso
Sì certo, è andato in vantaggio di un break per primo in quattro set di fila, e sarebbe Nadal quello "rimasto appeso" alla partita :rotfl:
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Originariamente Scritto da
Grifis
ma anche ad una solidità mentale che, nonostante sia prerogativa anche del serbo, in questa occasione ha fatto la differenza a suo favore (come dimostra inconfutabilmente il punto che ha deciso l'incontro)."
Argomentazione che coglierebbe anche nel segno, se non fosse per il fatto che non ha pertinenza, perchè può valere giusto per il quinto set. Perchè non ha senso se si considera che stavano giocando da oltre tre ore, a che al quinto ci sono arrivati solo perchè Djokovic ha fatto due parziali monstre in due momenti che diversamente avrebbero consegnato la partita a Nadal, e (ora sì che si può dire) punto. Non ha significato dire che Nadal ha vinto di testa: il serbo, con quei due parziali abnormi (secondo set, con Nadal 2 set a zero avanti la partita era finita, e ovviamente quando Nadal ha servito per il match nel 4°), aveva quasi prosciugato tutte le sue energie mentali per rimanere in partita, perchè Nadal per l'ennesima volta si era dimostrato superiore (di quanto lasciamo perdere) lungo tutto il resto della partita. E non mi dilungo perchè scenderei in dettagli così banali, che probabilmente risponderesti piccato a quelle che ti sembrebbero pure delle "frecciatine".
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Originariamente Scritto da
Grifis
Al contrario, affermare che il serbo abbia puntato tutto sul RG mentre Nadal era lontano dalla propria forma migliore e che, ciononostante, il serbo abbia trascinato la partita al quinto di testa è palesemente un nonsense (oltre che un'abnorme sopravvalutazione del reale stato delle cose).
Poi ovviamente, la ciliegina: ci si riduce a fare il pelo sugli avverbi, visto che il nulla argomentativo non può costituire neppure una misera scappatoia. Ma tu credi davvero che io sia così naive ed inesperto, da pensare davvero quel "totalmente"?
Volevo dire che Djokovic aveva puntato nella scorsa stagione al RG più di ogni altro torneo, e che Nadal in confronto ad altre sue partecipazioni al RG non era neanche niente di eccezionale. E non è nemmeno un'affermazione, sono due semplicissimi dati di fatto, che ovviamente hai definito "nonsense" senza neanche avere la decenza di controbattere.
A margine... a sto punto si può anche capire perchè io non stia pure a controllare la mia sintassi e il mio vocabolario ad ogni post. Sai, non avrò una figlia, ma ho il mio bel da fare pure io, tanto che mi sto riducendo a quest'orario per risponderti (e non ho avuto altro da fare giusto per imprevisto, tra l'altro).
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Grifis
Ad essere ineluttabilmente peregrine, quando ancora non fosse chiaro, sono le valutazioni, le idee e le impressioni personali.
Primo perché sono soggettive, come dimostrano i millemila dibattiti sui vari forum et similia, nei quali ognuno è convintissimo di essere nel giusto e di avere in tasca la Verità, secondo perché sono di persone esterne all'ambiente, ovvero di semplici appassionati (ed è per questo motivo che riportare quello che dice Borg e Connors innalza istantaneamente l'asticella di un dibattito che, fino a quel momento, rimane confinato ad una discussione da bar).
Ah, ma tu puoi avere tutta la convinzione di questo mondo, e puoi anche presentare la tua opinione come Verità, come fanno già probabilmente i milioni di deficienti che affollano Internet. E se ti fa sentire più a tuo agio, puoi anche fare a meno di esprimere la tua opinione e continuare a riassumere e a basarti su pareri altrui, e anche innalzare la discussione tra noi sempliciotti riportando pareri di grandi campioni (anche se non aggiungono mai niente di nuovo, perchè di fatto anche loro non si degnano di usare le loro conoscenze per un dibattito tanto suggestivo quanto futile), se lo ritieni.
