Altro? Ma in teoria la storia dell'universo "mirai" non finisce dopo la sconfitta di Cell da parte di Trunks?
Prossimamente... Dragon Ball R.S., il DB alternativo!
Sì, ma... tra la comparsa dei cyborg e il viaggio nel tempo di Trunks trascorrono ben 17 anni. Durante questo lasso di tempo si verificano gli episodi che hai accennato tu, e anche altri eventi che racconterò, e che rientrano in quel "molto altro ancora" a cui mi riferivo.
C'è solo da aver pazienza, e attendere lo svolgersi della narrazione...![]()
D'accordo, dubito che ci deluderai. A proposito, Spero che sara' un bel combattimento quello tra Vegeta e i Cyborg (se sara' un 1Vs1)
Prossimamente... Dragon Ball R.S., il DB alternativo!
Ok, non mi sarei mai aspettato un'esecuzione così brutale.
E, di conseguenza, un capitolo così angosciosamente a sangue freddo xD
Nell'altra fanfic che avevo letto su questa linea temporale, quella del multiverse, i terrestri e gli altri combattevano molte battaglie coi cyborg prima di tirare le cuoia uno dopo l'altro (ma mai nello stesso scontro).
Questo meccanismo alla lunga è diventato ripetitivo con un senso di già visto onnipresente (e più o meno le stesse dinamiche in ciascuna battaglia) che ha tolto molto hype ad un'opera ben scritta.
Tuttavia mi dispiace dire addio in una manciata di righe a personaggi su cui avevi lavorato così tanto (e bene); avrei preferito qualcuno sopravvivesse cercando di nascondersi dagli andoridi senza perdere la speranza (un po' come ha fatto Bulma).
Il fatto che tu abbia detto che di momenti allegri ve ne saranno ancora mi fa sperare che qualcuno dei nostri promettenti giovani continuerà a far baldoria dall'altro mondo (con diverse comparse alla Goku, per intenderci), non ce la vedo molto la comicità tra Piccolo, Vegeta e il Mirai Gohan
Also, mi sembra di ricordare, ma forse me lo sono inventato io, che Gohan fu allenato da Vegeta nel futuro, e dunque il padre di Trunks potrebbe sopravvivere alla prima battaglia mortale?
Spero di sì, in caso contrario, avrei perso in poco tempo sia il Principe di Milano (quello in maglia nerazzurra per i profani) sia il Principe dei saiyan![]()
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Come dissi una volta, non ho mai letto la versione data dal Multiverse, un po' per pigrizia, un po' per non farmi influenzare.
In effetti mi sono giocato buona parte del cast principale in un colpo solo, ma proprio non mi è mai passata perla mente l'idea che qualcuno di loro potesse sottrarsi al "dovere", fosse anche per elaborare una strategia futura. Hanno sempre agito come una squadra e non si sono mai separati davanti alle crisi (vedi le battaglie contro Nappa e Vegeta, quella contro Freezer e Re Cold, quella contro Cooler...)
Quello che li ha condannati è stato, nella battaglia contro 17 e 18, l'impossibilità di farsi un'idea della forza combattiva dei due nemici (contro Cooler e i suoi avevano il parametro di valutazione rappresentato da Freezer e i suoi uomini, quindi potevano ragionare a spanne). Inoltre 17 e 18 non avevano nessun interesse a risparmiarli, anzi... nella brutalità trovano una forma di divertimento; quindi hanno agito come descritto (qui c'entra anche la nota psicologica, Cooler era davvero più raffinato e signorile!)
Uno scontro improvviso ed imprevisto contro due esseri spietati, , comparsi dal nulla, sull'onda di una reazione rabbiosa e affranta; nemici di cui non era possibile percepire se avevano una forza combattiva maggiore o minore della loro, o un'aura positiva o negativa. Per questo ho scelto di "farli fuori" in un colpo solo.
Senza darti anticipazioni sugli allenamenti futuri di Gohan... il manga non dice che Vegeta sia stato il nuovo maestro di Gohan. Però so che gli autori del Multiverse hanno scelto questa soluzione (il fanmanga lo leggo), forse è da lì che hai preso questo concetto.
No ma ha totalmente senso che a quel punto, presi dalla foga e incapaci di percepire l'aura nemica, abbiano fatto una finaccia.
E' che credevo i cyborg avrebbero agito in maniera più lenta tramite uno sterminio degli sventurati presenti sul posto lento e costante, e non immediato, esattamente come era loro abitudine nello special di Trunks.
Così qualcuno dei nostri sarebbe potuto scappare, ma non mi riferisco tanto ai 4 super terrestri quanto a Kaya, Ganja, Soya ecc.
Tutti pg che avevi portato avanti e caratterizzato per tanto tempo, finiti in un lampo.
