Speriamo davvero breve! Io muoio! :asd:
Mah... Ghiller! Vedremo...
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Speriamo davvero breve! Io muoio! :asd:
Mah... Ghiller! Vedremo...
Ecco la fine di questo special! Eh, sì, il nostro tonto è riuscito a fare quello che nemmeno il leggendario Lord Ananke è riuscito a fare (ammesso e non concesso che ci abbia provato): spezzare Ebonrule, ma grazie anche all'aiuto dei prigionieri nella lama. Non sono rosicona, però dico "Madonna, che culo!!!":lol:
L'intermezzo di Bardack che ha trasmesso le sue visioni al figlio è geniale, così come è spassosa la reazione del "vecchio rincoglionito" immaginata da lui. Sì, temo proprio che quella sarebbe la sua reazione tipica. :asd:
E dunque, Zardock è il fratello di Bojack! Non so se era già stato accennato, ma proprio non me lo ricordavo! Interessante la sua abilità curativa, direi che supera perfino quella di Kaiohshin il superiore.
Però c'è una sola piccola cosa che mi delude. Il pigiama tanto agoniato dove è?!:lol: ...Mah, forse alla fine è stato meglio così, quella scena avrebbe minato già l'instabile serietà e solennità del personaggio. :asd:
Bene! Ora non vedo proprio l'ora di leggere il secondo special!
Se non manterrai la promessa di farci aspettare poco...non sei altro che un piccolo ipocrita, ecco!!!
Wow!!! Un capitolo meraviglioso, grandioso, splendido, e tutti questi termini mi sembrano pure insulsi dinanzi a quest'episodio!! Davvero! Sarà perché il Bene ha trionfato per mezzo del fantastico Goku, oppure saranno stati gli spezzoni nei quali si sono potuti vedere i genitori del nostro saiyan...ma è stato tutto stupefacente!!
Bellissima la parte iniziale, e le parole di Bardack contro Ananke :lol: :lol:! Così come le prime parole del nuovo eroe leggendario dopo essere stato curato :lol:!
Non pensavo che il punto debole di Latan fosse stata Ebonrule...ciò da cui scaturiva un incredibile potere malefico! Il giovane è stato veramente un genio a scoprire questo particolare, e la forza di volontà con cui ha spezzato la terribile lama...sublime! Inoltre è stata una sorpresa vedere che qualcuno dall'interno della spada lo stava aiutando... Il momento trionfale poi è indescrivibile! Felicità e commozione! Sul serio, mi è apparsa qualche lacrimuccia!
Fortuna che alla fine è arrivato Zardock, che devo ammettere ha delle potenzialità curative davvero notevoli!
Magnifico!!
Oh, c’è anche l’epilogo ^^! Che bello, la pace è decisamente una cosa meravigliosa! Ancor meglio se ottenuta con le proprie forze! Goku non cambierà mai :lol:! Affrontare nuovamente Latan…concordo con Pai, “roba da pazzi”! Ma d’altronde lui è un saiyan…lo capisco :D!
Povero Zardock…non solo è stato ucciso dal fratello, ma questi gli ha portato via colei che amava! Destino infelice!
Uhm, le ultime affermazioni del Dai Kaioh mi fanno un po’ temere…perché effettivamente Goku ha dimostrato una potenza nettamente superiore a quella delle divinità! Vedremo…
Aspetterò con ansia il secondo special!!
Ancora vivissimi complimenti Final, sei semplicemente Grande :bravo: :bravo:!!
Davvero bellissimi questi ultimi capitoli Final....
sai i commenti di Lynd e Alpha sono perfetti per ogni capitolo perciò mi toccherà quotare loro questa volta :lol:
A parer mio il capitolo 24 è stato il più bello ,dove hai descritto perfettamente i sentimenti di Goku
davvero divertente poi pensare ad Ananke che se la prende con Latan :asd:BRAVISSIMO FINAL!!!!!! aspetto che questo tuo periodo di pausa finisca,
(lo so che stai pensando ..."Guarda questo, neanche l'ho cominciato e già vuole che sia finito" :malol: ) ma in fono è una cosa buona :D,
così potrò tornare a leggere questo tuo capolavoro :ok:
Bellissimo anche il finale! Ok, la cosa della forza d'animo è un po' forzata, ma dopotutto li ha soltanto svegliati, il resto lo hanno fatto insieme! molto bello questo special, ora aspetto il prossimo (magari su Ghiller?)!
