Tiscali

Recensione Mega Race 3

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (4 gennaio 2002)
GUERRA ALL'ULTIMO BONUS
Durante il gioco potremo scegliere tra dodici Megaracer, di cui otto disponibili fin dall'inizio e altri quattro da sbloccare man mano che supereremo le varie prove. I Megaracer si distinguono in base alla velocità massima, accelerazione, frenata, manovrabilità, vitalità ed energia. In base al nostro stile di guida e alla pista che dovremo percorrere potremo scegliere il veicolo che più ci piace, mentre a movimentare ancora di più la gara ci penseranno i tantissimi power up che si potranno raccogliere in pista. Se ne potranno conservare fino ad un massimo di tre. I power up sono di vario tipo: ci sono quelli che permettono di ricaricare l'energia e quelli che impediscono agli avversari di attivare i loro moduli per un breve periodo di tempo; oltre a questi sono presenti altri cinque bonus secondari che potranno consentirci di fare rimonte impensabili (o di perdere all'ultima curva). Il bonus Mine consentirà di piazzare tre mine sul percorso, utilissimo quando un avversario ci "bracca" da vicino; il bonus Fumo crea una cortina di invisibilità che, se usata in combinazione con le mine, darà certamente ottimi risultati; il Respingente sbatte lontano i nemici più vicini; il Bloccasterzo impedisce agli avversari di cambiare direzione per qualche secondo; il bonus Invisibilità consentirà di scomparire per qualche attimo alla vista degli corridori avversari. Naturalmente ogni cosa presente in pista potrà essere usata anche dagli altri corridori a nostro svantaggio
Mega Race 3 - Immagine 2
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AI CONFINI DELLA REALTÀ
Un aspetto molto delicato nella trattazione di questo generi di giochi è quello della conformazione delle piste che, in questo caso, è molto legata al modo di guidare il nostro veicolo. Va premesso che il Megaracer è in grado di correre anche lungo le pareti e i tetti dei vari tunnel, senza che ciò comporti una diminuzione delle sue prestazioni. Questo espediente ha scatenato la fantasia dei programmatori che hanno creato delle piste veramente ai confini della realtà. Capiterà di correre lungo i ramoscelli delle piante, su tubi che si intersecano tra di loro o su tunnel psichedelici. Il tutto potrebbe essere gradevole se non fosse per il fatto che i colori usati e il design delle piste, spesso confusionario, rendono Mega Racer 3 un titolo giocabile al massimo per trenta minuti consecutivi, passati i quali si è assaliti da un senso di stanchezza che ci è sembrato davvero notevole. Si passa da scene coloratissime a posti assolutamente bui in cui si va alla cieca, il tutto con un susseguirsi di oggetti che piombano da ogni parte e di effetti grafici che rendono difficoltosa la visione della pista
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