Poi va bene che componente onnipresente dell'agire e uccidere dei gemelli è il gioco, e quì c'è stato. Ed ha senso che all'inizio abbiano fatto stragi senza pensarci troppo e poi, col tempo, per combattere la noia e forse anche perchè i giocattoli stavano finendo (alias i terrestri da accoppare) abbiano variato un po' rendendo le stragi meno totali e più lente.
Tuttavia ora mi chiedo se tu non sia George R R Martin sotto mentite spoglie
Un'ultima cosa: so che Gohan porterà avanti nella storia la rabbia del lettore per la scomparsa dei vari Crilin, Ten, Yamcha, Jaozi, Piccolo, Vegeta e chi più ne ha ne metta, spero sia abbastanza in confidenza anche con Soya&co. in modo da fare lo stesso per loro.
Per il resto il capitolo è bello come al solito e chi scrive non deve farsi influenzare per forza dal pensiero di chi, sofferente (xD) legge, sono solo mie considerazioni soggettive.
Ah già, quindi erano solo miei castelli in aria, nel movie descrive semplicemente Vegeta per il suo carattere e nient'altro.Senza darti anticipazioni sugli allenamenti futuri di Gohan... il manga non dice che Vegeta sia stato il nuovo maestro di Gohan. Però so che gli autori del Multiverse hanno scelto questa soluzione (il fanmanga lo leggo), forse è da lì che hai preso questo concetto.
In effetti hai colto il modo in cui volevo (voglio e vorrò) rappresentare i due cyborg: esordiscono con un gioco (il tiro al bersaglio) che aveva proprio lo scopo di sollevare un mega-vespaio... qui mi baso su varie sequenze tratte dal manga: giocare al computer, il gioco dove si investono le persone con l'automobile, il gioco della ricerca di Goku...
Sul fatto che tutti questi personaggi secondari/comprimari muoiano in modo così improvviso, l'effetto shock, che questo capitolo suscita nel lettore, è voluto: proprio per contrasto con quell'atmosfera di pace, festa, allegria e serenità che avevi notato nell'altro capitolo, la vita cambia bruscamente per effetto di un "bang" capriccioso di 17. Volevo creare una rottura netta tra la pace e la disperazione, e più netta della morte improvvisa di tutti i personaggi mostrati in questo capitolo non si poteva... E oltre tutto quelli che 17 e 18 consideravano fra i combattenti più in gamba per sentito dire dal Dr. Gero erano talmente delle mosche insulse che non valeva la pena di tenerli in vita e giocare a gatto e topo.
Curiosità: il motivo per cui inizialmente ho creato Soya (nel lontano cap. 19) con gli stessi occhi di 18 era proprio in vista del futuro faccia a faccia tra Crilin e 18. All'epoca mi sono chiesto: come avrebbe reagito il nostro nano pelato se avesse riconosciuto gli occhi della donna amata come identici a quelli della sua nuova nemica?
Questa stessa similitudine mi era stata sollevata quando ho raccontato l'uccisione di Kapirinha ad opera del Capitano Sauzer!![]()
Spero almeno che Vegeta si salvi dal primo scontro con i Cyborg, e' uno dei miei personaggi preferiti, specialmente ora che e' il nuovo Goku salva-tutti (visto che ha battutto Cooler).
Uumm, il fatto che Vegeta abbia sconfitto Cooler mi suggerisce un'idea per la mia FF.
Prossimamente... Dragon Ball R.S., il DB alternativo!
Andiamo avanti con la storia. Entrano in scena i...
Cap. 54: Bad Boys – Guerrieri senza scrupoli.
Spingendo la carrozzina di Trunks, Bulma si faceva seguire da Muten alla ricerca di un locale provvisto di teleschermo: sicuramente, tramite la tv, avrebbero appreso qualche notizia.
«Trovato!» esclamò Bulma sollevata, dopo aver sbirciato all’interno di un bar della città. «Sa dirci cos’è suc-cesso?» chiese, entrando, al corpulento barista che, imbronciato e a braccia conserte, fissava lo schermo di cui il suo locale era attrezzato.
«Il torneo è andato in vacca!» rispose l’uomo nervosamente, suscitando la reazione allibita dei due ascoltatori. «Lo stadio è saltato in aria, e tutti quei poveracci sono andati all’altro mondo! Una strage terribile, a pochi chilometri da qua! Vi rendete conto??»
