Le decisioni dell'arbitro, sabato a San Siro (Tagliavento?), sono tutte corrette, analizzate singolarmente, e se si valuta le partite cosi, allora non gli si puo' dire nulla. La perplessita' nasce dal fatto che pero', nella quasi totalita' delle partite, l'arbitro usa un diverso metodo di valutazione, basato sul momento e sulla situazione nervosa, diciamo cosi. in questo senso e' apparsa decisamente pesante la decisione del secondo giallo a Cordoba, non tanto quella su Samuel che ha fatto una minchiata da principiante. Il colombiano, invece, era appena stato ammonito per la distanza sulla punizione, quindi nulla di violento, e poi ha fatto un'entrata a centrocampo, fuori tempo di sicuro, ma non cattiva, e Pozzi vola a terra piu' per la dinamica che per la botta. Secondo me un arbitro di buon senso non avrebbe dato il secondo giallo, e quindi rosso, in quella situazione. Del resto le partite sono piene di "mancati gialli", su cui si sorvola e non c'e' di certo scandalo. Basti pensare al fallo di Gattuso su Meggiorini, costretto poi anche ad uscire per la botta... niente giallo, niente scandalo. Per inciso, non che voglia tirare in mezzo il Milan, o altro, e' solo che e' l'ultima partita che ho visto.
Insomma, secondo me l'arbitro va valutato per come sa tenere una partita, che a conti fatti Tagliavento non ha saputo dirigere, nel senso che le decisioni vanno prese non solo col regolamento in mano. La partita e' stata infatti nervosissima fino alla fine, e se vogliamo anche l'espulsione di Pazzini, col secondo giallo quantomeno severo, denota la poca capacita' di un arbitro a dirigere una partita di quel livello, o forse era solo in serata no.