Ti chiedo solo una cosa, però: prima di squalificare velatamente i nostri scambi di opinione, cerca di esprimere la tua opinione in base alla fonte primaria, perchè io se parlo di una partita analizzo la partita e basta (stessa cosa coi tornei), non sto a fare il tassonomo dei tennisti partendo dalla loro carriera per trarre qualcosa sui singoli tornei (o addirittura sui singoli match) trascurando pure la fonte primaria (cioè, la fruizione diretta dell'avvenimento sportivo); io propongo la mia opinione, sempre riguardo la fonte primaria, secondo le nozioni che ho appreso in svariati modi come faccio sempre, per il mero gusto di discutere. Quindi, prima di tentare puerilmente di farmi il verso (senza peraltro avere la minima efficacia) e dedicarti alla definizione dell'oceano, assicurati di non aver saltato nessun passaggio intermedio, cominciando magari a fare la stessa cosa che faccio io. Anche perchè, io ho solo la mia opinione, e non ho nè il bisogno nè la voglia di notare, per esempio, quante volte in queste reply non hai aggiunto delle argomentazioni o addirittura ti sei contraddetto.
Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
Per la serie "argomentazioni, portatemi via".
Chissà, mi chiedo, cosa sarebbe successo se avessi in questo modo, che definire provocatorio è fare un complimento ad un post che, se non si fosse capito, cercava semplicemente di contestualizzare due competizioni.
E' come se si cercasse di invalidare un modo di leggere lo sport, la chiave di lettura che ognuno di noi ha e che, ovviamente, ritiene più valida; la valenza della FRUIZIONE.
siamo tutti semplici fruitori e, mi spiace deludere qualcuno, il livello non cambia di certo in relazione a qualche impercettibile (anche se appagante, ci mancherebbe) esperienza "on live".
Non hai capito niente. Non c'è nessuna "serie", nessuna volontà di invalidare e altre di queste menate.
Semplicemente io in un thread sul tennis a leggere i nomi di ciclisti, di un tennista ritirato da quindici anni, del solito ritornello Kipketer-Rodal... io per la prima volta in oltre 12 anni e settemila post di partecipazione non ce l'ho fatta a non concludere con quella parola, senza nemmeno avere volontà di editarla. Potrà anche essere colpa mia, e potresti anche avere espresso un'opinione valida, davanti a quei divagamenti semplicemente ho espresso la prima cosa che mi è venuta in mente, come mi stesse cadendo tutto quello che pende.
E comunque certo che il tuo parere alla fine vale quanto il mio (e pensa, non sono nemmeno deluso da questo), però occhio a non far affluire la fruizione direttamente nella convinzione, senza alcuna lettura intermedia.
Sarebbe un peccato, perchè non si farebbe altro che sottovalutare la ricchezza del documento (in questo caso il confronto sportivo, vissuto pure con il maggior numero di informazioni possibile). Sai, ora che ci penso c'era uno che era solito dire una cosa simile in questo forum... e se non mi sbaglio eri proprio tu, anche se forse ti riferivi soprattutto a eventi che erano ormai passati da 3 anni circa (sul serio, non ricordo). Poi mi rendo conto che alla fine la FRUIZIONE (rigorosamente in maiuscolo, tipo la parola duce) sia qualcosa di voluttuoso, e che tenda a far ricadere tutto in un discorso basato sul semplice appagamento personale. Ma va beh, immagino che sia più conveniente così.
Ah, comunque chiedo scusa a tutti gli altri per il discorso, che sicuramente si sta facendo poco gradevole.
-
@ GRIFIS
Guarda per come la vedo io,gli addetti ai lavori possono dire quello che vogliono.
Io posso farmi una mia classifica e spiegarla,ma onestamente non mi addentrerei sul discorso "migliore di sempre",troppe variabili,poi magari tra vent'anni vien fuori un'altro marziano e si ricomincia con la solita lagna.
Chiedo scusa per i miei mini post,ma io non ho la tua (e vostra) capacità oratoria.
-
Se si sta facendo poco gradevole per gli altri, mi scuso anch'io, anche se, in realtà, credo che una discussione su un argomento così interessante non possa che impreziosire non tanto un topic, ma proprio la sezione stessa (poi, visto che ha preso piede in un thread come come questo, frequentato da gente con la quale si può interloquire tranquillamente - un consesso che, tra l'altro, ha più volte dimostrato di apprezzare questi scambi -, magari scaldandosi un po' :lol: ma senza mai superare un certo limite, mi sento di poter scrivere in totale tranquillità).
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Red
mi sto riducendo a quest'orario per risponderti
Lo apprezzo tanto, davvero. In fin dei conti è il sottrarre tempo alla propria vita per dedicarlo a qualcos'altro, qualcosa che generalmente (a volte anche troppo genericamente) può essere definita passione; parlare e scrivere di sport, nel nostro caso.