Bulma e Muten si guardarono negli occhi, esterrefatti. «Non ci credete? Guardate il notiziario!» Alcune reti televisive della Città del Sud avevano inviato le proprie troupe per realizzare le riprese in un’edizione straordinaria del notiziario che adesso era già in onda. Le immagini mostravano ora un paesaggio impietoso e desolato nell’area periferica della città che sorgeva sull’isola Amenbo; il cameraman cercava di focalizzare l’immagine sulle due giovani figure umane presenti sul posto, unico barlume di vita. “Abbiamo inviato degli operatori ad approfondire gli eventi. Guardate: ci troviamo nei dintorni di quello che fino a pochi minuti fa era il grande stadio dell’isola Amenbo.” spiegava la voce sommessa e concitata del giornalista. “La città tutt’intorno è traumatizzata; le vie sono deserte, perché sembra che i superstiti che non erano allo stadio si siano rintanati nelle proprie case o abbiano evacuato la zona… sul posto si intravedono alcuni cadaveri, e poi ecco lì due persone ancora vive e in buona salute, che ora vi mostreremo avvicinandoci con le nostre telecamere…” Il cameraman effettuò una zoomata sui due cyborg, che aspettavano l’arrivo di qualche altro compagno di Goku – anche se il giornalista non poteva dedurlo da ciò che vedeva. I due, inquadrati, stavano seduti su un paio di grossi frammenti dell’edificio. Dopo diversi secondi di ripresa, 17 si accorse di essere al centro dell’attenzione della troupe televisiva. Si vide allora che il giovane uomo, sorridendo, invocava la donna che sedeva nelle sue vicinanze con espressione infastidita, accennando col capo alla telecamera; poi con il dito fece cenno di avvicinarsi alla telecamera. “Chi sarà questo giovane uomo? Sembra voglia mostrarci qualcosa… ci avviciniamo ad intervistarlo. Ci dica, lei chi…” A questo punto lo schermo trasmise l’immagine dello sguardo algido della donna che allungava una mano verso la telecamera. La sua mano si illuminò; poi l’immagine scomparve e il collegamento saltò. Adesso lo schermo del bar trasmetteva il solito effetto neve di linee grigiastre e nere spezzate.
«Cazzo, quei due sono dei pazzi assassini!» gridò il barista sconcertato. «Io chiudo e me la svigno! Forza, uscite tutti! Il locale per oggi chiude qua!» Cominciò a spintonare i pochi clienti del bar accompagnandoli fuori dall’uscio, poi raccolse in fretta e furia tutto l’incasso della giornata dalla cassa.
«Ma che modo di fare è?? Che razza di cafone!» sbottò Bulma istericamente.
«Certo che… se la gente entra nel panico in questo modo alle prime avvisaglie di una crisi, per il futuro le prospettive non sono rosee…» profetizzò Muten.
A sentir le parole pronunciate dal vecchio, la giovane donna fu presa da una reazione nervosa: «Non credi di esagerare?! Si è trattato solo di un incidente isolato! Non sarà nemmeno necessario che intervenga Vegeta… Ci penseranno Gohan, Crilin e gli altri!» Chiaramente, ignorava che buona parte di quegli “altri” aveva già abbandonato il mondo dei vivi; non le era nemmeno passato per la testa che i cadaveri di cui parlava il giornalista potessero essere quelli dei suoi amici.
Data la tensione che si respirava nell’aria, Trunks si ricordò del suo stomaco che brontolava; seduto nel passeggino, guardò la madre gemendo, e scoppiò in lacrime. Bulma e Muten si sistemarono con il passeggino presso la scalinata esterna di un palazzo, e cominciarono a dargli un po’ della pappa che reclamava già da un bel pezzo; solo allora si resero conto che era merito del capiente e robusto appetito Saiyan di Trunks, se quel giorno erano ancora vivi.
«E dire che tante ragazze farebbero chissà cosa, pur di finire in televisione… sei un’ingrata, sorellina!» scherzò 17, dopo che la sorella ebbe ucciso in un sol colpo gli operatori e il giornalista.
«Io mi sono stufata di stare qua a cazzeggiare…» diceva 18 sempre più annoiata, con la schiena curva e il viso fra le mani.
«Cosa vorresti fare? Tanto la risposta la conosco già…»
«Devo comprarmi dei vestiti puliti… per colpa di quel nano scemo mi sono sporcata tutta di sangue… e an-che tu sei un po’ macchiato. Non vorrai mica che mi metta a fare il bucato come una schiava!»
«Devi dar loro il tempo di arrivare! Se sono forti come temeva il dr. Gero, non dovrebbero metterci molto, ormai…» I due gemelli andarono avanti a discutere a colpi di frecciatine per alcuni minuti, come probabil-mente erano soliti fare quando erano un ragazzo e una ragazza normali, due fratelli come tutti gli altri.
