Capelli neri...
Maglia nera...
Maglia nera e scarpe nere...
Sì, sì, scarpe nere...
Insomma vestiva di scuro...
E gli occhi...gli occhi...
Neri, mi pare...
Sì, neri...
Come...come i tuoi...
Sì, somigliavano molto ai tuoi...
Ed era bello...oh, se era bello...
Il suono, terribilmente odioso, del campanello, lo distolse dai suoi pensieri; Ryo Asuka andò alla porta d'ingresso, indeciso se aprire o no.
"Ryo? Ryo, ci sei?"
La voce di Akira dall'altro lato, così bella, così dolce...
"Ryo! Apri, Ryo!"
Un tono di preoccupazione nella sua voce? Com'era possibile? Non era forse lui Devilman, il diavolo dal cuore umano, l'essere più potente del pianeta, capace persino di sconfiggere un demone della potenza dell'arpia Silen?
Aprì la porta e fece entrare l'amico.
"Che succede Aikra? Ti vedo preoccupato..."
La sua solita parlata tranquilla, serena, la camicia bianca impeccabile, i pantaloni, bianchi anch'essi, i vistosi occhiali da sole, i capelli ben curati, al contrario di quelli di Akira che, in quel momento più che mai, erano scomposti, luridi, incrostati di sangue...ultimi ricordi di un recente scontro con uno dei demoni che sempre più spesso si fondono con gli esseri umani? A quando l'attacco definitivo? Un anno? Un mese? Una settimana?
"Ho bisogno di parlarti, Ryo..."
"Certo, vieni, andiamo nel mio studio, saremo più comodi"
Una lunga camminata fino alla camera, in silenzio, accompagnata dal respiro ansante e affannato di Aikra, forse causa della stanchezza di una battaglia appena combattuta. Si accorse tardivamente che non indossava la maglietta e il suo fisico possente, atletico, era ancor più bello del solito in quel momento.
Si sedettero sulle due poltrone dello studio del professor Asuka, morto tempo prima, arso vivo dalle fiamme da lui stesso provocate per liberarsi dell'orribile favella del demone fusosi con lui che, a poco a poco, lo stava dominando.
"Allora, Akira, cosa volevi dirmi?"
Non rispose subito, il devilman...prese fiato una, due, tre volte, come se cercasse qualcosa, nella sua mente...
"Ryo, sei assolutamente sicuro che io sia Devilman?"
"Certo Akira"
Akira non rispondeva; Ryo attese un paio di secondi, forse di più.
"Qual è il problema?"
"Io...non sono più sicuro di essere...di essere riuscito a mantenere un cuore umano..."
Il respiro si fece più affannato. Akira si alzò in piedi, sempre più teso e nervoso, i muscoli guizzavano, tesi repentinamente da contrazioni involontarie, spasmi quasi, se non fosse stato per il loro carattere quasi impercettibile.
"Calmati, sei sempre il solito Akira, lo stesso bravo ragazzo che è riuscito a sottomettere la volontà del demone Amon-"
"Zitto!"
Qualcosa mutò nel ragazzo dai capelli scuri: il suo braccio si trasformò in un miscuglio, un aggregato di colore nerastro, sul quale prendevano forma i volti più stani, grotteschi, demoniaci, che si mosse, di propria volontà, verso di lui, ringhiando. si coprì il volto con un bracci. fu azzannato con forza da quel volto demoniaco che, per certi versi, gli suonava familiare.
"Ryo! Scusami, io...non sono riuscito a controllarmi!"
La respirazione sempre più affannata, il colorito pallido, le membra sempre più irrequiete...Ryo Asuka si avvicinò ad Akira, il cui "braccio" stava ora inerte nella posizione iniziale.
"Stai tranquillo, Akira, ci sono io con te..."
Gli sfiorò il viso con dolcezza, lo carezzò con sguardo amorevole; Akira continuava ad essere fuori di sè, gli occhi spiritati, ma il peggio stava passando.