Ritagliarsi spazi in maniera diversa all'interno di vite che non possono che essere diverse (chi cazzo sono io per mettere in dubbio i tuoi impegni? Non hai bisogno nemmeno di giustificarti con me), unite, però, dalla voglia, dal desiderio di esternare pensieri ed emozioni.
E la cosa più bella è che quello che viene scritto, nonostante non abbia alcuna importanza e (talvolta) nemmeno nessuna utilità :lol:, rimane a distanza di anni, quantomeno per chi vi ha dato priorità, sacrificando magari altro.
Questo (tralasciando il modo di scrivere [per inciso, non sto parlando di sintassi, e quand'anche fosse mi faresti il favore di spiegarmi come ti è venuto in mente che io potessi permettermi di criticare la tua :lol:; è un parametro oggettivo - posso anche odiarti, ma se è corretta non può essere oggetto di critiche da parte mia] e di apportare un contributo alle varie discussioni a cui si partecipa - se dopo dodici e sette anni di permanenza la media messaggi è praticamente la stessa, non credo sia solamente un caso) per me, ma ovviamente la cosa è discrezionale, genera RISPETTO (a parte una trascurabilissima parentesi radicale non ho da molto tempo simpatie politiche per nessuno, e comunque penso che se proprio devo urlarti qualcosa sia più significativo questo che un numero di game vinti da qualcuno in un qualche torneo :lol:).
Che non significa rimanere proni ed accettare passivamente l'opinione altrui; ci mancherebbe e non credo sia questo il caso :rotfl:.
Ma, magari a distanza di anni, ripensare a quanto faceva piacere scrivere in relazione a quel determinato argomento ANCHE perché c'era qualcuno che condivideva le stesse passioni (e magari c'era pure qualcuno che le condivideva allo stesso modo, con la stessa, identica concezione).
E se ho risposto in maniera piccata, l'ho fatto, è evidente (anche se non sono certo il solo, ma non ha importanza; d'altronde, siamo tutti esseri umani), non è certo alle presunte frecciatine (anche se mi hai tirato indirettamente in ballo fin dal tuo primo intervento), bensì proprio ad una non risposta che da te proprio non accetto (esattamente come mi fai notare ogni volta che scrivo che quello che hai scritto A MIO AVVISO sia un nonsense [nella fattispecie, sei tu a non aver capito il perché io abbia valutato così ciò che ho letto. Il mio pensiero è questo: Se Djokovic aveva puntato tutto sul RG e Nadal non era al top, e su questo concordiamo entrambi, e A MIO AVVISO la finale di Montecarlo si pone proprio su questa linea - un po' come quella di Roma 2014 -, com'è possibile che Nadal fosse destinato a prevalere e che soltanto di testa - carattere, chiamalo come vuoi - il serbo sia rimasto in partita? - IO, soggetto sottinteso - Intravedo in questa conclusione un nonsense perché MI sembra che sottintenda una superiorità abissale tra i due in condizioni normali e vabbè che Nadal è indiscutibilmente il miglior giocatore di sempre sulla terra, ma stiamo parlando comunque di un tennista che ha chiuso da numero uno del mondo tre degli ultimi quattro anni, come hai opportunamente ricordato]; ed il perché anche in questo caso mi sia sentito in dovere di offrirti nel dettaglio la mia replica è il leitmotiv dell'intero post).
E' vero, avrai letto in particolare la storia di Kipketer e Rodal almeno un centinaio di volte :rotfl:.
Ma c'era dell'altro e, soprattutto, si trattava di un contributo condito dal medesimo spirito con cui, per dire, aprii anni fa il topic su Biaggi (che tornerò a citare più avanti, in altro senso).
A mio modo di vedere, si poteva avere un po' più di rispetto ed è questo che mi ha infastidito. Ma soltanto perché proveniva da una persona che ha sempre sacrificato tanto quanto il sottoscritto.
Anche perché il resto è davvero poca roba. Cioè, se stiamo qui a parlare di quale Djokovic fosse più monstre, tra quello di Madrid 2011 o quello di Montecarlo 2013 (e del fatto che se mi definisci allo stesso modo quello della semifinale del RG 2013 allora non ci si capisce più nulla :lol:; ed a quel punto mi risponderesti che hai soltanto parlato di parziali e non della partita in senso lato :lol:, leggendo poi la mia replica che non mancherebbe di sottolineare che di parziali abnormi, a mio avviso, c'è stato solo quello del secondo set - replica condita magari da qualche aneddoto di cui nessuno avvertiva la necessità [ho lasciato un giorno la mia azienda in autogestione per quella partita :rotfl:]), potremmo andare avanti per ore senza concludere nulla.