Dopo qualche minuto, furono di nuovo in silenzio. Fu allora che videro atterrare davanti ai loro occhi la strana coppia composta da un alto guerriero dalla pelle verde, con turbante e mantello bianchi e divisa da combattimento viola, e un ragazzino dai corti capelli neri, irti e scombinati e una tuta da combattimento simile al suo imponente amico. I due scrutarono l’area, ed inevitabilmente notarono che, oltre alla strage di massa di cui erano a conoscenza, su quel suolo devastato erano rimasti quattro cadaveri. Cadaveri familiari… Lì in fondo, Gohan e Piccolo riconobbero con amara costernazione la sagoma imponente di Tenshinhan, riverso in una pozza di sangue; più in là, un corpicino minuto senza testa: sicuramente doveva essere Jiaozi. Dall’altra parte, Gohan vide qualcosa che lo fece passare dalla costernazione alla tristezza rabbiosa: con gli occhi lucidi, riconobbe il cadavere di Crilin, sul quale un crudele assassino doveva aver infierito sadicamente. Non troppo distante da lui, l’ultimo combattente del gruppo. «Ehi, Piccolo! Percepisco ancora la debolissima aura di Yamcha! Vado ad aiutarlo!» esclamò Gohan, correndo subito al fianco del giovane uomo con le cicatrici.
“Non c’è niente da fare neanche per lui…” pensò ingrugnito Piccolo.
Gohan iniziò a parlare a Yamcha con dolcezza; l’uomo, che era tutto un dolore, non poteva nemmeno essere toccato senza essere lacerato da fitte lancinanti. «Yamcha, vado subito a prenderti un senzu!» disse Gohan nell’eccitazione; dimenticava che nemmeno sapeva dove fossero custoditi i fagioli magici.
«N-no…» ribatté Yamcha; per lo sforzo tossì, e sboccò sangue. «Non p-perdere tempo… quei c-cyborg… del Red Ribbon…» accennò con voce flebile. Le parole facevano fatica a varcare la soglia delle sue labbra, tanto che il guerriero si limitava a pronunciare i vocaboli essenziali, e anzi non riusciva nemmeno a proferire quelli; il tutto sotto gli occhi lucidi di Gohan. L’agonia di Yamcha era ormai al termine: sofferente e gemente, emise due colpi di tosse sanguinante; poi esalò l’ultimo respiro.
Adesso Piccolo, che a distanza aveva ascoltato le ultime parole di Yamcha grazie al suo portentoso udito, capendone ben poco, fissava i due cyborg: non era necessario essere dei geni, per intuire che fossero loro due i responsabili di quello sfacelo. Chi erano? Qual era la loro forza effettiva? Erano nemici alla sua porta-ta? Prima che Piccolo domandasse loro chi era stato a sconfiggere quei valenti guerrieri, 18 tagliò corto: «Opera nostra, se è questo che vuoi sapere.»
«Dalla vostra reazione alla vista di quei morti, deduco che anche voi fate parte del gruppetto di Son Goku.» aggiunse 17.
«Cosa? Goku?!» ripeté sbalordito il namecciano.
«Veniamo al sodo!» disse 17 portandosi le mani ai fianchi. «Il nostro compito era uccidere Son Goku… ma siccome è morto, ora ci interessa affrontare qualcuno al suo livello… Sei tu? O vuoi farmi credere che è quel marmocchio??»
«Non mi interessa sapere chi siate e cosa vogliate da Goku! So solo che siete un pericolo potenziale per tutta la Terra, e non vi permetterò di continuare nelle vostre malefatte!»
«Piccolo!» lo chiamò Gohan, ancora scosso, raggiungendolo. «Hai sentito cos’ha detto Yamcha, vero? Che intenzioni hanno questi due? Perché hai menzionato mio padre?»
«Interessante… il figlio di Goku…» osservò 17. «Quindi anche tu potresti essere molto forte. Vuoi combattere, ragazzino?»
«Lui non è forte quanto me! Sono io il tuo avversario!» replicò Piccolo alla domanda del cyborg, senza preoccuparsi di lasciarsi trascinare in una battaglia improvvisa. Dei livelli combattivi dei due nemici, non aveva che un unico indizio: avevano ucciso senza alcuna fatica due combattenti come Crilin e Tenshinhan, il che non era poco. «Gohan, non ti azzardare ad intervenire nel nostro duello!»
«Ok… vediamo se sei un altro pazzo suicida. Tu non hai nulla in contrario… vero, sorellina?»
«Figurati… fai pure.» ribatté la donna, che al momento mostrava altri interessi. Seduta in disparte, continuava ad osservarsi le unghie: ecco, la manicure era in cima alla lista delle cose da fare, assieme all’acquisto dei vestiti. “Quasi quasi mi faccio anche sistemare le doppie punte…” pensò, osservandosi una ciocca di capelli biondi.