Originariamente Scritto da
Marco ¬¬
Giocare alla juve, come anche nelle due milanesi, non è come giocare nelle altre squadre. Ci sono pressioni e responsabilità diverse, è tutto più difficile, ci vuole personalità maggiore.
La rosa che abbiamo anche secondo me è sufficiente per raggiungere il quarto posto, ma allenatore e giocatori vari non riescono a dare il meglio di loro come riuscirebbero a parma, lecce, genoa, tanto per fare dei nomi.
Se prendessimo gli stessi giocatori e li mettessimo a giocare in una squadra che non si chiama juve, ma in una che ha un qualsiasi altro nome (non milan o inter), probabilmente sarebbe nei dintorni del quarto posto, anche davanti alla lazio. Ma se giochi in una piazza così importante gli avversari ti affrontano in modo diverso, appena sbagli sei subito sotto i riflettori, qua ci si aspetta sempre la vittoria e sono sempre tutti a puntare il dito e criticare ben più che da altre parti. Finchè tutto va bene vai avanti bene, ma ai primi errori e alle prime difficoltà (infortunio di quagliarella, espulsioni, qualche passo falso contro squadre abbordabili), se non hai personalità, se non sai reagire, tutto inizia a crollare, qui fanno la differenza i giocatori e gli allenatori da grande squadra rispetto a quelli da provinciale. Amauri è un caso recente, alla juve non segna per un anno, va in una piccola che ha diverse pressioni, segna gol di tacco, in rovesciata, di testa...
In questo momento alla juve c'è mentalità da provinciale, forte coi forti e piccola con le piccole, e che non riesce a fare la differenza nei momenti importanti. Grandi contro l'inter, senza stimoli, superficiali e non in grado di fare la partita contro il lecce, incapaci di reagire dopo contro il bologna