Il gioco si sviluppa attraverso una serie di missioni di difficoltà crescente (scusate la leggerissima ovvietà, ma mi piaceva la frase) che vi porteranno da una parte all'altra di Union City, nel tentativo di ridurre il tasso di criminalità stile zona di guerra e, nel contempo, di investigare sulle connessioni tra l'emergente banda dei Wildcats e un misteriosissimo individuo di nome Bane
Lo schema di gioco scelto dai Mucky Foot per il loro gioco è piuttosto classico: attraverso l'ormai arcinota visuale "alla Tomb Raider" (per l'occasione allontanata un pochino dal personaggio e spostata leggermente verso l'alto), potrete tenere sott'occhio i vostri dintorni - ferma restando la possibilità di utilizzare la visuale in prima persona quando se ne presenti la necessità -, poi avrete un tasto per saltare (che in modalità combattimento viene utilizzato per i calci volanti e varie combo), uno per scattare/camminare a carponi/parlare/azionare oggetti/ammanettare/perqusire e così via (alla faccia della multifunzionalità) e un altro per combattere. Tutto piuttosto comodo e nella norma, a quanto parrebbe, peccato solo che questa bella robina venga rovinata da un'eccessiva sensibilità dei tasti direzionali (per quanto riguarda l'analogico non voglio neppure pronunciarmi, provatelo pure a rischio e pericolo dei vostri nervi) che spesso e volentieri renderà difficoltosa l'esecuzione di particolari azioni, per esempio centrare una scala o un cavo a cui aggrapparsi al primo tentativo, un vero e proprio evento in Urban Chaos