Non male! Devo ammettere che Largo Winch si è dimostrata una buona adventure, interessante sia dal punto di vista della trama che sotto il mero aspetto tecnico, anche se gli avventurieri più in gamba non faticheranno molto a portarla a termine in un paio di giorni.
Innanzitutto, l'approcio al gioco è quanto di più “soft” ci possa essere, con una specie di mini-training iniziale nel quale si viene pian pianino iniziati ai comandi di gioco e tutte le operazioni concesse al nostro astuto personaggio. In secondo luogo, l'aspetto generale molto “consoloso” rende estremamente semplice sia gestire l'interfaccia che comandare i movimenti di Largo: questi ultimi avvengono infatti senza alcun problema e questo sia grazie alle inquadrature generalmente molto azzeccate, sia grazie alla possibilità di decidere in base ai propri gusti se adottare il movimento relativo (“avanti” equivale alla direzione in cui Largo stà guardando) oppure quello assoluto (“avanti” equivale sempre alla parte alta dello schermo).
Fortunatamente la camera che inquadra Largo nelle sue scorribande svolge sempre il proprio dovere in maniera egregia, effettuando delicati zoom e rotazioni in modo da non nascondere mai alla vista il nostro uomo: da questo punto di vista il motore 3D funziona benissimo ed è impreziosito dall'alto dettaglio con cui sono stati riempiti un po' tutti gli ambienti (date un'occhiata alle foto).
Ogni volta che Largo incontra un oggetto con cui si può interagire esso diventa bianco ed inizia a lampeggiare, mentre l'interfaccia in alto a destra viene aggiornata con le icone relative alle azioni che è possibile compiere
Graficamente il gioco è caratterizzato da tanti piccoli tocchi di classe. In questo caso l'effetto della neve che cade è riprodotto in maniera assai convincente
L'avventura in sè risulta molto varia e, nota importante, non diviene mai frustrante grazie sia alla semplicità degli enigmi che allo “spezzettarsi” della storia principale: una cosa importante da dire, infatti, è che tutta l'avventura risulta in pratica suddivisa in tanti piccoli capitoli, ognuno dei quali costituisce a tutti gli effetti una mini-avventura a sè stante; questo significa che l'inventario si azzera ogni volta che ha inizio un nuovo capitolo, per cui in pratica non c'è molto da scervellarsi sulla risoluzione degli enigmi non essendo coinvolti in essi tantissimi oggetti.
Inoltre, gli enigmi hanno sempre una certa logica e non sono affatto difficoltosi o assurdi come in altre avventure (chi si ricorda il “metti il pollo sulla carrucola” di Monkey Island 1??), senza contare che gli oggetti con i quali è possibile interagire negli ambienti non sono affatti tantissimi, per cui dopo un poco si riesce sempre ad andare avanti senza rimanere bloccati troppo a lungo da qualche parte. Questo, purtroppo, si riflette negativamente sulla longevità del titolo: chi proviene dalla “vecchia scuola” di Monkey Island o di Simon the Sorcerer non farà molta fatica a portare a termine il gioco in poco tempo.
CONCLUSIONI
Insomma, per concludere consiglio Largo Winch soprattutto agli avventurieri “in erba” e, più in generale, a chi sia alla ricerca di un videogioco con cui rilassarsi durante queste tiepide giornate di fine estate: tutti gli altri ci facciano prima un bel pensierino!
Eccolo qui: non lo puoi lasciare un attimo da solo che subito il nostro Simon inizia ad andare dietro alle sottane...vecchio marpione!
6
Largo Winch è un'adventure semplice ed immediata, caratterizzata da un motore 3D di tutto rispetto e da una storia di fondo sufficientemente intrigante da mantenere alto l'interesse del giocatore fino alla fine. Di certo non si tratta di un videogame destinato ai giocatori più “arcade oriented”: piuttosto è l'ideale per persone pazienti e amanti della lettura (l'azione è ridotta ai minimi termini mentre i dialoghi si contano a centinaia) e in generale per chi desideri cimentarsi con un videogioco nel quale più che le mani conta saper utilizzare il cervello.