RIUNIONE DI SAIYAN: SKY-HAVEY-SCRAPER!





Passarono molte ore, durante le quali Smoke e Goku recuperarono le forze dopo un'abbondante colazione in cucina, inutile dire che il sayan leggendario si abbuffò di cosciotti di pollo, riso, onigiri, pesce e ravioli, mentre davanti a lui si erigeva una torre di ciotole vuote.
Smoke, anche se era un Saiyan mestizio, aveva lo stesso appetito del compagno, in meno di pochissimi minuti mandò giù diversi tipi di piatti, ed ora vi erano due imponenti torri.
Oramai era quasi l'ora di pranzo, Vegeta aveva lasciato dormire i due ancora un pò per fargli recuperare le forze, la prossima missione richiedeva forma fisica e psicologica pressoché perfette, non dovevano esserci incidenti e tutto doveva essere pianificato sfino ai minimi dettagli.
Durante il periodo di ricostruzione delle città, Trunks e Goten avevano imparato a coltivare un nuovo tipo di Senzu, una mattinata pervasa dal sole erano andati in avan scoperta al santuario scagliato in acqua, che galleggiava come la cupola di un sottomarino; entrati dentro avevano preso le ricette impolverate dei Senzu, e attraverso alcune modifiche e con l'aiuto della grande intelligenza di Bulma, erano riusciti a riprodurre in coltura i Menzu, un nuovo tipo di fagioli ancora più potenti di quelli vecchi; una volta stabilitosi nei bassifondi di Neo City i Saiyan crearono un piccolo spazio all'interno di una camera nascosta, adoperata appunto per coltivare i Menzu.
Vegeta dunque era andato a prenderne due, dunque Smoke e Goku li ingoiarono e si sentirono subito molto meglio, solo che questa nuova cura aveva un difetto: curava le ferite ma non curava la stanchezza, dunque i due saiyan avevano bisogno di un'altra oretta di sonno per poter essere effettivamente guariti.
Era ormai mezzogiorno, e i due guerrieri si ridestarono, completamente rinvigoriti, come nuovi.
Le ferite e i graffi erano totalmente spariti, la fatica anche, erano forti e soprattutto riposati, non credevano a quello che provavano.
Come era solito fare dopo essersi ripreso, Goku afferrò tutte le fasce che lo imprigionarono e con uno strattone le scagliò per terra, per un attimo gli ritornò alla mente quando era in ospedale dopo lo scontro con Vegeta; di fronte a lui vi era un armadio costruito in quercia, decorato con disegni arabescati, prese la maniglia e lo aprì.
Dentro vi erano due tute da combattimento esattamente uguali al modello che usava di solito Goku, quella arancione con la maglietta blu la prese lui, la sua vecchia cara tuta, compagna di innumerevoli avventure, mentre quella nera con la magliettina gialla la indossò Smoke.
Quando il fumatore strinse la cintura nera nella vita si sentì un dio, il suo vestito completamente nero gli donava molto, aveva un aria molto più carismatica, Vegeta gli propose anche una bandana nera, ma lui rifiutò, e indossò la sua fidata fascia rossa, che come al solito svolazzava conferendogli ulteriore carisma.
Goku come al solito indossò la sua tuta arancione mentre Vegeta era già vestito con la battle suit blu scuro, nella cui parte superiore mancava il tessuto ma vi era solo l'armatura.
Nella Città Bassa, nel frattempo, i negozianti chiudevano i loro ristorantini e gli artigiani le loro botteghe, tutti si preparavano per andare a mangiare, mentre la popolazione dei ghetti entrava nelle loro case retrò, un gruppo di tre guerrieri Saiyan usciva dall'abitazione, con uno sguardo così determinato che incuteva quasi terrore.
Erano caricati di potenza, una bomba ad orologeria pronta a esplodere, tre perfette macchine da guerra che di lì a poco si sarebbero scatenate.
Dopo la spiegazione di Vegeta, quando questi aveva accompagnato i due compagni in cucina, avevano acceso la TV, e subito gli era balzato all'occhio un notiziario che parlava dell'omicidio di Havey, una signorina bionda, molto bella, era l'inviata speciale sul luogo del delitto, e nello sfondo si poteva intravedere il corpo del boss trafitto da una lama affilatissima.
Goku raccontò del suo incontro con Xardust, e delle sue parole...."Tutti noi abbiamo eliminato i nostri obbiettivi, solo tu hai fallito!".
