Recensione Prototype 2

Scatole nere, covi degli infetti e azioni sul campo sono poco più che un pretesto per esplorare la mappa, si ripetono sempre uguali e durano una manciata di minuti. In un contesto simile, sviluppare l'una piuttosto che l'altra abilità per differenziare lo stile di gioco perde purtroppo di significato ed interesse. Il sistema di combattimento è più razionale ed intuitivo rispetto al passato. La pressione del bumper sinistro richiama la ruota dei poteri, ed è semplice assegnarne uno al tasto X ed un altro al tasto Y. Il team di sviluppo ha cancellato decine di combinazioni optando per un sistema dinamico, che varia le mosse a seconda dell'accoppiata selezionata e della pressione più o meno prolungata dei tasti di attacco.È quindi possibile elaborare tattiche abbinando alla lama, efficace nel corpo a corpo, i tentacoli, utili sulla lunga distanza, oppure la frusta, che permette di abbattere avversari a bordo di velivoli. A è il tasto deputato alla schivata, B quello all'assorbimento, mentre il grilletto destro richiama lo scudo. È inoltre possibile usare le armi abbandonate dai soldati sul campo di battaglia, prendere il controllo dei veicoli Blackwatch, privarli delle armi pesanti oppure distruggerli con un solo, devastante colpo speciale.

Gli avversari su cui scatenarsi sono però troppo pochi e troppo simili tra loro per scongiurare il button mashing, che ha comunque il merito di nascondere un sistema di puntamento poco preciso. La telecamera ogni tanto si perde e non è semplice capire chi sta picchiando chi, o cosa. Sotto il profilo tecnico Prototype 2 è sensibilmente migliorato. Il motore grafico, pensato per renderizzare decine di personaggi contemporaneamente, resta avaro di poligoni, ma dettaglio e texture mostrano una qualità maggiore. Profondità di campo, alternanza giorno notte ed eventi atmosferici funzionano bene, ed il frame rate è basso, ma solido.

Le animazioni del protagonista sono varie e fluide, belle quanto difficili da notare in mezzo ai litri di sangue che imbrattano costantemente lo schermo. Il sonoro è gradevole ed il doppiaggio nella nostra lingua curato, anche se non tutte le accoppiate personaggio doppiatore sembrano azzeccate. La longevità non fa gridare al miracolo. Sono sufficienti una decina di ore per raggiungere preparati lo scontro finale, tre o quattro in più per sbloccare tutto lo sbloccabile. Per la verità, i contenuti aggiuntivi promessi con la Radnet Edition, poteri e mutazioni bonus ottenibili partecipando ad eventi organizzati settimanalmente da Radical Entertainment, non sono ancora disponibili, ma difficilmente porteranno la durata del titolo sopra le venti ore di gioco complessive.