Certo, il motore di gioco, lo stesso di Baldur's Gate, purtroppo soffre di alcuni problemi: azione interrotta dai dialoghi, scrolling scattoso, scarsa interazione con il mondo circostante. Per molte scene dovremo utilizzare un po' di fantasia per capire bene ciò che accade... ed è proprio qui che entra in campo la grandezza di Torment. Durante ogni dialogo si è sommersi da un enorme numero di descrizioni: avremo sempre un'idea precisa dell'aspetto e dell'atteggiamento del nostro interlocutore, e spesso ci verrà descritta qualche azione che si svolge durante i dialoghi e che non viene rappresentata graficamente. Non di rado inoltre potremo durante i dialoghi effettuare delle azioni particolari, come ad esempio ispezionare una persona, o osservare un ladro che ci deruba per imparare la tecnica che usa! Se tutto ciò può sembrare una pezza per il motore del gioco (cosa che è senza dubbio vera almeno in parte), è anche vero che conferisce al gioco lo spessore di un romanzo e da un'incredibile sensazione di essere dentro ad un storia, non abbiamo ancora incontrato un motore grafico in grado di dare un'immagine altrettanto precisa di un personaggio
In aggiunta a tutto questo, Torment mantiene anche tutti i pregi che aveva Baldur's Gate. La gestione dei combattimenti in tempo reale con possibilità di mettere in pausa ricreerà dei combattimenti assolutamente realistici e che spesso necessitano di un approccio molto tattico per poterne uscire vincitori e senza troppi danni. Effetti speciali notevoli che qui sono addirittura strabilianti: gli incantesimi sono talmente spettacolari che a volte risultano perfino fastidiosi e non permettono di capire bene cosa sta accadendo: tutto questo rende perfettamente la sensazione di confusione che si genera in uno scontro di tali proporzioni. Importante è la presenza di numerosi PNG che si uniranno al gruppo, ognuno con la propria storia e il proprio carattere che influiranno realmente sull'andamento dell'avventura