"Non c'è nessun pericolo, calmati, Akira...Akira..."
Avvicinò le sue labbra quelle del giovane, voglioso di sperimentare quel sapore tanto agognato; vedeva Akira farsi sempre più docile e tranquillo, come una bestia ferita, ma oramai stanca; e lui, lui, si sentiva così bello, così nobile, come un angelo, un angelo sceso in terra...
"E' permesso?"
Miki Makimura sciolse l'incantesimo: i due ragazzi di misero velocemente a sedere; Akira nascose il braccio ditero lo schienale, per non farsi vedere.
"Come state, ragazzi? La porta era aperta, spero di non disturbare..."
"No, no, nessun disturbo, Miki"
"Meglio così...senti, Akira, sta per scattare il corpifuoco, dobbiamo tornare a casa"
"Ah, sì, giusto, vengo subito"
Miki lo guardò con aria perplessa.
"Hai una brutta cera; non è che ti è venuta la febbre?"
Gli si avvicinò, tranquilla, facendo toccare la sua fronte con quella di Akira...la "mutazione", o quel che era, scomparve nel momento di contatto; Miki parve sollevata.
"No, non mi sembra, dai muoviti!"
Lo prese per un braccio e se lo portò via.
"Ah, ciao Ryo!"
"Ciao, Akira..."
Rimase solo, a lungo, seduto su quella poltrona, pensoso...
"Akira..."
Pianse.
Un angelo, avevi detto, allora? Sì, un angelo...ma non un angelo qualsiasi, il favorito di Dio, Lucifero...bello, come nessun'altra cosa al mondo.
Tu sei un angelo, sei un demonio! Giù, sulla Terra, mostro!
"Perché?"
Perché hai osato ribellarsi a Dio che voleva distruggere i demoni, hai osato contraddire il tuo creatore.
Hai vinto, però...e hai scelto di ibernarti coi suoi demoni per duemila anni...ed ecco, al tuo risveglio, un'altra razza orribile, malvagia, indegna di vivere...gli uomini; gli uomini che hanno osato distruggere la tua bella Terra, quelle bestie! Decidetti di distruggerli, incarnandoti in uno di loro, per poterne studiare la psiche ed usare quell'arma contro di loro...
Ma un errore l'hai compiuto, Ryo Asuka...o forse sarebbe meglio chiamarti Satana, re dei demoni...ti sei innamorato di Akira Fudo, del tuo amico Akira Fudo...
Accecato da questo tuo desiderio, non hai esitato a sacrificare uno dei tuoi demoni più potenti, Amon, l'eroe della guerra contro Dio...ma a cosa ti è valso, se per consentire che almeno lui, almeno il tuo Akira vivesse, hai sacrificato l'intero genere umano...compresa Miki Makimura, la sua donna, o quasi...
Hai scatenato l'odio nel suo cuore, e ora guardalo...muove contro di te un'armata immensa, migliaia e migliaia di devilmen, pronti allo scontro finale con i demoni...non lo fa per nessuno, oramai, vuole solo vedere chi riuscirà a sopravvivere...l'ha giurato sulla testa di Miki, brutalmente strappata da quegli invasati che tu stesso hai scatenato, mostrando il video dell'unione di Akira con Amon al mondo...una nuova caccia alle streghe, era questo che volevi, no?
Ma alla fine lo sai...Akira morirà...questa è la punizione che Dio ti ha dato per aver osato ribellarti a lui, e per te non ci sarà mai dolore più grande...sarai tu stesso ad eliminarlo...
Guarda, è già su di te, un braccio lo trattieni, ma l'altro? E' lì, sollevato, pronto a colpire...uccidilo.
"L'ho fatto per te, Akira...solo per te..."
Seduto su uno scoglio solitario nel nuovo oceano, Satana piange sul cadavere, tranciato all'altezza del bacino, di Akira Fudo, uomo, demone, devilman...un coro angelico accompagna la nuova alba, mentre una schiera di troni scende dal cielo per raccogliere Lucifero, la stella del mattino