Stesso risultato se stiamo a farci reciprocamente le pulci sulle varie frasi ed avverbi che utilizziamo (non hai capito che "lezioni di tennis" era una voluta esagerazione? Non hai capito che "totalmente" era un'esagerazione? E così via...), su come abbiamo sbagliato un quote, su quanti game potrebbero rappresentare un'enormità, sul fatto che definire Nadal appeso alla semifinale del RG 2013 non è conforme al reale stato delle cose (hai indiscutibilmente ragione, ciò che intendevo è che raramente come in quell'incontro ho visto lo spagnolo remare, giocando fin dal primo set 4-5 metri oltre la linea di fondo; senza imporsi, ecco); questo, sì, annoierebbe, in primo luogo noi stessi.
Quello che mi sento di aggiungere, in relazione a come ho sempre interpretato la fruizione (e cioè in maniera diretta, ovviamente) ed a come, invece, ho sempre concepito la "trasformazione", imprescindibile, se si vuole esporre le proprie idee pubblicamente, dal proprio pensiero ad un prodotto che unisce in sé l'idea personale di base ed i vari contributi partoriti dall'Intellighenzia del settore; il tutto incasellato in una serie di dati e riscontri oggettivi che fotografano a mio modo di vedere alla perfezione la caratura di uno sportivo.
Ti faccio un esempio, una roba di cui non credo abbiamo mai discusso (e se lo abbiamo fatto è stato di sicuro in maniera minore :lol:).
Per anni (4, per l'esattezza) ho sempre assistito con amici al Rally di Montecarlo, riservandoci quasi esclusivamente per il Turini.
Tra improbabili conversazioni in inglese con finlandesi su quanto fosse utile in strada utilizzare il piede sinistro o il "tacco-punta", si parlava anche di piloti; del presente e del passato.
La stragrande maggioranza sai di chi parlava? Di McRae e di Schwarz, e non è di certo un caso.
Si trattava semplicemente dei due che al passaggio emozionavano maggiormente la folla, una folla che però ignorava il riscontro cronometrico, unico e solo giudice della performance.
Questo è sempre stato il mio modo di procedere, giusto o sbagliato che sia, perché a mio parere leggere le dichiarazioni di Safin su Laver è probabilmente più stimolante da un punto di vista intellettuale ma non si discosta di un millimetro dal brontolìo del volgo accorso al Turini; è caciara, non riscontro, e pertanto cerco di filtrarlo con l'unica arma ineluttabilmente efficace e che a mio avviso esercita una salvifica funzione lenitrice su quelle che altrimenti rimarrebbero parole al vento.
Mentre scrivo mi accorgo che, così composto, il contributo che offro, che penso di offrire, sorry, è sicuramente meno spontaneo (forzatamente inibito) in quanto meno diretto, ma, quantomeno nelle intenzioni, vuole risultare maggiormente preciso (ed i vari sillogismi hanno unicamente funzione rafforzativa).
Se mi si vuole accusare di questo lo si faccia pure, ci mancherebbe, ma si tenga anche presente che il mio modo di postare è sempre stato il medesimo nel corso degli anni, senza subire variazioni che non dipendessero dalla crescita personale di chi scrive.
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Grifis
Se si sta facendo poco gradevole per gli altri, mi scuso anch'io, anche se, in realtà, credo che una discussione su un argomento così interessante non possa che impreziosire non tanto un topic, ma proprio la sezione stessa (poi, visto che ha preso piede in un thread come come questo, frequentato da gente con la quale si può interloquire tranquillamente - un consesso che, tra l'altro, ha più volte dimostrato di apprezzare questi scambi -, magari scaldandosi un po' :lol: ma senza mai superare un certo limite, mi sento di poter scrivere in totale tranquillità).
Diciamo che basterebbe semplicemente notare la lunghezza dei post, per capire che in fondo la fruibilità (e tutto il resto) si sta facendo benedire. A meno che non stiamo svolgendo un dibattito accademico e non me sono accorto :asd:
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Grifis
Lo apprezzo tanto, davvero. In fin dei conti è il sottrarre tempo alla propria vita per dedicarlo a qualcos'altro, qualcosa che generalmente (a volte anche troppo genericamente) può essere definita passione; parlare e scrivere di sport, nel nostro caso.
