GOTTA CATCH'EM ALL!
Il titolo del paragrafo può forse trarre in inganno: non si sta, infatti, trattando dell'ennesimo clone di Pikachu e soci... ma è indubbio che la cattura e l'allevamento di varie tipologie di mostri sia una delle idee più curiose e significative alla base del meccanismo di gioco dell'intero titolo. Ma andiamo con ordine: ambientato in un modo fantastico, l'ultimo lavoro Rare narra le gesta dell'intrepida principessa Kameo, costretta a peregrinare senza sosta fra le lande magiche della terra natia nel tentativo di opporsi agli ambiziosi piani del malefico Dark Troll King e salvare i sei Elemental Children
Kameo: Elements of Power si presenta con un'impronta di gioco essenzialmente RPG ma con decisi ammiccamenti all'avventura e all'ormai classico tema, soprattutto in terra orientale, dell'allevamento di creature, più o meno buffe, attraverso determinati processi evolutivi: all'inizio dell'avventura Kameo sarà infatti in grado di governare solo un modesto numero di creature, dalle dimensioni e dai poteri limitati, ma che risulteranno comunque indispensabili per impratichirsi con la singolare meccanica del gameplay. La strana principessa avrà essenzialmente due caratteristiche di base: quella di poter comandare a distanza i propri mostri oppure trasformarsi essa stessa in una delle sue creature, con la possibilità di ammirare il mondo attraverso i loro occhi nonché sfruttare le loro peculiari caratteristiche. Ogni essere, infatti, apparterà a uno dei quattro elementi e possedere, per esempio, un volatile dotato di buona capacità di volo potrebbe risultare indispensabile per accedere a zone altrimenti irraggiungibili da terra