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Re-build
Partita identica a quella dell'andata. Ancora una volta a decidere sono stati episodi in una partita brutta e piena di falli.
Però la partita va divisa fra primo e secondo tempo.
Nel primo tempo benchè l'Interista Bergomi continuasse a parlare di un Inter che faceva girare palla e controllava, io ho visto una Juventus molto agguerrita, sicuramente più motivata rispetto alle ultime partite. Tiago si sganciava dalla marcatura sulla sinistra e faceva girare abbastanza velocemente il pallone. Poi siamo stati bravi ad allargare il gioco, con due terzini che stasera hanno fatto una grande partita. Ottima anche la partita di Iaquinta, che si faceva valere da solo contro due esperti difensori. Grazie alle sue sponde, alle avanzate degli esterni, ad un del Piero più agile del solito, nel primo tempo diverse azioni potenzialmente pericolose, fallite per errori tecnici e di scelta, sono state create.
L'Inter da parte sua lanciava spesso per scavalcare il centrocampo, anche per il pressing sostenuto della Juve, che partiva dagli attaccanti. Per il resto il possesso della palla nel primo tempo è stato a favore della Juventus. L'Inter ha creato le sue due uniche azioni pericolose su scivoloni ed errori difensivi della Juventus.
Nel secondo tempo la Juventus ha perso quel brio, Molinaro è rientrato stanco e infortunato, causando una lesione importante alla capacità offensiiva juventina.
L'Inter è riuscita a giostrare meglio il pallone, facendo più possesso palla. Poi, su un calcio d'angolo la Juve se è fatta sorprendere in contropiede, prendendo l'ennesimo gol evitabilissimo. Reazione subitanea e subitaneo smarrimento di nervi, con l'ennesima espulsione diretta per fallo volontario e stupido di uno dei nostri. Uno in meno, centrocampo sbilanciato con l'entrata precedente di trezeguet per Marchionni, rinfoltimento del centrocampo interista, e addio palla.
Fortunatamente su l'unica possibilità per la Juve, i calci da fermo, è arrivato il gol.
Pareggio giusto, Poulsen orrendo. Colpe tutte alla dirigenza. Ai ragazzi non si può rimproverare nulla.
Ultima grande occasione in chiave scudetto, sprecata. Esame di coscienza e sotto con la Lazio. E attenti dietro.
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