Come abbiamo accennato precedentemente la protagonista, come vuole il trend ormai imperante, è una donna, per la precisione, una donna poliziotto di un ipotetico futuro (che ovviamente essendo il gioco ispirato ai manga giapponesi non può che chiamarsi Konoko).
La giovane konoko non è un agente qualsiasi ma rappresenta la punta di diamante di un corpo speciale di polizia chiamato Tctf (Technology Crimes Task Force) dedita allo smantellamento del crimine organizzato.
Quello che vedete rivolto di spalle alla telecamera è il terribile Muro capo dell'organizzazione Syndacate.
Il gioco ha inizio durante le fasi d'allenamento, cui la giovane poliziotta sarà sottoposta per affrontare adeguatamente il delicato incarico.
Bisogna ammettere come tale sezione, in altri giochi superflua, sia in questo caso, indispensabile per comprendere e impratichirsi con gli innumerevoli comandi di gioco.
La sezione di training è suddivisa in diverse stanze, in ognuno di esse la voce della vostra istruttrice (che avrà un ruolo molto importante nello svolgersi della storia) v'inoltrerà nei meccanismi basilari di gioco.
S'inizia ovviamente, dai comandi più semplici come quelli dedicati per spostarsi nelle varie direzioni (è addirittura possibile spostarsi oltre che lateralmente anche in diagonale), per terminare con quelli più complessi come il combattimento a mani nude o con le armi.
In particolare nel combattimento corpo a corpo la nostra protagonista potrà sfoderare una serie di mosse degne dei più blasonati picchiaduro quali per esempio la serie Tekken.
Oltre a poter infierire sull'avversario attraverso combinazioni di calci e pugni, è possibile utilizzare prese per scaraventare a terra gli avversari e usufruire di combo (mosse speciali attivabili attraverso particolari sequenze dei testi) devastanti.