Chi cazzo sono io per mettere in dubbio i tuoi impegni? Non hai bisogno nemmeno di giustificarti con me)
Che è la stessa cosa che avrei scritto io, non se fossi stato costretto a tagliarla per il limite caratteri.
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Grifis
E se ho risposto in maniera piccata, l'ho fatto, è evidente (anche se non sono certo il solo, ma non ha importanza; d'altronde, siamo tutti esseri umani), non è certo alle presunte frecciatine (anche se mi hai tirato indirettamente in ballo fin dal tuo primo intervento), bensì proprio ad una non risposta che da te proprio non accetto (esattamente come mi fai notare ogni volta che scrivo che quello che hai scritto A MIO AVVISO sia un nonsense [nella fattispecie, sei tu a non aver capito il perché io abbia valutato così ciò che ho letto.
Il mio pensiero è questo: Se Djokovic aveva puntato tutto sul RG e Nadal non era al top, e su questo concordiamo entrambi, e A MIO AVVISO la finale di Montecarlo si pone proprio su questa linea - un po' come quella di Roma 2014 -, com'è possibile che Nadal fosse destinato a prevalere e che soltanto di testa - carattere, chiamalo come vuoi - il serbo sia rimasto in partita? - IO, soggetto sottinteso - Intravedo in questa conclusione un nonsense perché MI sembra che sottintenda una superiorità abissale tra i due in condizioni normali e vabbè che Nadal è indiscutibilmente il miglior giocatore di sempre sulla terra, ma stiamo parlando comunque di un tennista che ha chiuso da numero uno del mondo tre degli ultimi quattro anni, come hai opportunamente ricordato]; ed il perché anche in questo caso mi sia sentito in dovere di offrirti nel dettaglio la mia replica è il leitmotiv dell'intero post).
Non lo è invece, perchè in questo sport, e soprattutto ai livelli più alti, basta semplicemente conservare un certo margine (a volte neanche tanto consistente, ma appena tangibile), per avere la meglio sull'avversario. E il margine può essere dettato da molte cose: superficie, condizioni ambientali, adattabilità ad entrambi i fattori, forma fisica (che comunque nello specifico non era la migliore della carriera neanche per Djokovic, per quanto il serbo abbia disputato probabilmente il miglior Slam dell'anno), e altro. E il tutto quindi senza nemmeno voler a tutti i costi sminuire nulla. Tanto per dirne un'altra, ci sarà un perchè se praticamente TUTTO il circuito ritiene che il tennista più difficile da affrontare sia Nadal sulla terra rossa (3 su 5 neanche ne parliamo, aggiungo io, visto che Nadal è il tennista con più margine sul 3 su 5 da chissà quanto tempo).
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Grifis
A mio modo di vedere, si poteva avere un po' più di rispetto ed è questo che mi ha infastidito. Ma soltanto perché proveniva da una persona che ha sempre sacrificato tanto quanto il sottoscritto.
Anche perché il resto è davvero poca roba. Cioè, se stiamo qui a parlare di quale Djokovic fosse più monstre, tra quello di Madrid 2011 o quello di Montecarlo 2013 (e del fatto che se mi definisci allo stesso modo quello della semifinale del RG 2013 allora non ci si capisce più nulla :lol:; ed a quel punto mi risponderesti che hai soltanto parlato di parziali e non della partita in senso lato :lol:, leggendo poi la mia replica che non mancherebbe di sottolineare che di parziali abnormi, a mio avviso, c'è stato solo quello del secondo set - replica condita magari da qualche aneddoto di cui nessuno avvertiva la necessità [ho lasciato un giorno la mia azienda in autogestione per quella partita :rotfl:]), potremmo andare avanti per ore senza concludere nulla.
No, non è poca roba, per lo stesso motivo di prima. Un minimo vantaggio, a questi livelli, è un vantaggio ENORME. Djokovic 2011 non si limitava a cinque game iniziali, giocava quasi l'intera partita in quel modo (tralasciando che comunque non sapremo mai cosa sarebbe successo al RG successivo). E guarda che quella è stata la prima vera sconfitta di Nadal sulla terra rossa, eh, non è che sia meno importante di quest'altra partita citata quasi più di Kipketer-Rodal :lol:
E comunque ti potrei citare altre partite in cui Nadal è stato preso a pallate per una durata simile, e in cui è stato costretto a giocare 4-5 metri dietro la linea di fondo... anche perchè sono anni che Nadal sulla terra risponde stando quasi in braccio al giudice di linea (e in quella posizione, se non rispondi in maniera ottimale, continuerai a starci fino alla fine del punto), tralasciando che stiamo parlando di uno che il suo miglior tennis lo esprime giocando da controattaccante (anche se nel corso della carriera si è evoluto in un baseliner tecnicamente completo).
