Questo in sintesi l'incipit di Tom Clancy's H.A.W.X., il primo simulatore di volo moderno made in Ubisoft basato sull'ennesimo futuro fantapolitico teorizzato dallo stesso autore di Ghost Recon, EndWar e Splinter Cell, Tom Clancy.
Sviluppato dagli stessi autori di Blazing Angels, Tom Clancy's H.A.W.X.si affida ad un impianto di gioco piuttosto lineare, incentrato sulle vicissitudini del maggiore Creenshaw e della relativa squadriglia, impegnata dapprima nella difesa di obbiettivi sensibili per conto dell'Artemis e successivamente nella salvaguardia degli interessi dello stesso paese che ne comandò lo scioglimento pochi mesi prima. L'interessante background narrativo cadenzato tramite l'uso di filmati di intermezzo piuttosto azzeccati, ha il merito di svolgere alla perfezione il compito di collagene fra le diciannove missioni facenti parte la modalità Campagna, che a sorpresa potranno essere svolte piuttosto semplicemente sia in singolo che in multiplayer “sostituendo” i propri compagni d'ala con piloti in carne ed ossa reperibili via Xbox Live.
Superata la fase di briefing pre missione (dalla tipica difesa di un obbiettivo sensibile alla distruzione di un avamposto nemici passando per l'impegnativa opera di appoggio logistico all'Air Force One presidenziale), e selezionato il velivolo fra una rosa di oltre 50 modelli comprendente alcuni fra i migliori caccia degli ultimi trent'anni (dal vecchio ma sempre valido Mig 21 fino all'ultramoderno F-117Nighthawk), Tom Clancy's H.A.W.X. ha il merito di evitare i fronzoli tipici dei simulatori di volo più classici (leggasi anche assenza di fase di decollo ed atterraggio, limitazioni nel numero di munizioni disponibili), badando piuttosto a catapultare velocemente il giocatore nel bel mezzo dell'azione.Nonostante alcune evidenti differenze strutturali quali velocità, manovrabilità e resistenza ai colpi, ciascun velivolo risponde ovviamente al medesimo set di comandi. I movimenti principali dell'aereo sono gestiti dalla levetta analogica di sinistra, mentre i grilletti ed i bumper dorsali si occupano rispettivamente del controllo della manetta e delle imbardate laterali. Al D-Pad (controllo a crocetta) è invece affidato il compito di gestire sia l'atteggiamento dei propri compagni d'ala (è possibile impartirgli sia ordini di difesa che di attacco), che lo “switch” fra l'arma primaria e quella secondaria, mentre ai restanti pulsanti di azione è deputato infine il compito di gestire l'attivazione delle armi (principale e mitragliatrice), la selezione del bersaglio, il cambio di inquadratura (purchè l'ERS sia attivo), il lancio dei flare (falsi bersagli) ed il sistema di visualizzazione della mappa.
Assodato che alcune “attività” restano gioco forza legate per loro stessa natura all'uso più o meno esclusivo del Pad, relativamente al sistema di controllo è doveroso segnalare la presenza di un sistema di comandi vocali -via headset- del tutto simile a quello già visto in Endwar che, previa la contemporanea pressione dei due bumper, potrà essere utilizzata per “semplificare” alcune delle azioni effettuabili nel corso del gioco. Sebbene dal punto di vista prettamente teorico la trovata meriti senz'ombra di dubbio una menzione d'onore, all'atto pratico l'uso massivo di tale opzione può rivelarsi meno redditizia del previsto, specie considerando la tendenza del sistema nell'alternare cose buone (ottima per esempio la reattività al comando “arma” per lo switch dell'arma primaria) a passaggi a vuoto ed interpretazioni estemporanee piuttosto preoccupanti.
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