Chi non conosce Red Alert? Il gioco della Westwood uscito nell'ormai lontano 1996 ottenne un vastissimo successo di critica e di pubblico consacrando i suoi sviluppatori come i guru degli strategici in tempo reale. Red Alert 2 rappresenta il seguito naturale delle vicende narrate nell'originale.
Dopo il fallimento dell'invasione Sovietica dell'Europa, gli Alleati posero alla guida del nuovo Impero Sovietico Alexi Romanov, un politico filo-occidentale.
Una base alleata: si notano il Construction Yard (in fondo), il Radar (sulla destra) ed la Caserma (in primo piano sulla sinistra).
Molti anni dopo la sua salita al potere Romanov gettò la maschera e lanciò le sue armate contro gli Stati Uniti d'America: l'invasione colse gli Alleati di sorpresa colpendo gli Stati Uniti nelle sue città simbolo e stringendole in una tenaglia. Le forze navali furono attaccate da calamari giganti e i civili furono colpiti dalle nuove tecnologie per il controllo mentale e disertarono andando a rinforzare le armate Sovietiche.
Ma anche il Presidente degli Stati Uniti non era stato con le mani in mano, aggiornando i propri congegni per il controllo del tempo e delle forze della natura, e le truppe americani si preparano per difendere i loro compatrioti: i Sovietici hanno a loro vantaggio il fattore sorpresa, ma chi vincerà la battaglia finale?
Un buon numero di unità di fanteria può distruggere un carro armato, se non si fanno schiacciare prima...
Come in tutti gli strategici in tempo reale, anche in Red Alert 2 è presente la fog of war che copre le zone della mappa non esplorate.
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