Tralasciando poi altri aspetti della discussione, a cui non mi pare il caso di dare più importanza di quella (poca) che ho dato finora, vorrei precisare questo
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Grifis
Tra improbabili conversazioni in inglese con finlandesi su quanto fosse utile in strada utilizzare il piede sinistro o il "tacco-punta", si parlava anche di piloti; del presente e del passato.
La stragrande maggioranza sai di chi parlava? Di McRae e di Schwarz, e non è di certo un caso.
Si trattava semplicemente dei due che al passaggio emozionavano maggiormente la folla, una folla che però ignorava il riscontro cronometrico, unico e solo giudice della performance.
Questo è sempre stato il mio modo di procedere, giusto o sbagliato che sia, perché a mio parere leggere le dichiarazioni di Safin su Laver è probabilmente più stimolante da un punto di vista intellettuale ma non si discosta di un millimetro dal brontolìo del volgo accorso al Turini; è caciara, non riscontro, e pertanto cerco di filtrarlo con l'unica arma ineluttabilmente efficace e che a mio avviso esercita una salvifica funzione lenitrice su quelle che altrimenti rimarrebbero parole al vento.
Io dicevo che alcuni pareri sono già noti. La frase di Safin su Laver è del 2005, così come dello stesso anno mi pare che sia la frase di Laver "io sono onorato di essere paragonato a Federer". Quello che intendevo è che alla fine fa più colore e sembra degno di nota (in quanto sproporzionatamente divertente) un commento come quello di Safin, che un parere ripetuto in tutte le salse da anni, seppure da un grandissimo campione.
E poi ripeto, non è su certi discorsi che questi danno il loro meglio: per esempio, Agassi ha detto negli ultimi anni molte cose interessanti, sia su sè stesso che sul tennis attuale, ma quando si è trattato della questione del GOAT si è limitato a dire le stesse cose che io ripetevo già da anni (insieme ad altri, ovviamente), cioè che è stato Nadal ad affrontare con continuità gli avversari più forti.
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Grifis
Mentre scrivo mi accorgo che, così composto, il contributo che offro, che penso di offrire, sorry, è sicuramente meno spontaneo (forzatamente inibito) in quanto meno diretto, ma, quantomeno nelle intenzioni, vuole risultare maggiormente preciso (ed i vari sillogismi hanno unicamente funzione rafforzativa).
Se mi si vuole accusare di questo lo si faccia pure, ci mancherebbe, ma si tenga anche presente che il mio modo di postare è sempre stato il medesimo nel corso degli anni, senza subire variazioni che non dipendessero dalla crescita personale di chi scrive.
Ma non ti accuso di niente, e posso anche comprendere le tue obiezioni in merito (specie sul fatto che noi seguiamo e tifiamo, in qualsiasi sport, anche in base alle nostre personali emozioni). Per quanto mi riguarda, io penso semplicemente che questo passatempo meriti un po' più di attenzione, per quanto alla fine sia un passatempo... e quello è il modo con cui la mia mente lo elabora, e questo non lo cambierei con nulla (o quasi :lol:) al mondo. Lo prendo troppo sul serio (senza mai dire neanche il come possa positivamente aver influito nella mia vita e in quella altrui)? Può darsi, così come può essere che lo tratti (considerandolo magari eccessivamente) secondo la mia deformazione professionale :lol:
@ enzo:
ma vaff... :rotfl:
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Ok, perfetto, adesso comprendo meglio la tua chiave d'approccio allo sport in generale e spero di essere riuscito a trasmettere il mio modo di vedere; non è stata una perdita di tempo, quantomeno per il sottoscritto, visto che sapendo già come uno pensa e ragiona è più facile intuire in anticipo il perché è stata scritta quella determinata cosa e da dove proviene il ragionamento che ne sta alla base (soprattutto considerando che per gente che ama diluire il proprio messaggio e che è strenuamente convinta, ma questo vale soprattutto per il sottoscritto :lol:, che 2/3 non sia proprio uguale a 8/12, comunicare unicamente attraverso un vetro è eufemisticamente pericoloso - oltre che sminuente, ma tant'è :lol: - in quanto si corre il rischio [ad ogni istante, su per giù :lol:] di fraintendere un collegamento o una chiave di lettura).
