Parliamo ovviamente di Band of Thieves. Già dal sequel, la strada che Sly avrebbe intrapreso in futuro sarebbe stata chiarissima. È cambiato quasi tutto dal capostipite e, a nostro parere, in meglio. Il trio, che ora doveva vedersela nuovamente con una minaccia dal passato, aveva abbracciato la sua vera natura: quella di malefiche canaglie. Già il prologo, ambientato in un museo del Cairo, parlava abbastanza chiaro. Infiltrarsi nelle stanze piene di allarmi e sgusciare dietro ai custodi armati sembrava una missione impossibile per chiunque. Per chiunque, ma non per Sly, che ora fa parte di un gruppo compatto come non mai.
Sly 3 migliora il predecessore sul fattore varietà. Tanti i personaggi disponibili, ognuno con abilità uniche.
Il lavoro di rimasterizzazione è egregio. Non si direbbe che stiamo giocando a roba di inizio vita PS2.
Honour Among Thieves, tassello finale della produzione, è in un certo senso il capitolo più oscuro della serie. E non parliamo certo delle ambientazioni, sempre ispiratissime e (per la prima volta) luminose, ma della trama vera e propria. Mai come ora si scaverà a fondo nel cuore dei personaggi, nella loro fedeltà verso gli amici, nel criptico passato della famiglia dei Cooper. Nonostante la base rimanga la stessa, con incarichi a sé stante immersi in aree aperte, la principale innovazione stava in una maggiore varietà. Considerate che il numero dei componenti della banda lievita esponenzialmente: rimarrete sicuramente stregati dai compiti tutti diversi tra loro. Si passerà dalla guida di macchinine telecomandate a quella di veri e propri aerei da battaglia, da gare ad insulti in stile Monkey Island a contest di canto, dalla scalata di “mostri” giganti a sezioni subacquee. Non c'è mai modo di annoiarsi e, nonostante il gioco duri un pelo in meno rispetto al secondo, si avrà sempre un motivo per restare incollati alla TV fino all'inatteso finale.
Sebbene parliamo di una saga vecchia praticamente un decennio, il cambio generazionale non l'ha per nulla affossata. Il lavoro svolto nella rimasterizzazione è epocale: qualche texture slavata non nega a Sly una certa magnificenza grafica anche nel nuovo millennio. Fluida, piena di stile e ancora bella da vedere, la Sly Trilogy riesce ad appagare visivamente anche chi si avvicina alla saga per la prima volta. Tra le altre aggiunte, segnaliamo il supporto al Move, con tanto di minigiochi esclusivi annessi per divertirsi in compagnia.
12
8,5
Se al loro tempo ve li siete lasciati scappare, ora avrete il modo di espiare i vostri peccati. Ad un prezzo contenuto avrete tutti e tre i capitoli, un riadattamento HD con i fiocchi e contenuti esclusivi per il sensore di movimento, in un solo disco! L'unico difetto è appunto la sua vecchiaia. È indubbio che il passare degli anni rendano Sly superato su tanti aspetti, ma è davvero roba di poco conto se paragonato al grande carisma che il personaggio sprizza ancora tutt'oggi. Godetevela tutta d'un fiato, perché nei titoli di coda c'è una chicca segreta che non mancherà di farvi sognare un altro po'!