Improvvisamente la verità era balzata agli occhi: Xardust, il grande guerriero, aveva assassinato Havey.
Unica domanda: Perché?
Dalle immagini alla televisione si potevano vedere cassetti e casseforti aperte, un furto di gioielli? No, i Phantom non amano il denaro...
"Forse l'organizzazione dei Phantom cercava informazioni da Havey, e una volta ottenute, lo hanno ammazzato." Disse Vegeta.
Successivamente Smoke aveva suggerito di andare la e controllare di persona, e in fretta anche, perché se i Phantom avevano gia trovato quello che volevano sarebbe stata la fine.
"Star Garden" era l'unica soluzione, l'unico enigma...solo che ancora loro non lo sapevano.
Innanzitutto dovevano raggiungere il palazzo di Havey e controllare di persona il cadavere, dovevano avere la conferma che ad ucciderlo era stato Xardust.
Spenta la TV Vegeta aveva dunque proposto di andare fino in fondo, gli aveva offerto i Menzu e li aveva fatti dormire un pò.
Ma ora il momento era giunto, i tre Saiyan erano pronti per sfidare aperamente l'Organizzazione dei Phantom.
Innanzitutto dovevano imboccare una delle uscite a Nord per ritrovarsi nella Città Alta, poi dovevano procedere verso Sud in modo da ritrovarsi al centro della città, in prossimità degli Studi Televisivi Seth, e li vicino avrebbero intravisto lo SkyHaveyScraper.
Proseguirono per un lungo vialetto, una strada che conduceva alla scala Nord, a destra e a sinistra vi erano moltissime bancarelle e gente che cucinava Ramen, il tutto illuminato da qualche lampada giapponese che emanava una luce fioca, dunque la zona era in penombra, come un vecchio villaggio giapponese alle 8 di sera.
Camminando, Smoke prese parola con Vegeta.
"Senti Vegeta, cos'è che ti spinge a combattere per queste persone, che tanto vi hanno umiliato e cacciato?"
Il principe corrugò la fronte.
"Qui le persone sono diverse, nella Città Bassa vivono tutti i rifiuti della socetà...ma per me i veri rifiuti sono quelli che vivono lassù...qui, ovunque ti giri, trovi gente onesta..."
"Allora combatti per loro?"
"Non fraintendermi, io combatto perché nessuno si deve azzardare a battere Kakaroth al posto mio, e poi mi serve un pò di esercizio ogni tanto no?"
Vegeta abbozzò un sorriso, che venne ricambiato dal fumatore mentre si accendeva una sigaretta.
"Mio dio, ma quanto fumi!"
"Da uno che si chiama Smoke cosa ti aspetteresti?"
I tre scoppiarono in una risata.
Dopo una mezzoretta di cammino il gruppo di guerrieri arrivò dinnanzi ad una ripidissima parete d'acciaio, costellata di travi e pilastri metallici che si intersecavano sorreggendo la Città Alta; davanti ai Saiyan vi era una porta scorrevole fatta di Duronio, occorreva la parola d'ordine per potere passare.
Vegeta si avvicinò ad un piccolo microfono posto sulla sinistra, collegato ad un monitor rudimentale.
"Havey sei un pezzo di merda" Disse.
"Password confermata, permesso di uscita concesso." Rispose una voce elettronica proveniente dal Monitor.
La porta venne spalancata, i tre entrarono e dopo un paio di secondi si richiuse; successivamente si ritrovarono nell'oscurità più totale, circondati solamente dal buio, e salirono delle ripide scale di cemento armato, in fondo vi era una luce accompagnata da rumori di auto, clacson che strombazzavano e il classico Smog cittadino.
Lentamente percorsero tutti i gradini, camminando lentamente, mentre i passi rimbombavano creando un eco inquietante.
Nel frattempo, nel lussuosissimo palazzo di Havey:
Nella solitudine della terrazza panoramica, un uomo ammantato di nero osservava l'abisso infinito centinaia di metri sotto di lui.
"Fatevi avanti Saiyan..." Disse, quasi sussurando.
Il suo viso era completamente avvolto dall'ombra, aveva il cappuccio tirato all'indietro, era un lungo cappello a cilindro di colore nero che impediva di osservarlo; ma in mezzo a tutta quella penombra solo i suoi occhi fiammeggianti risaltavano.
"Magician vi aspetta.".