Si però qui vedo che insistete sul discorso cristianesimo-islam. Discorso che, per quanto riguarda il crocifisso non centra nulla.
La contrapposizione è semmai tra cristianesimo e laicità dello Stato. Non è una questione che i musulmani potrebbero trovarsi male, il problema è che si mette in discussione il dettame costituzionale stesso.
Tra l'altro state facendo un discorso incentrato unicamente sulle classi scolastiche, mentre andrebbe ampliato e comprendere gli edifici pubblici.
La votazione degli alunni di una classe può essere un metodo carino e intelligente per mettere fine alla diatriba (se mai ci fosse e ce ne fosse bisogno), ma non illudiamoci che sia una cosa legale o in linea con la Costituzione. Per cui la volontà di quei 16 di cui parla ThePrince è anticostituzionale. Il discorso però va allargato a tutti gli edifici pubblici: sedi di enti (comuni, province, regioni, ecc.), uffici postali, uffici pubblici in genere. Che fai: fai votare ogni persona che ci lavora? E quelle che ci entrano quotidianamente?
E ribadisco che non è un offesa all'Islam: è un offesa alla laicità dello Stato. Quindi non la si risolve mettendo un altro simbolo per fare da contraltare, anche perchè, procedento di questo passo, in linea teorica, si rischia di ritrovarci con 20 o più simboli religiosi appesi al muro. Conosco il buddismo, il cristianesimo, l'islam, ma chi mi dice che queste religioni abbiano più diritto ad essere rappresentate rispetto alla religione di Quelo? Non esiste una certificazione di "religione doc" (grazie a dio).

L'unica soluzione è una maggior elasticità mentale da parte di tutti. Se ognuno si chiude nelle proprie posizioni, non se ne esce più.
Io da ateo e laico convinto, in 20 e passa anni di scuola, non ho mai avuto fastidio nello stare in una classe dove c'era un crocifisso. Può darsi che al mio compagno di banco desse fastidio e in tal caso avrebbe avuto tutto il diritto a chiederne la rimozione. Ma nessuno lo ha fatto e quel crocifisso è passato indisturbato, liscio, come se nulla fosse. Dopotutto, vivendo in Italia, siamo permeati di simbologia cristiano-religiosa e se applicassimo alla lettera il dettame costituzionale, da tutti gli edifici pubblici dovrebbero sparire i simbolo di qualsiasi religione. Ci rendiamo conto che è impossibile? Che abbiamo scuole, università, sedi di enti, uffici postali, che sorgono in strutture che un tempo erano di uso religioso o magari erano ad uso civile ma dense di simbologia cristiana? Ci rendiamo egualmente conto che il simbolo religioso, in molti casi, è opera d'arte, pertanto bene e arricchimento di tutti e per tutti (al di là del valore religioso trasmesso)?
Ecco quindi riaffermiamo i valori della nostra Costituzione, ma cerchiamo di essere più elastici mentalmente. Non è un pezzo di legno che può offendere la mia laicità, soprattutto non stiamo facendo una battaglia religiosa o che altro. Semplicemente quel crocifisso può restare dove è, ma è bene si sappia che rimane lì, appeso al muro, per gentile concessione, non per diritto atavico.
Altrimenti rischiamo che si abbiano fenomeni, falsi e ipocriti perchè non spontanei, di "revanscismo religioso". Come è avvenuto ad esempio in una scuola della mia città, dove alcune maestre hanno, per l'occasione, rispolverato crocifissi che erano in cantina da anni e li hanno appesi a mò di sfida. Oppure situazioni anche peggiori, come quella avvenuta in un paesino della Sardegna, dove un Sindaco ha imposto (pena multa) che il crocifisso venisse esposto in ogni stanza di ogni edificio pubblico. La domanda è: lo avrà fatto appendere d'imperio anche nei cessi? ghhghgghhg