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Recensione Toy Story 2

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (28 febbraio 2000)
TO INFINITY AND BEYOND
La libertà concessa al protagonista è sicuramente un punto a favore di Toy Story 2, dato che raramente si sono visti su PlayStation livelli dal design così ricco e dall'estensione così grande. Solo il primo livello, la casa di TIMMY, offre diversi ambienti completamente esplorabili dal giocatore, che vanno dalla cucina, al salotto fino al garage e alla soffitta. Inoltre, la prospettiva utilizzata rende perfettamente l'idea delle ridotte dimensioni dei giocattoli rispetto al resto dell'ambiente circostante, aiutando di molto l'immedesimazione del giocatore
Toy Story 2 - Immagine 2
La modalità cecchino. Da qui è impossibie mancarlo...
Questa caratteristica è resa grazie ad un motore grafico che riesce ad offrire un'ottima distanza visiva (relativamente ai limiti della console) sia negli spazi aperti che in quelli chiusi, senza fare ricorso agli odiosi effetti di fogging. I problemi nell'engine sono comunque presenti, nella forma di un pop up pronunciato che fa apparire i nemici un po' troppo in ritardo rispetto al resto dell'ambiente. Ad ogni modo, il comparto grafico del gioco è piuttosto solido, con un ottimo uso di effetti speciali quali il lens flare e una fluidità garantita in (quasi) ogni situazione di gioco. Il lato sonoro è rappresentato da motivi che riprendono lo stile delle musiche del film, risultando orecchiabili e in linea con il resto del gioco, anche se forse un tantino ripetitivi
Le parti meno convincenti di Toy Story 2 risiedono in due degli aspetti chiave di ogni platform 3D: i controlli e la telecamera. E' vero che nessun titolo del genere può dirsi completamente libero da questi due difetti (nemmeno l'indiscusso capolavoro di Myamoto), ma è anche vero che nel caso del gioco Disney la loro entità rappresenta un fastidio non indifferente per il giocatore. La telecamera fatica a tenere il passo dei movimenti di Buzz, finendo spesso e volentieri incastrata dietro qualche oggetto del fondale. La scelta tra telecamera attiva e passiva non aiuta più di tanto, dato che è lo stesso motore grafico a non tener conto dell'inquadratura. Per quanto riguarda i controlli, va segnalato il ritardo clamoroso nella risposta ai comandi, che provoca numerosi fastidi durante i salti di precisione o le situazioni più frenetiche.
12
Tirando le somme, l'ultimo titolo dei Travellers Tales presenta un equilibrio difetti/pregi che lo mantiene ben al di sotto dell'eccellenza, lasciandolo a "convivere" con il resto della massa di platform 3D per PlayStation. L'ottimo motore grafico e lo schema di gioco immediato sono due aspetti di rilievo del titolo Disney, che vanno però accostati a due mancanze non sottovalutabili quali la pessima gestione delle inquadrature e i controlli lenti e poco precisi. Quello che ne esce è così un titolo buono ma che non eguaglia l'altissima qualità del lungometraggio a cui si ispira, e che rimane ben lontano dalle vette raggiunte da giochi come Ape Escape e Spyro 2.
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