Chiudo velocissimamente la parentesi tecnica, affermando in tutta semplicità ciò che era il mio pensiero di base e cioè che Djoko, proprio dal suo 2011 stellare, è stato il primo (ed unico) giocatore a mettere realmente in crisi Nadal sulla terra (e la vittoria di Madrid nel 2011 in questo senso sicuramente può aver dato uno scossone maggiore, oltre che per aver interrotto una striscia di 37 vittorie consecutive, perché, come hai opportunamente rimarcato, è stata la prima).
Capisco adesso anche la tua parafrasi della semifinale del RG 2013, che parte dal tenere in considerazione che Nadal, per quanto in una non grandissima condizione di forma, in un match al RG 3 su 5 ha comunque un vantaggio verso chiunque e che, in ogni caso, il Djokovic 2013, per quanto preparatosi quasi esclusivamente per quell'appuntamento (per quanto, in realtà, questa nostra duplice affermazione ha senso soltanto relativamente, visto che stiamo comunque parlando di uno che in quell'anno ha fatto 3 finali Slam su 4), non è comunque all'altezza o in ogni caso non parte di certo favorito.
Chiudo anche quell'altra, relativa alla fruizione ed all'ineluttabile discrezionalità che la caratterizza, citando due coppie che mi hanno fatto letteralmente godere: Tranquillo-Buffa, per il basket, e Tommasi-Clerici, rimanendo sul tennis.
Ora, prescindendo per un attimo dalle differenze puramente caratteriali e su quanto si sia lavorato dietro le quinte per creare un binomio vincente, credo che difficilmente si possano identificare due esempi migliori di quanto la complementarità sia sempre un valore aggiunto.
Poi ovviamente ognuno può avere simpatie preponderanti per chi vuole, ma a mio modesto parere tutti e quattro, ciascuno a loro modo, hanno sempre aggiunto qualcosa; ed alla fine è solo e soltanto questo ciò che conta...
Tornando alla stretta attualità, tra le tante dichiarazioni sul GOAT che adesso impazzano, ce n'è una di Nadal che riguarda qualcosa di molto più concreto: il suo futuro.
Il fenomeno di Manacor ha infatti affermato "Ho altri due anni. Devo provare a competere con tutti ed ho bisogno di essere al top".
Credete davvero che la sua carriera possa essere circoscritta ai prossimi due anni?
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@ griffs
Io ci credo (và per i 29),ad è pure logico,dopo i km percorsi e gli infortuni avuti.
Magari si è rotto le palle di giocare a tennis,visto che a 16 anni era già nel circuito.
@ red
Grazie eh! ah,ah,ah.
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Ma non ho capito una cosa: lo scambio di vedute sopra nasce dalla questione se sia lecito considerare Federer come il miglior giocatore di tennis di sempre? E' questa la miccia che ha innescato il tutto?
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No; quantomeno per me (ma credo che la stessa cosa valga anche per lui).
E' solo che se tu sostieni la veridicità della grandezza di Tizio, in funzione del fatto che Caio due anni prima aveva perso con Sempronio e che quello era un Sempronio fuori forma che, infatti, Tizio aveva stracciato, anche se, in realtà, sono quattro anni che ogni volta che si incontrano Tizio se la fa nelle mutande vedendo Caio :rotfl:, capisci bene che non si arriverà mai ad un punto comune :lol:.
Se poi ci metti dentro anche che Pippo ha detto che Sempronio è il più grande di tutti, nonostante sia sempre stato suonato come un tamburo :lol:, e che ciò che dice Pippo è vero a prescindere, perché è stato il migliore, e una miriade di paragoni con situazioni più o meno analoghe in cento altre discipline (Kip... ops :rotfl:), è assolutamente impossibile non perdere il filo di ciò che leggi almeno una decina di volte :rotfl:.
Ma è decisamente più colpa mia, visto che lui dice che Tizio è forte e stop :lol:.
P.S.: Comunque mi sono arrabbiato perché nessuno ha speso una riga di commento per Steven Bradbury :rotfl:
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Citazione:
Originariamente Scritto da
Grifis
No; quantomeno per me (ma credo che la stessa cosa valga anche per lui).
