Ma tocchiamo il tasto dolente evidenziando l'unico vero neo del gioco, ovvero la longevità, non troppo elevata. Anche la possibilità di settare difficoltà di combattimenti ed enigmi non ci farà tornare sui nostri passi per rigiocare questo titolo, visto che comunque le cose non cambiano poi tanto. A conti fatti Silent Hill 3 è qualcosa in più di un semplice survival horror: è un viaggio verso le maggiori paure più recondite dell'animo umane, quelle paure che attanagliano il subconscio. Un viaggio per cui vale davvero la pena di partire.
7,5
Chiariamo subito una cosa: Silent Hill 3 è davvero un bel gioco. La nuova produzione Konami gode infatti di una grafica davvero azzeccata e d'atmosfera e di un sonoro particolarmente coinvolgente. Nulla a cui gli amanti della serie non fossero già abituati, certo, ma il passo in avanti in termini di qualità è stato fatto. Le ambientazioni poi, capaci di infondere nel giocatore angoscia, paura e un devastante senso di solitudine anche stavolta sono davvero fantastiche e d'atmosfera. E se è vero che a differenza di Resident Evil questa serie punta a un terrore più “intimo”, è anche vero che le sezioni d'azione sono notevolmente aumentate. Purtroppo le innovazioni rispetto ai capitoli precedenti si contano sulle dita di una mano monca, ma le ragioni per cui tornare ancora una volta alla nebbiosa cittadina di Silent Hill ci sono, e sono davvero valide. Inoltre il gioco mantiene una curva di interesse costantemente elevata e che ci terrà incollati al televisore fino al termine dell'avventura, grazie a trovate di grande effetto ed una trama avvincente. Peccato solo per la longevità, in quanto la durata complessiva è davvero esigua.