Intelligente... :ok: non l'avevo notato! Ma se non sbaglio lo stesso Kaioh del Sud ha proprio detto che Latan era il suo orgoglio... indi ne deduco che ORA non sarebbe tanto felice di essere rappresentato da uno come lui... :)
Ma comunque ora quale sarà il tuo prossimo passo, Final? Continui sulla scia degli Special o riprendi con la trama principale della serie?
SPECIAL 2: IL MESSIA OSCURO
PROLOGO
“E’ trascorso un anno da quando Cell è morto. Oggi è l’anniversario. L’anniversario della salvezza della Terra… e l’anniversario della morte di mio padre, Son Goku. E’ tutto così paradossale… il mondo festeggia il giorno della propria liberazione dalla minaccia rappresentata dall’essere perfetto creato dal Dottor Gero, mentre io, Son Gohan… colui che con le proprie mani è stato artefice di questo gesto che tanta gioia ha portato al mondo, sono consumato dal rimorso e dai rimpianti!”.
Questi erano i tristi pensieri che attraversavano la mente di Gohan quel giorno.
In realtà era da un bel po’ di tempo che questi lo tormentavano… in realtà egli si era reso conto di non aver mai del tutto superato il dolore per la perdita del genitore. Non erano bastate le rincuoranti parole pronunciate da Goku a lenire totalmente il senso di colpa che attanagliava il cuore del giovane. Per quanto tanto suo padre quanto tutti i suoi amici sembrassero cercare di dimenticarselo, Gohan ricordava perfettamente come erano andate le cose. La sua vittoria contro Cell era un qualcosa in merito alla quale vi era poco di cui vantarsi. Quando si era trasformato in Super saiyan di secondo livello, il giovane figlio di Goku era riuscito ad annientare totalmente Cell… e sarebbe bastato che egli avesse inflitto il colpo di grazia all’inerme androide quando suo padre lo aveva esortato a farlo, per non causare il decesso di Goku. Senza contare che a causa della sua presunzione, anche Trunks aveva perso la vita… ma almeno lui era stato resuscitato con le sfere del drago. Ma quale eroe? Lui non si sentiva assolutamente degno di essere appellato con un simile epiteto… egli si ricordava perfettamente il proprio stato d’animo quando la sua Kamehameha e quella di Cell si erano scontrate. Nessuno, a parte suo padre, poteva saperlo, in quanto lo aveva solo pensato… ma fosse dipeso unicamente da lui, sarebbe stato sconfitto, vanificando totalmente il sacrifico di Goku. Gohan quella volta si era pavidamente arreso… aveva gettato la spugna! Aveva tradito la fiducia di tutti! Se non fosse intervenuto nuovamente suo padre a spronarlo, Gohan sarebbe stato ucciso, e Cell sarebbe stato il vincitore, libero di fare del mondo tutto ciò che la sua malvagia volontà lo avrebbe portato a fare. Suo padre aveva avuto per lui solo parole di conforto… ma Gohan sapeva in cuor suo di averlo profondamente deluso. Con tutta probabilità… era per quello che non aveva voluto essere resuscitato e tornare nel suo mondo. “Come posso biasimare mio padre di aver preferito rimanere nell’aldilà piuttosto che tornare da me? Chi? Chi può volere un figlio come me? Un figlio che, pur essendo sangue del sangue di un grande eroe, stava per condannare a morte i propri amici per la propria debolezza caratteriale… un figlio che senza il sostegno di un padre che nemmeno nell’aldilà ha rinunciato a incitarlo, non riesce ad avere la minima forza di volontà? Mio padre non lo ammetterà mai… e forse lui stesso non ne è consapevole, ma in cuor suo sono certo che egli mi disprezza… mi