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Re-build
E' stata un'impresa.
Un'impresa perchè giocavamo con un attaccante in difesa, Pepe (e la linea di difesa di Del Neri deve essere eseguita a perfezione, cosa che solo un difensore sa fare, perchè prova tanto in allenamento), un'impresa perchè giocavamo senza i due che ci fecevano fare la differenza, Chiellini e Krasic, un'impresa perchè giocavamo senza punte, un'impresa perchè giocavamo a Milano, un'impresa perchè giocavamo contro il footbal bailado di Ibra & Co, un'impresa perchè giocavamo con una squadra ridotta ai minimi termini e con 4 primavera in panchina, un'impresa perchè ci davano per spacciati.
Invece ho rivisto la Juve del passato, quella cinica e umile, che superava anche il gap tecnico grazie all'abnegazione.e alla corsa.
Primo tempo da dividere: nella prima parte la Juve ha subito un grande Milan, veloce e verticalizzante, patendo la grande libertà di posizione di Pato e Robinho. Il centrocampo juventino (in particolar modo Aquilani) non riusciva a filtrare e da ciò derivavano le azioni pericolosissime del Milan (ad onor del vero c'era stato un Pato libero davanti alla porta fischiato erroneamente in fuorigioco).
Poi la Juve trova sempre più le misure e si propone sempre con più decisione nella metacampo milanista, fino al grande gol.
Di lì in poi il Milan scema fino a scomparire fino a fine primo tempo. Da evidenziare la scivolosità dei giocatori juventini nel primo tempo, che sicuramente ha inficiato l'incisività.
Nel secondo tempo vediamo un Milan che cerca sfruttando le fasce di sorprendere con cross la nostra difesa, ma invano. Di fatto sono pochissime le occasioni nette milaniste, e la retroguardia si distreggia egregiamente. Grandissimo l'apporto difensivo di Martinez, fino al suo infortunio.
La Juve cerca di gestire il doppio vantaggio, riuscendo anche a distinguersi nel palleggio, mentre il Milan non produce niente di rilevante.
Vittoria meritata, giocatori che sentono il peso della maglia e non si arrendono nè partono battuti. Grande prova di tutti singoli, ma in particolare di Quagliarella, Melo e Marchisio: il primo autore di un grande gol e di una serie incredibile di giocate concrete ed efficaci, nonchè di qualità (era stata il suo limite finora, troppa la ricerca della giocata ed effetto), il secondo il vero nuovo acquisto della dirigenza juventina, li vale tutti i 25 mln, il terzo è una conferma, come il secondo, un giocatore tuttofare, che abbina grande qualità a grandissima quantità (il baluardo del futuro, insieme a Chiellini).
Sottolineo ancora la prova di Martinez, grande sacrificio e ottimi spunti, e elogio la prova di De Ceglie, finalmente ha le sembianze di un terzino.
Sufficienti Aquilani (mi aspettavo di più
, Legrottaglie e Bonucci, male Motta (il peggiore imho), mentre Del Piero ha fatto il 179.
Insomma, alla faccia dei "ma Marotta sa di essere alla Juve e non alla Samp?" e degli assertori dei Krasic-dipendenti.
Ultima modifica di Lorenzo GOV; 31-10-2010 alle 01:12
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