Originariamente Scritto da
Andrew Clemence
Beh non proprio questo. In realtà al netto degli sprechi siamo sostenibili allo stato attuale. Ovviamente ciò non vale per una crescita infinita. Solo che a prescindere da quello che dica Latouche un miracolo tecnologico è del tutto probabile e allo stato attuale persino in stato embrionale. La scienza ufficiale sulla fusione, ma anche sulla coltivazione del biodiesel negli oceani o altro, è molto ottimista. Addirittura ci si spinge a fare delle stime temporali. Si parla di circa il 2020-30 per la nuova generazione nucleare pulita, del 50 per la fusione, e per la coltivazione molto ottimisticamente si parla addirittura del prossimo decennio. Tutto ruota sull'energia. Scardinato il tabù dello sviluppo=petrolio=energia, le leggi dello sviluppo cambieranno radicalmente. Mentre invece ammainare la bandiera vuol dire la fine. Comunque ti consiglio di ampliare il campo visivo anche alla scienza ufficiale, che senza digressioni teoriche basate su ipotesi ti da pane al pane e vino al vino. Visto che mi pare di capire che studi economia, è presto detto cosa devi cercare. Io ho imparato moltissimo nel primo modulo di merceologia. Materiale per materiale, energia per energia, ti spiega tutto quello che abbiamo e che potremmo trarre dalla terra. E il quadro è sicuramente di allarme, ma molto dinamico. Cambia tutto nel giro di un anno. Pensa fino a 5 anni fa, si parlava di 10 anni di petrolio a prezzo normale, altri 10 anni con carestia e poi finito. Oggi con nuovi metodi di estrazione si è passati ai 50, con addirittura una possibile autosufficienza statunitense. Cosa che non si vedeva dalla crisi degli anni 70...
Comunque ovviamente attenzione a non confonderti, e pensare che io ti stia parlando di liberi tutti eh... La scienza ci dice che ora tra carbone e petrolio duriamo moltissimo, tuttavia soffocheremo ben prima di finire il carburante. Il margine è stretto, ma ancora c'è. Credo che oltretutto una riduzione sarebbe semplicemente un riportare i poveri di oggi alla servitù e la borghesia alla nobiltà. Vedrai che pian piano scoprirai che l'abbondanza e solo qualche diritto sociale appena abbozzato ci separano dal medioevo.
Sottoscrivo comunque l'idea di "decrescita" quale decrescita di numero. La sovra popolazione rischia di essere la nostra condanna...
Eh il mondo è strano. Quando penso alla "supremazia tedesca" ricordo ancora una famosa e amara constatazione di Hitler che non ricordo dove ho letto. Ora il suo capo archeologo di cui non ricordo il nome, quello famoso che faceva ricerche anche esoteriche, tutto contento andò da lui con il solito fascicolo di balle, a proposito di una società "ariana" che si sarebbe estesa dalla spagna al Tibet. Hitler mestamente commentò:
"Forse faremmo meglio ad abbandonare queste ricerche. Quando noi vivevamo nelle capanne di fango, i romani vivevano già nei palazzi".
Non esiste nessuna "maledizione" come ha detto intelligentemente Monti. Siamo stati superiori a loro in moltissimi periodi della nostra storia. In molti settori, persino nel dopoguerra. Come se i razzistoni di campagna tedeschi fossero delle cime... La giustificazione non è nemmeno nella genetica. La differenza tra noi e i tedeschi è colmabile anche in una sola generazione, persino in dieci anni. Perché la verità è che molti italiani somigliano già in tutto e per tutto ai tedeschi. Ma questi italiani non sono in parlamento o nei posti di potere, mentre in germania per tali posti è necessario essere immacolati. E democrazia va bene, ma fintanto che tutti non saremo esperti in tutti i campi (cosa impossibile) il gregge ha l'aspetto la pulizia e la redditività che gli da il pastore. Se i tedeschi avessero Grillo o Berlusconi al potere sarebbero scalcinati tanto quanto noi.. Avevano Hitler...