odia! Mi odia al punto da abbandonare sua moglie con un altro figlio in grembo! E’ per colpa della mia debolezza che Goten cresce senza un padre!!!” continuava a pensare tra se e se Gohan, i cuoi occhi grondavano lacrime di profondo dolore. Il suo cuore era straziato dalla tristezza e dal rimorso… quella casa accogliente in cui aveva trascorso gli anni più sereni della propria vita si era trasformato in un angoscioso corollario di ricordi. Ovunque guardasse vedeva qualcosa che gli ricordava suo padre. Il bidone in acciaio in cui facevano il bagno, la tavola su cui mangiavano per ore e ore, il boschetto dove giocavano… Gohan si sentiva come se gli stessero strappando il cuore dal petto. “E non è finita… no… ne ho combinata un’altra dopo! Contro Borjack! Mi sarebbe bastato superare il limite del Super saiyan come contro Cell per chiudere subito ogni discorso… ma non l’ho fatto! Mi sono sentito bloccato! Sul momento non sapevo cosa mi trattenesse… ma poi l’ho realizzato! Io volevo che Borjack mi uccidesse! Si! Mi ero stancato di vivere con questo dolore nel cuore… un dolore con cui ero riuscito a combattere fino ad allora… ma che nel momento in cui mi sono trovato in una situazione simile a quella vissuta contro Cell, ha preso il sopravvento. E ancora una volta ho peccato di egoismo! Se fossi morto, che ne sarebbe stato della Terra? Chi avrebbe fermato Borjack? Ancora una volta è dovuto intervenire mio padre… egli veglia sempre sulla Terra! Si può contare di più su di lui da morto che su di me da vivo! Ancora una volta la Terra è stata salvata grazie a lui… fosse dipeso da me sarei stato un cadavere ai piedi di quel mostro!” pensava Gohan, singhiozzando sommessamente. Il giovane uscì di casa e fissò il cielo “Cosa succederà adesso? Se la Terra dovesse venire nuovamente minacciata, mio padre avrà nuovamente la possibilità di intervenire? Quante volte si può violare le leggi del regno dei morti? Sarò capace di difenderla, o soccomberò come sarebbe stato se mio padre non mi avesse aiutato le altre volte? Ho paura… ho tanta paura… non per me, ma per le persone che amo!“. Il morale di Gohan era a terra, ed il ragazzo era precipitato in una spirale di negatività senza fine, che di certo non lo avrebbe aiutato in caso di attacco alla Terra e soprattutto, gli avrebbe impedito di condurre un’esistenza felice.
Nel frattempo, non eccessivamente distante rispetto a dove si trovava la casa di Gohan, nei pressi di una grande cascata, il namekiano Piccolo era immerso in uno stato di profonda meditazione. Egli amava starsene in mezzo alla natura. Del resto oramai il nuovo dio della Terra era Dende, dunque egli poteva tranquillamente permettersi di andarsene dal Palazzo nel cielo quando meglio credeva. Ad un tratto il finissimo udito del natio di Namek gli permise di percepire qualcuno avvicinarsi con passo esitante alle sue spalle. Riconoscendone l’aura, il guerriero dalla pelle verde non seppe trattenere un sorriso divertito. “Sai… di tutti coloro che pensavo mi sarebbero potuti venire a cercare, tu sei l’ultima che immaginavo… Chichi!” disse egli per poi voltarsi e trovarsi faccia a faccia con la moglie del suo caro amico Goku. La donna stava in piedi innanzi a lui, era visibilmente a disagio, e teneva stretto tra le braccia un fagottino di fasce che si muoveva impercettibilmente, tradendo la presenza di un neonato nel mezzo. “E’ vero, Piccolo… tu non mi sei mai piaciuto, e sono certa che