Tiscali

Recensione Star Trek Away Team

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (2 maggio 2001)
Vi capiterà di terminare diverse missione con quell'espressione di pubblicitaria memoria:"Già fatto?". Man mano che andrete avanti, le asperità aumenteranno, ma senza mai raggiungere il parossismo. Ad ogni buon conto, una pressione sul tasto SAVE favorirà l'archiviazione dei successi raggiunti. E, per qualche tempo, Star Trek Away Team ci vedrà impegnati seriamente, anche se non ci sembra che il nostro successivo livello di interesse possa venire acuito dalla selezione di un ulteriore grado di difficoltà.
È anche vero che, dalle missioni rigorosamente in single player, si possa passare al supporto multiplayer.
Star Trek Away Team - Immagine 39
Le onde sonore, prodotte dai nostri passi, ci evitano di essere scoperti...
Star Trek Away Team - Immagine 40
L'effetto dirompente di una granata a concussione... KA-BRAAAMM!!
Star Trek Away Team - Immagine 41
L'ologramma di Marcus Refelian può essere usato per trarre in inganno i nostri avversari
Ma il tutto si riduce alla creazione di una piccola rete locale tramite cavo seriale o ad un collegamento via TCP/IP o IPX, che non ci consentirà altro se non di comandare un personaggio a scelta non occupato da un altro giocatore, senza la possibilità di scegliere se schierarci, eventualmente, dalla parte dei "cattivi".
Gli hardcore gamers potrebbero scalpitare per questo, ma è possibile che l'Activision (che, tra l'altro, ha inserito nel CD dei bonus supplementari e alcuni gadgets) ponga rimedio al tutto con delle patch correttive o degli inevitabili expansion packs.
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