La campagna di per sé è davvero appassionante: la storia del pugno di uomini in lotta contro un esercito intero (sa tanto di Davide contro Golia...) spinge ad andare avanti nel gioco ed è in grado di regalare momenti indimenticabili nella memoria di un videogiocatore, mentre le missioni offrono una grande libertà di azione, rafforzata dalla vastità degli scenari, e richiedono buone capacità strategico-pianificative consentendo di dimostrare tutta la propria bravura nel preparare gli attacchi e nel saper organizzare le difese. Approposito di gameplay, c'è da segnalare un problema: il programma alle volte si può “incantare” non riconoscendo che abbiamo raggiunto un certo obiettivo; è un'eventualità così fattibile da essere segnalata persino nel manuale: a me per fortuna è capitato una sola volta e sono riuscito in qualche modo a sbloccare la situazione senza dover ripetere la missione.
E' possibile utilizzare mitragliatrici pesanti per liberarsi rapidamente di un gran numero di nemici
Un compagno di avventura ha appena lasciato questa valle di lacrime: speriamo di non raggiungerlo tanto presto...
Discorso longevità: a parte la lunghezza della campagna, che è nella media, Resistance è veramente tosto! Sin dall'inizio ci si rende subito conto che non si tratta di un gioco per ragazzi(ni) e che occorre saper padroneggiare perfettamente l'originale Flashpoint per sperare di poter andare avanti oltre la seconda missione. Da questo punto di vista i programmatori hanno forse un po' esagerato: tonnellate di piombo nemico vi aspettano ad ogni incontro-scontro con i sovietici e il più delle volte i rinforzi arriveranno numerosi ad interrompere bruscamente la festa per un (momentaneo) successo in battaglia. Ma d'altra parte è logico che sia così: siamo o no una manciata di uomini contro un esercito ben organizzato?? E tuttavia, qualche momento “di respiro” in più non avrebbe certo guastato, soprattutto in considerazione dell'unico salvataggio disponibile a missione.
MOLTO PIU' CHE UN SEMPLICE VIDEOGIOCO
In Resistance la sfida è assicurata: non si tratta infatti di un “semplice” tactical shooter ma di un vero e proprio “simulatore di guerra” e una missione può durare anche un'ora o più, il tutto rigorosamente in tempo reale, con la morte malandrina sempre in agguato pronta ad accoglierci tra le sue braccia al minimo errore o distrazione. L'altra faccia della medaglia è che in Resistance non mancano le soddisfazioni: è difficile spiegare cosa si provi dopo essere riusciti a far saltare un tank nemico con l'ultima granata disponibile, dopo aver eliminato un infallibile cecchino appostato dentro un edificio, dopo aver compiuto una viaggio di fortuna con una macchina scassata e quasi senza benzina o magari dopo aver rubato un carro ai sovietici ed esserseli lasciati alle spalle appiedati ed infuriati.
Un carro USA in uno screenshot che trasuda realismo da tutti i pori. Notate solamente i segni dei cingoli sul terreno, please...
Gironzolando per Nogava ho scoperto questa chiesetta: non male il design (e finalmente anche le texture)