il sentimento è reciproco, tuttavia… non posso ignorare il fatto che sei una persona a cui mio figlio Gohan tiene molto!” affermò la moglie di Goku. “Qualcosa non va con Gohan?” chiese apprensivo il namekiano. “Già… sta attraversando un periodo difficile… oggi è passato un anno da quando il nostro Goku se ne è andato, e Gohan non sembra capace di superare la cosa!” spiegò Chichi, la quale si interruppe, accorgendosi di come gli occhi di Piccolo fossero costantemente posati sul neonato che la donna portava in braccio. A quanto pare il bambino aveva catalizzato l’attenzione e la curiosità dell’alieno. “Lui è il nostro secondo figlio! Si chiama Goten! Lo abbiamo concepito la sera prima del Cell Game… quasi come se Goku volesse farmi un ultimo regalo, consapevole che sarebbe potuto non tornare vivo… questo mi ha rincuorata, perché vuol dire che mi conosce bene! Lasciare una moglie da sola ad accudire un figlio di per se non sarebbe una bella situazione, ma mio marito ha capito che quando io bado a un figlio metto tutta me stessa! Mi dà gioia e mi fa sentire realizzata! Mi aiuta a non pensare ad altro! Del resto l’eredità di mio padre è ancora ben lungi dal finire! Dunque non ho alcun problema a mantenerlo, e per me è stato solo un bellissimo dono! Oltre a questo non lo manderò a scuola con altri bambini, che potrebbero fargli pesare il fatto di non avere un papà… del resto, non ci ho mandato nemmeno Gohan quando Goku era vivo… io e Gohan faremo di tutto per non fargli sentire la mancanza di una figura paterna” spiegò Chichi, la quale sembrava decisamente più serena, e non provava il minimo rancore nei confronti di Goku per non aver accettato di tornare in vita. La figlia di Gyuma era visibilmente cambiata rispetto a com’era un tempo… era diventata molto meno ossessiva di com’era una volta. Lo si deduceva dal fatto che finalmente avesse compreso la natura del marito, e al dare il proprio benestare all’amicizia tra Gohan e Piccolo. “Comunque, sono venuta qui per chiederti se ti andrebbe di passare un po’ di tempo con Gohan… è molto giù di morale, e si è messo in testa delle autentiche assurdità in merito a suo padre! Tu lo conosci forse persino meglio di me… quindi solo tu puoi aiutarlo, Piccolo! “ affermò la donna. “Puoi contare su di me… verrò a prendere Gohan domani stesso, se per te va bene! Mi dispiace che soffra, e spero di poter fare qualcosa per togliergli quelle strane idee dalla testa!” rispose il namekiano. Per la prima volta dopo anni che si conoscevano, Piccolo e Chichi si scambiarono un sincero sorriso di intesa. Due persone che sino a quel momento non si erano potute vedere si erano coalizzate per qualcosa che li accomunava: l’amore per Gohan.
Bellissimo (Be... insomma! :asd:)
Tecnicamente perfetto e coinvolgente!
Mi spiace davvero per gohan che si sente cosi... ma d'altronde... un pò di ragioni ne ha!
Speriamo che Piccolo sappia che fare!
Bella mossa far alleare i 2 acerrimi nemici! :asd: Non ci crederei mai se me lo raccontassero!
Evvai! Il secondo special ha così inizio!
Uhm...Il Messia oscuro? Questo titolo mi sconfinfera, che sia tra l'altro un astuto gioco di parole? (Che il Messia sia davvero così "oscuro?") Staremo a vedere!
Il prologo mi è sembrato piuttosto interessante. Il turbamento del giovane è ben comprensibile: d'altro canto, l'esito negativo dello scontro, ritengo sia stato anche per colpa sua, e certo il suo atteggiamento contro Bojack non l'ha aiutato.
