Recensione Mega Race 3

Di Redazione Gamesurf (4 gennaio 2002)

Due esempi su tutti: quando l'energia vitale sarà ridotta al minimo, il nostro Megaracer diventerà incandescente. Il bagliore che ne scaturisce inibisce la visione di una buona porzione di pista, al punto che conviene passare alla visione con telecamera posizionata davanti al veicolo. Oppure, durante una gara ambientata su una giungla, per un breve tratto ci sarà una tremenda burrasca che impedirà totalmente la visione di tutto ciò che c'è sullo schermo. Una palette di colori più "tranquilla" e un po' di eventi in meno durante le gare non avrebbero certamente guastato, eventi che, comunque, è stato possibile inserire grazie ad un ottimo motore grafico, che da un lato conferisce una buona fluidità su sistemi di fascia media e dall'altro una grafica degna di nota. Il sonoro si attesta su valori tutto sommato nella media, anche se i commenti del presentatore Lance Boyle durante la gara sono troppo ripetitivi. Tra una pista e l'altra saranno presenti dei filmati nei quali il nostro caro Lance tenterà di farci sorridere con qualche battuta, ma di lui ricorderemo soltanto la sua bizzarra capigliatura.

Una volta perso il senso d'orientamento sarà difficile distinguere il sopra e il sotto

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Mega Race 3 non è un cattivo titolo e le premesse per fare un buon videogame di corse futuristiche c'erano tutte, ma il senso di confusione e frustrazione che si prova giocandoci tende ad affievolirne le caratteristiche positive. Il design delle piste è certamente interessante, ma a nostro avviso si ha la sensazione che i programmatori abbiano in molti casi esagerato nel riempire di dettagli ed eventi i vari percorsi, causando un po' troppa confusione. Se vi piacciono i giochi psichedelici e le corse futuristiche allora fateci un pensierino, gli altri invece possono tranquillamente continuare a giocare a WipEout.

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