Citazione Originariamente Scritto da Ajeje. Visualizza Messaggio
Questo non c'entra proprio niente. Ricordo che l'Udinese fino all'anno scorso era da oltre 2 anni che non perdeva contro l'Inter.

Ridicolo? Non mi sembra poi tanto. Se una squadra non rispecchia i tuoi stessi ideali e principi tanto vale non tifarla più.
Non sto dicendo perché non vince, ci mancherebbe, con questo ragionamento l'avrei già smessa di tifare quando era andata in B, sto parlando di ideologie (in questo caso di mercato).
E' stato piuttosto uno sfogo quello: insomma, inferiori all'Inter da qualche anno ma alla fine facciamo sempre un figurone.

Non capisco come si possa cambiare la propria squadra del cuore; forse proprio perchè non è la squadra del cuore. Per quanto mi riguarda la Juventus potrà anche essere stravolta dalle fondamenta ma mi basterà il colore della maglia e le lettere formanti il nome "JUVENTUS" e non potrò non supportarla. D'altra parte diceva De Crescenzo che l'unica cosa che davvero non si cambia mai è la squadra del cuore. E inutile dire che io condivido appieno.

Per la questione fascia naturalmente io ho fatto solo alcuni nomi, che IMHO sono comunque meglio del vecchio e sopravvalutato Grosso, ma è innegabile che la Juve ha peccato di lungimiranza in questo senso. Insomma, il Milan pesca Kakà, Pato e Thiago SIlva il Brasile; è così difficile trovare un buon terzino giovane di prospettiva per le fasce? Lo stesso Maxwell all'epoca non era una proposta allettante? Qualche giovane come anche Motta della Roma o magari qualche acquisto importante ma di sicuro valore come Adriano? Le opzioni ci sono e in un programma di ringiovanimento con gli acquisti di Melo e Diego, Grosso stona e non poco. Meglio Rafinha a questo punto.

Per il discorso ottimismo e pessimismo, non vedo come si possa essere insoddisfatti delle scorse stagioni e inquadrare il tutto in un'aria cattiva: la Juventus è stata buttata fuori dalla Champions- se vogliamo anche immeritatamente- dalla quasi finalista della scorsa edizione, in campionato abbiamo dato filo da torcere alla corazzata dello Specialone almeno fino a quando non abbiamo compiuto harakiri che ha comportato anche l'uscita dalla coppa Italia. Nell'anno del ritorno in A abbiamo giocato egregiamente, non sfigurando mai con le grandi e anzi portando quasi sempre punti a casa.
Il mercato è ottimo, se non altro per le intenzioni che manifestano una voglia di tornar subito al calcio che conta: che serva un direttore sportivo, speriamo in Marotta, è un altro discorso.