La coalizione più che mai strana "Donna Isterica Neo-mamma/ Alieno Verdognolo Asessuato con Istinto Materno (D.I.N.A.V.A.I.M , sembra il nome di un sedativo per cavalli :lol: )" suona sia assurda, che ben impostata, e non può che farmi presagire situazioni tragi-comiche! Ma Final, tu ben sai cosa spero di vedere in questo special...! :asd:
molto interresante come inizio speriamo solo che piccolo per sollevare su di morale gohan nn gli racconti le barzellette dell'insanity :asd: :asd:
il secondo special ha inizio.Da questo prologo non si capisce molto,ma già si vede un Gohan diverso dal solito e una coalizione tra Piccolo e Chichi.Aspetto impazientemente il primo capitolo :sisi:
Davvero un bel primo capitolo Final...
quindi questo special è incentrato dopo il combattimento di Cell, bhe! speravo sempre che qualcuno scrivesse qualcosa su questo periodo, perchè nella saga si passa subito a Gohan a scuola e nn si parla dettagliatamente delle sofferenze nell' animo del giovane sayan
e poi vedere Kiki chiedere aiuto a Piccolo mi intriga già molto
Sono curioso di vedere come svolgerai questa storia :D
Final hai iniziato il secondo Special!! Grande!!
Già il prologo è stupendo, la prima parte mi ha commossa ed è stato come se avessi sentito le emozioni e i pensieri del povero Gohan! Mi sono piaciute parecchio le sue riflessioni a proposito del suo carattere buono, pacifico ma a volte poco coraggioso, a discapito degli affetti... Bellissime, sono state capaci di trasmettermi qualcosa, davvero :sisi:...!
Invece la seconda parte mi ha sorpresa, poiché non avrei mai pensato che Chichi sarebbe andata a chiedere un favore a Piccolo! Ma l'ho gradito moltissimo, proprio perché finalmente due che non si sopportano hanno avuto la possibilità di stringere un tacito patto per Gohan ^^!
Complimenti, sono ansiosa di leggere il possimo episodio :ok:!
EPISODIO 1: UNA VECCHIA CONOSCENZA
Città dell’Ovest.
Una delle principali metropoli del pianeta Terra.
Come ogni giorno, le sue vie erano percorse da una moltitudine di persone, ognuno con le proprie mansioni da svolgere e i propri posti dove andare. La necessità di narrare questa storia ci spinge tuttavia a focalizzare l’attenzione, in questa moltitudine di gente, su una coppia di persone che camminava l’uno di fianco all’altra. Nessuno di coloro che stava avendo modo di vedere insieme quelle due persone avrebbe potuto comprendere la straordinarietà di tale evento, ma se qualcuno che avesse conosciuto anche uno solo dei due avesse potuto vederli, non avrebbe potuto che restarne di stucco.
Sulla sinistra, al lato esterno del marciapiede, camminava un uomo di bassa statura, con la testa del tutto priva di capelli e sei puntini sulla fronte. Non era consuetudine per lui muoversi per le vie di una città, in quanto aveva trascorso la maggior parte della sua vita nell’isolamento dell’isola del proprio maestro, il leggendario Muten, presso il quale era solito allenarsi, benché fosse da tempo diventato immensamente più forte dell’eremita delle tartarughe stesso. Proprio la circostanza particolare lo aveva portato a rinunciare alla propria tuta da combattimento, poco consona ad un giro in città, vestendo con un completo piuttosto elegante, il migliore di cui egli disponesse. Portava una camicia di colore azzurrino, sopra la quale sarebbe generalmente andata indossata una giacca, la quale però, complice il caldo di quel giorno, era adagiata sulla spalla sinistra dell’uomo, il quale la sorreggeva con le dita della mano. La giacca era di un bianco candido della stessa tonalità dei pantaloni.
