Questo è un classico puzzle game alla Tetris. Dall'alto cadranno un certo numero di molecole e starà a noi cercare di allineare i colori uguali per eliminare quante più file possibile. Vince l'ultimo sopravvissuto. E questo è quanto. Sette minigiochi di cui solo un paio riescono a sopravvivere per più di una partita.
I problemi di My Street non terminano nella sua struttura di base ma proseguono allegramente quando andiamo a vedere ciò che ha da offrire il gioco dal punto di vista tecnico. Graficamente siamo molto lontani dallo stato dell'arte. Nonostante la grafica offra uno stile da cartone animato, tutti gli elementi, compresi i personaggi, sono composti da pochi poligoni e animati in maniera approssimativa. Il quartiere nel quale ci muoveremo nel corso del gioco è limitato in quanto a dimensioni e non offre reali sbocchi di divertimento alternativi ai minigiochi stessi. Anche dal punto di vista audio non c'è nulla che faccia gridare al miracolo. Sono solo carini alcuni effetti sonori e nella norma le musiche. Il doppiaggio in italiano è presente ma le frasi ripetute all'infinito diventano presto un pretesto per abbassare il volume del televisore. La longevità ai minimi termini viene in parte risollevata dal multiplayer casalingo o online in alternativa, anche se avere al proprio fianco giocatori in carne ed ossa da sbeffeggiare in caso di vittoria è sicuramente più appagante (almeno per questa tipologia di giochi). In definitiva My Street ha veramente poco da offrire e quel poco è costellato da problemi più o meno gravi che affossano i pochi pregi.
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My Street non porta nulla di nuovo e nel contempo riesce a peggiorare ciò da cui attinge a piene mani. Non bastasse siamo probabilmente di fronte ad uno dei peggiori esponenti del genere. L'esiguo numero di minigiochi presenti, la realizzazione approssimativa di una buona parte degli stessi ed una implementazione tecnica al di sotto della sufficienza sono le pecche che impediscono a My Street di elevarsi dall'insufficienza.



