Tiscali

Recensione Urban Chaos

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (18 febbraio 2000)
D'Arci, come i personaggi dei più importanti giochi 3D in terza persona, potrà camminare, correre, scattare, arrampicarsi su muri, reti e scale a pioli, ma potrà anche strisciare silenziosamente per terra o appoggiarsi con la schiena contro un muro e sporgersi dagli angoli per spiare senza essere vista. Avrà poi anche la possibilità di sfoderare varie armi per far fuori i criminali di Union City: sono a sua disposizione la pistola di ordinanza, il fucile a pompa, la mitragliatrice, ma anche mazze da baseball, coltelli, granate ed esplosivi al plastico che spesso hanno una importanza strategica per portare a compimento le missioni. D'Arci, però, potrà anche avere un approccio più "fisico" con i suoi avversari, grazie al sistema di combattimento corpo a corpo che le permette di sferrare serie di calci e di pugni o di effettuare prese per mettere al tappeto i nemici, anche più d'uno contemporaneamente. Infatti, questo sistema farà in modo che D'Arci focalizzi la sua "attenzione" principalmente sull'avversario che ha davanti, ma le permetterà di sferrare calci laterali e all'indietro per stendere temporaneamente i nemici che la attaccheranno dagli altri lati. Per eliminare i nemici, D'Arci avrà due possibilità: mettere KO l'avversario e poi arrestarlo, o colpirlo ripetutamente fino ad ucciderlo
Urban Chaos - Immagine 2
D'Arci procede nella sua corsa, e giunge su tombino dal quale si innalza uno strano fumo biancastro.
Purtroppo, proprio il sistema di controllo, ha destato in alcuni frangenti qualche perplessità: non sempre, infatti, dopo aver eliminato un avversario, D'Arci sarà pronta a girarsi verso un altro nemico. Inoltre, quando d'Arci si trova di fronte ad un avversario, entra in una specie di modalità di combattimento che le impedisce di correre, e se nel frattempo subentra un altro personaggio armato di pistola che comincia a spararle, non potrà spostarsi velocemente verso quest'ultimo fino a che non avrà fatto fuori quello che ha davanti, e rimarrà perciò per lungo tempo sotto il fuoco avversario impossibilitata a difendersi. Per fortuna, queste situazioni sono abbastanza rare, e il più delle volte è possibile uscirne abbastanza facilmente
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