Siamo appena arrivati nella nuova città e ci troviamo in piene vacanze estive in attesa che le scuole riaprano. Inutile dire che il tempo libero abbonda e non mancheranno le occasioni per fare conoscenza con i bambini del vicinato. In questa modalità le giornate scorrono con un ciclo giorno/notte e starà a noi cercare di ottimizzare il tempo per fare quante più cose possibili nell'arco del giorno, finito il quale verremo chiamati a gran voce da nostra madre che intimerà il nostro rientro a casa per la nanna. Il controllo del personaggio è affidato completamente al joystick analogico sinistro mentre con quello destro potremo aggiustare la telecamera: purtroppo sarà necessario armeggiare con quest'ultimo in continuazione per porre rimedio ai problemi di inquadratura. Il tasto triangolo è adibito all'interazione con i vari elementi, mentre i tasti restanti vengono utilizzati esclusivamente durante i minigiochi.
La visuale durante il peregrinare nel quartiere è quella classica in terza persona con la telecamera posta alle spalle del protagonista. Nel vicinato potremo interagire con gli altri bambini, potremo entrare in negozio per spendere la nostra paghetta (le bilie saranno l'unico articolo immediatamente alla portata delle nostre finanze) e potremo giocare nel parco usando l'altalena, lo scivolo e via dicendo (attività abbastanza inutili a dire il vero). Ma è interagendo con gli altri bambini che verrà fuori la vera essenza di My Street: i minigiochi. E anticipando quelle che saranno le conclusioni finali possiamo dire fin da subito che è proprio nella sua essenza che My Street risulta essere alquanto povero. Povero sia per quanto riguarda il numero di giochi presenti, sia per quanto riguarda la qualità media degli stessi.
12