Questo è un contrattacco riuscito. Non solo stenderemo il nemico con un solo colpo, ma entreremo anche temporaneamente in possesso della sua arma
La trama riprende svariati anni dopo gli accadimenti del capostipite. Shank ha vendicato la morte della sua fidanzata, si è liberato del suo mentore e ha cambiato vita. Ora è finalmente libero dal fardello che tanto gli era pesato, poteva tornare alle sue origini, al luogo che gli aveva dati i natali. Shank, infatti, non ha genitori e, assieme a tanti altri, è stato cresciuto in un orfanotrofio limitrofo ad una zona di guerra. Dopo tutto questo tempo, il conflitto si è evoluto e ha portato alla creazione di una resistenza locale, composta principalmente dai suoi fratellastri, in lotta contro il tirannico regime che cerca di appropriarsi del luogo. Shank cadrà proprio a fagiolo per aiutare la sua “famiglia” a liberarsi del malvagio dittatore.
L'alternanza di armi da mischia leggere, pesanti e armi da fuoco sarà ancora la base del combattimento, assieme ai lanci e alle prese. Le combinazioni possibili sono tante, ma ancora una volta non c'è modo di potenziare o acquistare nulla
La trama, ancora una volta, è raccontata attraverso stilosissimi intramezzi cartoon ricchi di adrenalina e di “gore”. Lo stile, in fin dei conti, è l'aspetto che nuovamente riesce a far risaltare un prodotto dal prezzo così contenuto. Il gameplay, invece, è rimasto in linea di massima lo stesso. Per chi non lo sapesse, Shank è un violentissimo picchiaduro a scorrimento bidimensionale con qualche elemento platform sparso qua e là. Si viaggia da un punto A ad un punto B liberandosi della vagonata di nemici che il boss di turno (come sempre in attesa alla fine di ogni livello) ci sguinzaglierà contro, e si assiste al nuovo filmato. Il concept è semplice, ma bene o male funziona. E, soprattutto, questa volta tende meno ad annoiare.
Neanche Shank 2, come il predecessore, riesce a rinnovarsi granchè - mondo dopo mondo - ma il tutto è stato reso più accattivante dall'introduzione di un paio di novità. Il contrattacco, ad esempio. Premendo l'apposito tasto quando un avversario è in procinto di attaccare, potremo rigirargli il colpo con una “counter” sadica come non mai. In più, a volte potrà capitarci di incrociare vari pulsanti utili ad interagire con lo sfondo, così da fare danni extra a chiunque sia nei paraggi (l'attivazione di una determinata trappola, per fare un esempio). Il gameplay di contorno già consolidato fa il resto. Le battaglie con alternanza di armi bianche e da fuoco funzionano ancora alla grande: sono fluide e soddisfacenti come in passato, e concedono tantissimo alla fantasia del giocatore. Da non dimenticare la nuovissima possibilità di raccogliere da terra le armi dei nemici, che andranno ad unirsi al nostro equipaggiamento per un tempo limitato.
L'avventura in singolo, in definitiva, dura ancora poco. Prevedibile, visto il prezzo budget a cui Shank 2 viene venduto. In un pomeriggio sarà possibilissimo arrivare ai titoli di coda, ma fortunatamente una vagonata di extra convinceranno chiunque a non abbandonarlo dopo poco. Parliamo di medagliette, di difficilissimi Trofei e di modalità cooperative da affrontare online o dalla stessa console. La modalità Orda, in questo senso, è una delle novità più interessanti. Per il resto, ci ritroviamo di nuovo di fronte ad un gioco che fa del proprio comparto audio-visivo il suo cavallo di battaglia. L'arte 2D è come sempre epocale, e le canzoni di sottofondo aiutano a ricreare un contesto da film di guerra assolutamente da non sottovalutare.
Come si può vedere dalle immagini, i disegni in 2D danno ancora del filo da torcere anche alle produzioni più grandi
Voto: 8