“Non riesco a credere che stia succedendo davvero! Se questo è un sogno giuro che, malgrado la mia natura mite, potrei uccidere chi avrà la malsana idea di svegliarmi!” pensò Crilin tra se e se. Il suo volto era il ritratto della felicità, per quanto non riuscisse a celare un certo imbarazzo. Il motivo di tanta euforia consisteva nella persona che camminava al suo fianco. Una donna molto bella dai biondi capelli e gli occhi azzurri, vestita in abiti piuttosto sportivi, con un paio di jeans ed un maglioncino nero con le maniche striate. Ella sembrava molto meno coinvolta emotivamente dalla situazione, e si limitava a guardarsi in giro con espressione un po’ annoiata.
“Finalmente C-18 ha accettato di uscire con me!” continuava a pensare Crilin, il quale, dopo una certa diffidenza iniziale da parte della cyborg, era riuscito a legare con lei. Beh… in realtà egli non avrebbe saputo nemmeno dove andarla a cercare, ed infatti era stata lei a raggiungerlo sull’isola di Muten e praticamente a costringerlo a portarla a fare un giro. Del resto 18 era una donna a cui lo spirito di iniziativa non era mai mancato. Comunque ciò non importava molto a Crilin. Tutto ciò che egli aveva desiderato da un anno a quella parte era di trascorrere del tempo con quella cyborg che gli aveva rapito il cuore, e l’inatteso realizzarsi del proprio sogno non poteva che farlo sentire realmente felice ed emozionato. Il terrestre, tuttavia, sapeva di non poter passare l’intero pomeriggio senza spiccicare parola, quindi, si diede un contegno e cercò di abbozzare una conversazione con una frase banale e di pretesto. “Bella giornata oggi eh?” disse il piccolo terrestre. C-18 sospirò “Si, è una bella giornata esattamente come lo era un quarto d’ora fa quando me lo hai fatto notare l’ultima volta…” disse la cyborg, la quale si rese conto una volta di più di come, nel rapportarsi con l’altro sesso, Crilin fosse un autentico disastro. “Ehm… già!” mormorò Crilin arrossendo, rendendosi conto di come non stesse riuscendo ad essere di compagnia alla cyborg come egli avrebbe desiderato essere. Dunque decise di farsi coraggio e di prendere l’iniziativa, onde evitare che la propria compagna morisse di noia. “Ti va se ti offro qualcosa da bere?” chiese dunque l’allievo di Muten. “Oh… credevo non me lo avresti mai proposto!” chiese C-18 con il classico tono ironico di chi sembrava considerare un miracolo che le si proponesse qualcosa di interessante. “Ti va se andiamo li?” chiese Crilin per poi avvicinarsi all’ingresso di un locale. Non appena Crilin le ebbe dato le spalle, essa sorrise dolcemente, intenerita. Se ella si stava comportando in maniera tanto sbrigativa, quasi severa, nei confronti di C-18 era solo per spronarlo e spingerlo finalmente a vincere le proprie insicurezze. Ciò tuttavia non toglieva che anche la cyborg era molto contenta di stare insieme a quell’uomo così dolce e premuroso.
“Sai…” commentò Crilin, sedendosi al tavolo assieme a C-18 “Non credevo che, essendo un cyborg tu mangiassi o bevessi!”. “Se magari abbassassi la voce ed evitassi di far sapere cosa io sia a tutto il locale, non la considererei una cattiva idea…” disse la cyborg con tono abbastanza stizzito. “Hai ragione, scusa… hehe!” rispose imbarazzato Crilin. “Comunque si… io tecnicamente non avrei bisogno mangiare o bere, ma al contempo ciò non toglie che farlo sia comunque un piacere! Dopotutto ho delle parti meccaniche all’interno del corpo, ma per il resto il mio organismo è quello di un essere umano!” sussurrò 18. “E sai fare la cacca?” chiese Crilin. Seguirono alcuni istanti di silenzio. “CRILIN! SEI UN IDIOTA! COME TI E’ SALTATO IN MENTE DI CHIEDERLE UNA COSA TANTO STUPIDA?!!” pensò tra se e se Crilin, ritraendosi per l’imbarazzo tanto che per poco non finì direttamente sotto il tavolo. C-18 sorrise, imbarazzata per la goffaggine di Crilin, ma al contempo decisa a non fargli pesare quell’uscita infelice, anche perché, andava detto, era anche una cosa piuttosto buffa e divertente. “Naturalmente” rispose lei. L’allievo di Muten si sentì sollevato nel comprendere come 18 non si fosse arrabbiata, e al contempo la sua vista era stata allietata dal vederla, finalmente sorridere.
