THE SAINT OF HOPE
Un potente botto scosse l’aria, qualcosa aveva intralciato il colpo del malvagio Jinkai. Un braccio si frapponeva tra il volto di Goku e il taglio della mano del terribile essere.
I quattro guardaspalle rimasero di stucco nel vedere un ragazzo uscito dal nulla fermare un colpo del loro creatore.
Il misterioso individuo venuto da quella sorta di stella aveva salvato la vita del meravigliato Goku.
Il sayan incredulo a fatica chiese-Chi sei?-
Il ragazzo con una leggera spinta si liberò della mano di Jinkai che gli premeva sul braccio poi rispose -Chi sono o da dove vengo sono domande superflue che non hanno la minima importanza, il mio unico scopo è quello di eliminare questo essere che causa morte e distruzione-
-Aahahahahahahahah!Tu vorresti eliminarmi?-esclamò in modo ironico Jinkai sicuro più che mai delle sue capacita.
-Si e te ne darò dimostrazione-rispose con tono severo il ragazzo.
I quattro guardaspalle si posizionarono avanti al loro padrone, volevano essere loro a combattere infatti dissero in coro -potente Jinkai lasci a noi quell’individuo-
-No, voi avete combattuto, e poi quello non è come gli altri che avete affrontato prima -disse alludendo ai guerrieri z- è molto più forte, ha una potenza nascosta esorbitante, ed è per questo che sarò io ad affrontarlo-
I poteri di Jinkai erano stupefacenti, con una sola occhiata aveva intravisto il potere del suo avversario.
Sentite quelle parole i guardaspalle non obbiettarono al volere del loro signore.
Goku era stravolto, provava tantissime emozioni, la sua tecnica migliore aveva fallito, era stato salvato da un ragazzo che non aveva mai visto prima e non sapeva ne che dire ne tanto meno cosa fare.
Il sayan balbettando esclamò -scusami ragazzo potresti dirmi almeno il tuo nome?-
Negli occhi del ragazzo predominava la più assoluta concentrazione, si girò verso Goku e gli rispose -mi chiamo Leon e sono il glorioso SAINT DELLA SPERANZA-dette queste parole lasciò cadere lo scrigno dal quale uscì e partì verso l’alto una accecante luce rossa dalla quale fuoriuscirono tanti pezzi di una armatura rossa come il fuoco.
I componenti delle vestigia si unirono al corpo del ragazzo in una lucentezza sfolgorante.
L’armatura era completamente rossa di un rosso molto acceso, la parte che copriva le spalle terminava con una punta arrotondata, anche la mano fino al gomito era coperto da una parte di armatura anch’essa rossa, inoltre anche il petto veniva protetto da una parte delle vestigia e persino gli stinchi venivano difesi dalle possenti vestigia.
Tutto il corpo era rivestito dall’armatura la quale era interamente rossa ma bordata di verde e le uniche parti che l’armatura non copriva erano i gomiti e le ginocchia.
Leon indossava anche un elmo che però gli copriva solo la fronte e le tempie, in mezzo all’elmo risaltava un rombo blu, infine i vestiti al di sotto dell’armatura presentavano una colorazione blu.
-Io sono pronto, questo posto sarà la tua tomba-disse sicuro delle proprio capacità Leon.
Jinkai sempre con il suo solito sorriso si alzo in volo e con la mano fece cenno a Leon di attaccare.
Goku e i guardaspalle erano più attenti che mai ad osservare la scena, curiosi nel sapere chi fosse quel ragazzo. Il sayan anche se prima ad ora non lo aveva mai visto sentiva che in lui c’era una grande forza.
I due antagonisti si scrutavano come se volessero cogliere anche la minima disattenzione o paura del proprio avversario.
La tensione era palpabile con mano, si percepiva una grande carica di elettricità nell’aria dovuta alle aure dei due guerrieri che si fronteggiavano.
Ad un tratto Leon scagliò un pugno in avanti dal quale partirono moltissimi colpi rossi ad una velocità impressionante tutti diretti verso Jinkai.
Il demone si mobilitò per pararli e sembrava riuscirci benissimo, ma l’effetto di quei pugni non era quello di colpire Jinkai ma solo di distrarlo infatti il saint della speranza sparì con la super velocità, si posizionò dietro a Jinkai e lo colpì con un potente calcio alla base del collo facendolo piombare a gran velocità contro una parete rocciosa.
Goku era stupefatto, quel ragazzo era riuscito a colpire il terribile essere al quale lui anche con la Genkidama non aveva procurato il minimo danno.
Jinkai si rialzò e si rimise in guardia pronto a ricevere un’offensiva di Leon -ci sai fare ragazzo, ma non basta un semplice calcio per eliminarmi-disse sghignazzando
-Ora vedrai-rispose Leon, il quale dopo quell’affermazione scatto verso il suo nemico sferrandogli un pugno ma sfortunatamente Jinkai lo parò con l’ausilio dell’avambraccio destro.
Leon attaccò con un calcio ma Jinkai lo evitò con una schivata laterale e subito dopo sferrò una gomitata che colpì in pieno volto il valoroso saint facendolo cadere a terra.
Jinkai stava per infierire con un potente calcio ma con una capriola all’indietro Leon evitò il colpo e ripartì all’attacco con un pugno che però colpi la roccia perché Jinkai si era spostato con la super velocità.
Il saint socchiuse gli occhi, era concentrato al massimo per prevenire il colpo del nemico, doveva scrutare ogni minimo suono, ogni piccolo movimento nell’aria.
Ad un tratto Jinkai riapparve sferrando un pugno che si abbattè su un’ immagine residua di Leon .
Il saint evitato l’attacco era nuovamente alle spalle di Jinkai e lo investì con una serie di calci portentosi che lo fecero cadere a terra .
-Ragazzo cominci a stancarmi, ci metto poco per eliminarti- esclamò furibondo Jinkai
-Davvero?-disse con tono di scherno Leon -dimostramelo-
Jinkai ormai infuriato si lanciò contro il saint della speranza e i due si colpirono simultaneamente con un pugno.