KOMKOLZGRAD III : FUGA DAL REGIME
Nonostante Kate rimanga sinceramente affascinata dall'esibizione di Helena, quel matto di Borodine non ha nessuna intenzione di mantenere i patti stipulati e rinchiude la vecchia diva e l'automa (con le mani di Oscar) dentro una gabbia.
Raggiungete la gabbia (img 93) ed esaminate il lucchetto su cui userete le tenaglie che vi portate appresso sin dal capitolo 4, dopodichι esaminate l'automa-pianista (img 94) e usate l'altrettanto vecchio cacciavite sulle mani.
Img 93 Lucchetto della gabbia da esaminare, contrassegnato dalla X
Img 94 L'automa-organista: X) dove usare il cacciavite
Raggiungete Helena all'ingresso: automaticamente lei uscirΰ, ma compariranno delle sbarre a bloccare Kate, che le passerΰ le mani di Oscar. Andate all'ascensore e scendete in miniera. Percorrete la miniera verso l'altro ascensore (non preoccupatevi dell'esplosione che sentirete: θ solo quel pazzo di Borodine che ha fatto saltare l'ascensore con cui siete scesi...) e usate la leva per chiamarlo: questo arriverΰ farcito di dinamite, costringendo Kate a scappare automaticamente.
Dopo l'esplosione tornate all'altezza dello sbocco di aerazione (img 95) ed usatelo: giunti fuori esaminate le casse aperte (img 96) e prendete la dinamite. Raggiungete Oscar alla locomotiva e parlateci: per una volta il petulante macchinista acconsentirΰ a far partire il treno senza biglietto. Entrate pertanto nel treno, ma l'automa gigante all'esterno si muoverΰ per bloccarci la strada con delle sbarre tra le gambe. Tornate a parlare con Oscar, poi raggiungete la gamba dell'automa gigante (img 97) e usatevi la dinamite: in un tripudio di micette riuscirete finalmente a scappare da Komkolzgrad e a raggiungere con tutto il treno la pacifica stazione di Aralbad.
Img 95 La via di fuga dalla miniere, segnalata dalla X
Img 96 Fuori dalle miniere: X) cassa aperta contenente la dinamite
Img 97 L'automa gigante con le gambe sbarrate: X) dove usare la dinamite
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