PARIGI
Si direbbe che la sorte non vi è proprio favorevole: non solo vi hanno rapito la ragazza, ma vi hanno anche legati a una sedia in balia di un orrendo ragno velenoso, mentre la stanza sta andando in fiamme! Non lasciatevi intimorire dalla vostra aracnofobia, ma passate subito all'azione: osservando la libreria, noterete che rimane in equilibrio poggiandosi su di un ceppo di legno, e che crollerà con un calcio ben assestato. Dopo qualche vacillamento, la libreria si schianterà al suolo, finendo proprio sul ragno velenoso. Una volta caduta la libreria, noterete sulla parete un sostegno metallico, che sembra essere l'ideale per spezzare la corda che vi tiene legati alla sedia. Ora che vi siete liberati, dirigetevi verso lo scrittoio, all'interno del quale troverete una bottiglia di tequila; forse un goccio, dopo tante emozioni, non vi farà male! Purtroppo, vi accorgerete che la tequila non era delle migliori, e per poco non ingurgitavate un verme che, evidentemente, aveva alzato un po' il gomito. Raccogliete il verme dal pavimento e aprite il cassetto dello scrittoio. Prendete il vasetto decorato a mano (che nasconde una chiave al suo interno) e raccogliete da terra il dardo avvelenato che ha stordito Nicole. Prendete poi la borsetta di Nicole appoggiata a terra: al suo interno, troverete un biglietto scritto a mano da un ammiratore, un rossetto e un esotico paio di slip rossi. Lasciate perdere la borsa, di cui non avrete più bisogno e avvicinatevi all'armadietto vicino alla porta. Cercate di scassinare l'armadietto con la punta del dardo, e non appena sarà aperto, prendete il cilindro non esploso, utilizzando gli slip rossi per proteggervi le mani dal calore. Ora non vi rimane che incastrare il cilindro nel sifone appoggiato all'armadietto, ottenendo un pratico estintore. Spegnete le fiamme che vi impediscono di uscire dalla porta, e recatevi al piano inferiore. Raccogliete il ritaglio di giornale accanto al telefono, e arrotolato all'interno, troverete un estratto conto a nome del dottor Oubier; chiamate Andrè per fissare un appuntamento al cafè e uscite dalla porta usando la chiave trovata nel vasetto. Recatevi al cafè e, mentre aspettate Andrè, fate due chiacchiere con il gendarme; in effetti, l'attesa incomincia a diventare insopportabile, e forse una tazza di caffè vi potrebbe aiutare a mantenere i nervi saldi. Approfittatene per fare qualche domanda al cameriere, e vedrete che Andrè non tarderà ad arrivare. Dopo aver parlato con l'irritante Andrè, rivolgetevi di nuovo al gendarme e, mentre si dispera, con la testa tra le mani, sottraete dal suo tavolo la fiaschetta di assenzio. Recatevi alla galleria Glease di cui vi ha parlato Andrè, e parlate con il proprietario. Poi volgete la vostra attenzione al critico d'arte, il signor Laine, che troverete scostante e antipatico: infatti non appena gli mostrerete il vaso dipinto a mano trovato nello scrittoio, lo scaglierà per terra frantumandolo. A questo punto pare opportuno vendicarsi in qualche modo (ma solo per poter procedere nelle indagini!), perciò versate nel bicchiere di Laine, almeno un paio di volte, l'assenzio contenuto nella fiaschetta. Non passerà molto tempo che al signor Laine incomincerà a girare la testa fino a perdere l'equilibrio, finendo rovinosamente su una teca di cristallo. Approfittate del fatto che Glease è occupato a raccogliere i cocci della teca, per rovistare tra le casse d'imballaggio sul retro della galleria. Staccate l'etichetta incollata alla cassa, che vi rivelerà il nome e l'indirizzo della ditta di spedizioni agli ordini del dottor Oubier: la Condor Transglobal di Marsiglia.
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