Tiscali

Recensione Ski Park Manager

Simone ZannottiDi Simone Zannotti (30 marzo 2002)
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Altro aspetto fondamentale riguarda l'assunzione del personale necessario al mantenimento della stazione, il quale andrà indirizzato alle relative strutture (manutanzione degli impianti, soccorso dei feriti, ecc.) e “formato” professionalmente all'occorrenza. Anche la ricerca è essenziale per migliorare qualitativamente la stazione: a questo scopo è necessario costruire un'apposita struttura e destinare un certo quantitativo di fondi al tipo di ricerca che si desidera effettuare. Per esempio, all'inizio del gioco saranno disponibili chalet fino a 16 posti per alloggiare i visitatori, ma non alberghi, i quali necessiteranno di un po' di tempo (e soldi) da investire appunto nella ricerca.
Importantissime risultano infine le classiche schermate con grafici e tabelle per tenere sempre sotto controllo la situazione generale della propria stazione, dall'andamento delle entrate-uscite alla soddisfazione generale della gente. Per conoscere lo “stato d'animo” di una persona è comunque sufficiente cliccarci sopra il pulsante del mouse, e vedere in questo modo quali sono i suoi desideri e quali invece gli aspetti di cui è soddisfatto.
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COMMENTO
Ski Park Manager è un manageriale che, se solo fosse stato curato maggiormente dai suoi sviluppatori, avrebbe sicuramente saputo conquistare i favori della grande massa, oltrechè quelli degli stretti appassionati di questo tipo di giochi. Per carità, non è un brutto gioco e qualche partita la si fa volentieri, ma la sostanza è un po' troppo poca per riuscire a tenere incollati a lungo davanti al monitor. L'impatto iniziale farebbe storcere il naso anche ai più nostalgici amanti dei manageriali “vecchio stile” (quelli per intenderci che ancora oggi non disdegnano una partitina a Theme Park): risoluzione fissa 800 x 600, grafica scarna e totalmente bidimensionale (il che non sarebbe un problema, se solo fosse stata disegnata come si deve), effetti sonori patetici, assenza di musiche o stacchetti vari e, dulcis in fundo, un'interfaccia di gioco alle volte macchinosa e, soprattutto, largamente imprecisa; il piazzamento delle strutture e la modificazione del paesaggio non avvengono infatti in modo rapido e “naturale” ma richiedono un bel po' di clic e contro clic (dovuti al fatto che non sempre il primo viene riconosciuto dal gioco) e tanta, tanta pazienza. In parecchie circostanze mi sono ritrovato a maledire i programmatori mentre cercavo disperatamente di piazzare le mie costruzioni esattamente dove le volevo posizionare: frustrante.
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Altro problema è la rotazione del paesaggio: quando infatti si prova a ruotare la visuale, essa non ruota attorno all'elemento presente al centro dello schermo ma segue delle leggi tutte sue per cui si perde l'orientamento e si è costretti a zoomare indietro il tanto che basta per ritrovare il punto di riferimento. Scocciante. Ancora: non si può velocizzare, rallentare o fermare il tempo e i messaggi relativi agli avvenimenti principali scorrono via senza alcun avviso e senza un'ora o una data di riferimento, per cui non si può sapere quanto tempo è passato dall'avvenimento “x”. Per finire, la gestione del personale è alquanto confusionaria (tanto che ancora adesso non ho ben capito come funzioni esattamente) e, quel che è peggio, il manuale non viene in aiuto, limitandosi a dare alcune indicazioni di massima senza scendere, come dovrebbe, nei dettagli.
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