Tiscali

Recensione XIII

Andrea Cani Di Andrea Cani(2 gennaio 2004)
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Il gioco UbiSoft non si riduce quasi mai ad una sparatoria forsennata all'ultimo colpo. Il procedere per i vari livelli necessita di una tecnica attenta ed ovattata, e spesso passare inosservati è la scelta auspicabile se non l'unica possibile. Tramortire una guardia con un colpo ben assestato di posacenere è una delle possibilità offerte dal gioco, così come prendere momentaneamente un ostaggio per superare “indisturbati” sezioni altrimenti impervie. Oltre all'armamentario classico composto da coltelli, pistole, fucili, mitra, bazooka e via dicendo, XIII potrà contare sugli oggetti che troverà strada facendo come sedie, bottiglie e così via, e sua una serie di accessori atti a semplificargli la vita, come per esempio il rampino per raggiungere zone altrimenti inaccessibili. C'è comunque un difetto evidente che intacca in parte l'esperienza di gioco, ed è riscontrabile in un'intelligenza artificiale dei nemici non sempre al top. Capita sovente di non venire scoperti quando si dovrebbe (poco male), e capita pure che una guardia giurata colta da raptus omicida colpisca a morte la segretaria che stavamo tenendo come ostaggio (male). Problemi non insormontabili, comunque, ma che costringono il giocatore a ripetere alcuni passaggi diverse volte, rendendo l'esperienza di gioco leggermente frustrante in alcune particolari sezioni. D'altro canto il livello di difficoltà risulta essere ben calibrato così come il sistema di controllo. Il joypad della console di casa Nintendo si adatta bene, i tasti principali sono ben disposti e facilmente accessibili, e non manca per i più esigenti l'opportunità di riconfigurare i tasti ad hoc. I più pignoli potranno facilmente appurare che il sistema di mira con il joystick analogico non è dei più precisi, anche se, a difesa del titolo UbiSoft, c'è da dire che il gap viene mitigato in maniera adeguata grazie al sistema di mira semi-automatico.
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L'impostazione grafica si basa principalmente sulla tecnica del “Cel Shading”, già vista recentemente nell'ultimo episodio di Zelda, per citare l'esempio più famoso. E l'origine fumettistica non poteva trovare adattamento videoludico migliore dal punto di vista visivo. Il motore grafico si comporta in maniera eccellente in ogni situazione, restituendo su schermo una fluidità ottimale anche nelle situazioni più concitate. Il particolare stile adottato per la realizzazione delle locazioni e dei personaggi, comunque non costituiti da un numero elevatissimo di poligoni, ben si adatta ad un genere, quello degli fps, che sembrava non avesse più nulla di nuovo da dire. Molto buona risulta pure essere la realizzazione sonora, a partire dal parlato completamente doppiato in italiano, per passare dalle ottime musiche di chiara provenienza spionistica, per arrivare, infine, alla realizzazione degli effetti sonori (anche se chiaramente relegati in secondo piano dai suoni onomatopeici di cui è costellato il gioco). In definitiva, XIII risulta essere un titolo piacevole che accompagna il giocatore per tutta la durata dell'avventura con una storia magistralmente narrata. Non mancano i difetti, come raccontato nel corso di questa recensione, ma ciò non potrà impedire al titolo UbiSoft di ottenere (meritatamente) la sua schiera di estimatori.
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XIII è un titolo piacevole, a tratti avvincente, che accompagna il giocatore per tutta la durata dell'avventura con una storia narrata in maniera originale e traboccante di stile. I difetti riscontrati in sede di recensione non impediscono al titolo UbiSoft di brillare di luce propria. Dietro alla pur ottima apparenza (la realizzazione grafica in Cel Shading) c'è tanta sostanza pronta ad essere assaporata dal giocatore più esigente così come dal giocatore occasionale.
voto grafica8
voto sonoro8
voto gameplay8
voto durata8
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