Beh in macroeconomia sul ciclo di Frenkel ci ho dato un esame, poi non dubito che la materia fosse trattata solo nei punti essenziali.
Ma figuratiLa fiat non è della comunità, come ti è venuto in mente? E' sempre stata dei privati (Gli speculatori non c'entrano niente) e sempre lo sarà. E un governo avrebbe potuto tenerla in territorio solo pagando. E no. Non sono favorevole a regalare soldi alla Fiat, non lo ero neanche prima e non lo sarò mai.
Chiedevo se uno stato debba consentire alle imprese che danno, al suo interno, più lavoro, di delocalizzare.
Come avrai capito, sono a favore di una gestione forte da parte dell'autorità![]()
Ovviamente parlo di mondo ideale, ad oggi nulla di tutto ciò sarà realizzato.
Insomma mi sta sul cazzo che si aprano di botto i mercati a paesi in cui la gente gode di un decimo dei nostri diritti e subito tutti lì a produrre.
Questo è incompatibile con una politica di austerità a meno di tagliare fortissimamente il reddito dei lavoratori o di accettare un tasso strutturale di disoccupazione eufemisticamente eccessivo.Sono favorevole invece a creare un buon sottobosco per le imprese, dove possano svilupparsi ed investire. Così si evita la migrazione dei marchi. Come ad esempio ora sta accadendo in stati europei come l'Irlanda, che pian piano rientra dalla crisi nel debito e con politiche azzeccate si sta accaparrando investimenti e cervelli d'Europa.
Oppure potrebbero migrare dove c'è lavoro, ma non mi pare che in Europa la flessibilità sia sufficiente in questo senso. Non lo è in italia, cioè figuriamoci.