E' solo che se tu sostieni la veridicità della grandezza di Tizio, in funzione del fatto che Caio due anni prima aveva perso con Sempronio e che quello era un Sempronio fuori forma che, infatti, Tizio aveva stracciato, anche se, in realtà, sono quattro anni che ogni volta che si incontrano Tizio se la fa nelle mutande vedendo Caio :rotfl:, capisci bene che non si arriverà mai ad un punto comune :lol:.
Se poi ci metti dentro anche che Pippo ha detto che Sempronio è il più grande di tutti, nonostante sia sempre stato suonato come un tamburo :lol:, e che ciò che dice Pippo è vero a prescindere, perché è stato il migliore, e una miriade di paragoni con situazioni più o meno analoghe in cento altre discipline (Kip... ops :rotfl:), è assolutamente impossibile non perdere il filo di ciò che leggi almeno una decina di volte :rotfl:.
Ma è decisamente più colpa mia, visto che lui dice che Tizio è forte e stop :lol:.
P.S.: Comunque mi sono arrabbiato perché nessuno ha speso una riga di commento per Steven Bradbury :rotfl:
S.Bradbury ha una statua nel deserto australiano con un culo enorme di circa il triplo delle dimensioni di quello di J.Lo.
E' anche vero che in quello sport bisogna anche avere un pò di fortuna, basta una scivolata che cascano tutti....ma lui nel '94 ebbe culo per 3 o 4 corse di file, qualcosa mai visto prima, e che credo rimarrà unico nella storia di quella particolare disciplina di pattinaggio sul ghiaccio. Che per inciso, non ha alcun senso ed è demenziale, credo abbia la stessa rilevanza del combattimento fra galli.
Ok, ora è più chiaro Grifis.
Mi sembrava strano, in effetti, credo che al mondo non esista uno sport in cui si possa identificare veramente il migliore di sempre. Forse gli unici sport in cui la gente concorda sono le discipline USA, ma anche lì ci sono tanti tantissimi motivi di dibattito.
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Citazione:
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enzo680
Io ci credo (và per i 29),ad è pure logico,dopo i km percorsi e gli infortuni avuti.
Magari si è rotto le palle di giocare a tennis,visto che a 16 anni era già nel circuito.
@ red
Grazie eh! ah,ah,ah.
Beh, hai fatto di tutto per meritartelo :asd:
Comunque i discorsi sul futuro di Nadal stanno cominciando a stancare. Sono 2 anni ormai che Nadal ci ritorna con una certa puntualità, e più o meno lui ripete le stesse cose. Ha fatto capire che lui dopo il 2017 non sarà sul circuito, e francamente posso capirlo.
Non tanto per gli sforzi fatti in questi anni (ricordiamo i Fedtards d'annata che lo davano finito entro il 2011 :rotfl: ) e neanche perchè a 17 anni era già tra i primi 50 del mondo (anche perchè Nadal gli infortuni più gravi li ha avuti da teenager), quanto per il fatto che intorno ai 30 praticamente nessuno dei campioni dell'era open è riuscito ad avere delle annate anche solo lontanamente paragonabili alle proprie migliori. L'unica eccezione è Agassi, per il resto persino Federer, che oggi viene fatto passare come un miracolo di longevità, ha vinto appena 1 slam in 13 giocati dopo aver compiuto 29 anni, e sono 4 anni (anzi, quasi 5) che sostanzialmente raccoglie le briciole che gli lasciano Nadal e Djokovic.
Ormai a Nadal manca giusto un altro paio di Slam (di cui almeno uno sul veloce), il Masters e pochissimo altro da vincere (anche se finora ha già realizzato cose che qualsiasi tennista vivente potrebbe invidiargli), per il resto lo vedrò con piacere come altri tennisti che mi piacciono... ovviamente esclusa l'ex ballerina svizzera, ormai è così insopportabilmente sopravvalutata e antisportiva che non vedo l'ora che si ritiri.
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Stavo pensando,ma chi cazz..è la ballerina svizzera? (sono rimbambito,abbiate pietà)
Poi,mi son piegato in due.ah,ah?
red per me è troppo forte.
PS
Federer è ancora numero 2 perchè aldilà dei soliti 2,non c'è niente.
Non mi meraviglierei se a 35 anni raggiungesse un'altra finale slam.
Consiglierei a Nadal, se se la sente,DI GIOCARE PER ALTRI 4 ANNI, perchè se il livello resta quello attuale,lui vincerebbe ancora tanto,ci sarebbe solo Nole.