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Recensione Turok 2: Seeds of Evil

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (18 febbraio 2000)
Il genere degli sparatutto in soggettiva è venuto alla ribalta grazie a  (inutile negarlo)  DOOM, titolo culto per PC apparso per la prima volta in versione shareware verso fine '93 (ammazza 'so vecchio!) e successivamente scaricato ed apprezzato da milioni di utenti nonché imitato da milioni di altre software house su più o meno tutte le piattaforme, senza comunque insidiare il trono della ID SOFTWARE nella categoria che essa stessa  ha creato  (WOLFSTEIN 3D, ricordate?)
Turok 2: Seeds of Evil - Immagine 1
Il lanciafiamme, una delle armi più belle mai viste in uno sparatutto
Questo cosa c'entra con Turok2? C'entra c'entra, è a loro che dobbiamo la nascita di questo genere di giochi e sopratutto il loro evolversi da arcade in finto 3d a vere e proprie epopee tridimensionali, in cui il giocatore viene immerso in mondi virtuali dall'aspetto allo stesso tempo surreale e realistico: surreale per le ambientazioni e le tematiche ma realistico per l'attinenza alle leggi fisiche e per le sensazioni che questo tipo di giochi sa ricreare. Turok2 fa parte neanche a dirlo dell' ultima generazione di FPS(first-person-shooter) con missioni suddivise in obbiettivi da portare a termine e livelli percorribili in qualunque direzione dal giocatore, oltre che avversari (ma su questo tornerò in seguito) dotati di una certa intelligenza artificiale. L'ambientazione dell'ultimo titolo dell'Iguana Entertaintment è tratta dal fumetto originale di Turok e vede quest' ultimo frapposto al Primagen, un essere alieno che il precedente "figlio della pietra" (il Turok del seguito è infatti un'altra persona) ha involontariamente risvegliato alla fine del primo capitolo: tale creatura giace in qualche parte nascosta delle terre perdute e viene tenuta sotto controllo da alcuni totem che ne trattengono il potere - starà quindi a Turok assicurarsi che gli eserciti del bestio non distruggano gli unici strumenti in grado di contenerne l'incredibile potere. Questa a grandi linee la trama, infatti durante la ricerca di tali totem si dovranno portare a termine diversi compiti: si va dal liberare prigionieri fino al distruggere riserve di munizioni, compiti illustrati in modo piuttosto sintetico da Adon, la sacerdotessa che convoca Turok all'inizio del gioco
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