Una volta ordinato le proprie consumazioni, fu C-18 a riprendere il discorso, cercando di portare la conversazione su un piano maggiormente interessante. “Ti va di raccontarmi qualcosa di più sul tuo conto? Su di te non ho altro che dei semplici dati tecnici che il Dottor Gero ha inserito nella banca dati collegata al mio cervello… tuttavia mi piacerebbe che mi raccontassi qualcosa di un po’ meno legato all’aspetto combattivo! Insomma… raccontami quello che vuoi!” disse la cyborg invitando il terrestre a rilassarsi e mettersi a proprio agio.
Pian piano Crilin iniziò a sciogliersi, raccontando speditamente della propria vita. Non si poteva certo dire che l’esistenza del piccolo terrestre non fosse stata interessante e piena di avventure fantastiche. Gli raccontò della sua infanzia al tempio, del suo addestramento presso il maestro Muten, del suo primo torneo Tenkaichi. “Non ci posso credere… quel vecchio pervertito con cui vivi ha sconfitto Goku una volta?” chiese sorpresa C-18. “Hehehe… è vero, ormai il maestro Muten ha abbandonato completamente gli allenamenti! Si può dire che è andato in pensione! Tuttavia, non giudicarlo male! Sembra solo un vecchio pervertito, ma in realtà sa rivelarsi molto saggio, ed è un profondo conoscitore delle arti marziali! Se sono, assieme a Tenshinhan, il più forte essere umano della Terra, lo devo soprattutto ai suoi insegnamenti! Poi sono successe altre cose che mi hanno portato a crescere… è vero, ma alla base di tutto stanno gli insegnamenti del mio maestro!” spiegò Crilin, per poi continuare col proprio racconto, giungendo a raccontare di quando aveva cercato le sfere del drago assieme a Goku e Bulma, contendendole proprio al Red Ribbon, l’esercito per cui lavorava il Dottor Gero, il creatore di C-18. “Dunque anche tu hai avuto a che fare con il Red Ribbon! Sapevo che era stato Goku a distruggerlo, ma non credevo che anche tu ne fossi coinvolto… in ogni caso il fatto che tu abbia avuto delle cattive esperienze con quell’esercito non può che rendermi ancora più sorpresa del fatto che tu possa essere riuscito a non vedere in me una nemica!” commentò C-18. “Tu sei diversa da loro… quella era gente malvagia, proprio come il Dottor Gero… mentre ho capito subito che tu non sei una persona cattiva!” disse Crilin. La donna sussultò, colpita dalle parole del terrestre “Ti ringrazio molto… comunque non riporre troppa fiducia nella mia bontà d’animo… potresti rimanerne deluso…” spiegò 18. “In che senso?” chiese sorpreso Crilin. “Non ha importanza… potresti non saperlo mai, e penso sarebbe meglio così!” tagliò corto la cyborg. “Come preferisci… tuttavia spero che un giorno riporrai abbastanza fiducia in me da sentirti libera di parlarmene! Prima di allora, comunque, non ti farò pressioni di alcun genere!” rispose il piccolo terrestre. “Grazie!” sorrise C-18. “Ma non fermarti… continua a raccontare!” lo invitò lei. Crilin accettò di buon grado e le raccontò anche del secondo torneo Tenkaichi a cui aveva partecipato, sino a giungere al momento della propria morte. “Dunque tu sei morto una volta? E immagino ti abbiano resuscitato con le sfere del drago!” constatò C-18. “Esattamente! Beh… veramente sono morto due volte! La seconda volta è stata per mano di Freezer… un alieno malvagio e potentissimo, che Goku ha sconfitto trasformandosi in Super saiyan per la prima volta, in un impeto di rabbia!” spiegò Crilin. “E’ stata la tua morte a far diventare