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Recensione Neverwinter Nights

Tommaso AlisonnoDi Tommaso Alisonno (2 luglio 2002)
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È possibile visualizzare la mappa in piccolo...
È inutile dire che il primo metodo si addice soprattutto ai neofiti di Giochi di Ruolo, mentre il secondo è l'ideale per coloro che conoscono a menadito il regolamento di D&D e sanno come trarre il massimo vantaggio dal loro personaggio; il terzo metodo probabilmente è stato ideato per coloro i quali conoscono una “vecchia” versione del gioco, come AD&D 2nd o il vecchio D&D, e che quindi pur conoscendo le razze, le classi e le caratteristiche non si trovano a loro agio con la gestione del nuovo sistema di Abilità e soprattutto dei Talenti.

Scendendo un po' più nel tecnico, dirò che sono presenti tutte le razze e tutte le classi del regolamento standard (non sono state inserite le razze specifiche di Forgotten Realms), e vale a dire:
Razze: Umano, Mezz'orco, Mezz'elfo, Elfo, Nano, Gnomo, Halfling;
Classi: Barbaro, Bardo, Chierico, Druido, Guerriero, Mago, Monaco, Paladino, Ranger, Stregone.
Per quanto concerne Abilità e Talenti, come già detto, sono pressoché presenti tutti quelli direttamente legati al combattimento, mentre sono del tutto assenti gli elementi professionali o di creazione.

Nelle armi e nell'equipaggiamento manca qualcosa (come il Giaco di Maglia... GROAN!), ma altre cose sono state semplicemente modificate (coma la Spada Bastarda che si può utilizzare solo a due mani, e che a una mano sola è stata sostituita con la Katana, naturalmente “Arma Esotica”): comunque tutte queste variazioni sono facilmente riscontrabili dal voluminoso manuale di gioco se avete una sufficiente esperienza di D&D 3ª Ed (nel caso contrario, affidatevi alle classi standard e non rischierete di prendere abilità che non vi convengono).
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...o in grande
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Un mostruoso Humber Hulk! Per fortuna ci sono delle sbarre tra me e lui
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Un esempio di “stealth mode”, molto utile per ladri, meno per bardi e ranger, inutile per le altre classi
Prima di gettarsi in campo, è cosa buona e giusta stabilire il livello di difficoltà, a scelta tra “Very Easy”, “Normal”, “D&D Hardcore” e “Too Hard”. Tralasciando di trattare il primo e l'ultimo livello di difficoltà (in cui, fondamentalmente, variano le quantità di danno che i nemici ricevono e infliggono), c'è da spiegare la differenza tra le altre due: in “D&D Hardcore”, in pratica, il gioco si comporta in maniera assolutamente imparziale, applicando dall'una e dall'altra parte tutte le clausole che il regolamento di combattimento prevede; in “Normal”, invece, il gioco si comporta da “Amico Master”, il che significa che i nemici non faranno mai attacchi di opportunità, attacchi furtivi, contro-incantesimi eccetera.
Sarà che conosco bene il regolamento e so bene come evitare le situazioni rischiose, ma personalmente mi sono trovato ottimamente a livello D&D Hardcore...

INTERFACCIA DI GIOCO

L'interfaccia di gioco è piuttosto semplice ed intuitiva, visto che è possibile giocare esclusivamente col mouse. Per dirigere il personaggio è sufficiente fare click sulla locazione in cui lo si vuole portare, mentre per accedere ai vari menù (scheda personaggio, libro incantesimi, inventario, eccetera) sono presenti delle icone sotto il ritratto in alto a destra, al fianco del quale è presente anche una barra che indica graficamente i punti-ferita residui (quelli, per intenderci, che quando a furia di botte terminano, il personaggio diparte da questa valle di lacrime).
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Prime schermaglie coi Goblin: le mosse di combattimento sono automatiche, ma numerose e varie
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Riposare è indispensabile per guarire le ferite e recuperare i poteri magici (se ne avete)
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In questo momento ho un gregario, che comunque tende ad agire molto per conto suo