Goku un Super saiyan? Non lo avrei mai immaginato! Goku ti vuole molto bene a quanto pare!” disse la donna. “Eh si… se non ci fosse stato Goku in tutti questi anni non so proprio come avrei fatto! E adesso che lui è morto beh… se devo essere sincero sono un po’ angosciato dall’idea di non sapermela cavare! Hehehe!” ridacchiò Crilin. “Non devi!” affermò perentoriamente C-18 portando istintivamente la sua mano su quella del terrestre, appoggiata sul tavolo. Era stato un gesto istintivo e naturale, che fece sussultare Crilin. La stessa C-18 non poteva credere di averlo fatto realmente, e la ritrasse, imbarazzata. Seguirono alcuni istanti di silenzio… di imbarazzo, in cui nessuno dei due riusciva a trovare il coraggio di guardare l’altro negli occhi. Fu proprio quell’improvviso imbarazzo, che spinse la cyborg a volgere lo sguardo altrove, che le fece focalizzare l’attenzione sulla televisione del locale, che in quel momento stava trasmettendo il notiziario. E fu proprio un’immagine alla televisione che catalizzò l’attenzione di C-18, la quale sgranò gli occhi incredula, nel vedere la foto di un uomo, probabilmente colui di il giornalista stava parlando. “Non può essere…” pensò la donna, profondamente scossa e turbata. La foto ritraeva un uomo dai lunghi capelli bianchi. Non era vecchio, anzi, quindi non era un bianco figlio del passare del tempo… era proprio un’insolita e particolare chioma albina. Del resto le stranezze di quella persona non finivano li! Un’altra particolarità di quel misterioso figuro erano i suoi occhi dalle pupille rosse scarlatte, che gli davano un che di inquietante, malgrado nella foto avesse un’espressione rilassata e tranquilla. La sua carnagione era chiarissima, in contrasto con la camicia di colore nero che indossava. C-18 sembrò sconvolta nel vedere quella persona ritratta nella foto, al punto che le sembrò di aver visto un fantasma. In un certo senso il paragone calzava, in quanto non solo era convinta che quell’uomo fosse morto molti anni prima, ma egli incarnava anche gli spaventosi incubi che la donna era convinta facessero ormai parte di un passato lontano.
P.S: La battuta di Crilin sulla cacca non è farina del mio sacco ma è una citazione di un celeberrimo manga... tuttavia trovavo che ci stesse bene! :asd:
Naturalmente siamo in tanti ad aver capito chi sia l'albino.... Bel capitolo introduttivo. Forza Final, vogliamo il seguito. :)
Molto interessante!
Oddeu! Il primo appuntamento di Crili e C18! E lei se l'è andato a cercare!
...
Povarcc... ehm... che tenerezza! :lol:
Ma... ma Crili! Che cavolo di discorsi fai?! Oh santo cielo!
Ottimo episodio! Torovò però un paio di errori grammaticali!
Ora voglio proprio vedere com'è questa storia di Ghiller!
Ps. Ma anche no! :asd:Citazione:
P.S: La battuta di Crilin sulla cacca non è farina del mio sacco ma è una citazione di un celeberrimo manga... tuttavia trovavo che ci stesse bene!
Oh, meraviglioso il primo episodio dello special!!
Che carini! Il primo appuntamento di C18 e Crilin...beh, certo che lui poteva inventarsi altre scuse per parlare, pur essendo parecchio imbarazzato :asd:...ma è proprio questo che lo rende un tenerone! Però, quell'esilarante quesito sulla cacca non me lo sarei mai aspettata :lol:! Anzi C18 non se l'è presa affatto...è davvero diversa lei!
Uhm, ecco che qualcuno turba la pace e la serenità della cyborg...molto bene, sono curiosa di sapere come proseguirà la vicenda!!