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Recensione MX vs ATV Untamed

Saltare da una cunetta all'altra, una filosofia di vita
Francesco RomagnoliDi Francesco Romagnoli (2 aprile 2008)
Diciamocelo, un videogame in cui vengono contrapposte le moto da cross ai quad non sembra una di quelle proposte in grado di richiamare l'attenzione delle masse. L' MX non è mai stata una disciplina famosa come lo sono la Formula Uno, il DTM, o il WRC, se vogliamo rimanere sullo “sterrato”. Eppure esiste la classica schiera di appassionati che segue questa disciplina, e si può ben dire che non sono pochi. Così come non sono poche le ragioni per impugnare il pad della 360 e gettarsi a capofitto tra i dossi vertiginosi di MX vs ATV Untamed.
 
Tante discipline per imbrattare gli schermi di fango
Di gioco “da cross” quindi si tratta.
Non ci sono però solamente le moto da cross o i così detti ATV. In quest'edizione infatti si sono fatti avanti anche una serie di mezzi a quattro ruote ben più pesanti ed imponenti dei quad.
Abbiamo infatti diversi tipi di autoveicoli come gli offroad buggy, sorta di dune buggy ma adatte ad una tipologia più generica di terreno, i sand rail, a loro volta simili agli offroad buggy ma più leggeri e dotati di cilindrate inferiori.
MX vs ATV Untamed - Immagine 1
La profondità visiva come si vede è appagante
MX vs ATV Untamed - Immagine 2
Nella gara a check-point si è guidati dalla freccia verso il prossimo traguardo
MX vs ATV Untamed - Immagine 3
Un trick qua e là, tanto per pavoneggiarsi
La categoria ORV sport invece è quella composta da una sorta di apecar a quattro ruote potenziati e resi in grado di affrontare ogni tipo di asperità, mentre i Trophy Truck sono una sorta di pick-up, assomiglianti a quelli che prendono parte alla Parigi Dakar.
Chiudono le fila le minimoto e gli impressionanti Monster Truck: quei mostri su ruota alte quanto un furgone, super molleggiati e protagonisti delle esibizioni pacchiane che si svolgono negli stadi americani.
Come a questo punto si sarà intuito, la varietà è pienamente supportata dalla varietà di mezzi utilizzabili, ma non solo.
Anche le gare sono piuttosto diversificate e prevedono discipline di stampo anche molto differenti tra loro.

Le più classiche ovviamente sono le gare di motocross e di quad (Supercross), in piste piene di salti e trampolini vertiginosi.
Si tratta sicuramente delle gare più esaltanti dell'intero gioco ed il gameplay è favolosamente bilanciato tra la competizione della gara e l'adrenalina provocata dai salti.
Saper lanciarsi sulle rampe naturali modellate sul fango alla giusta velocità onde atterrare sulla parte discendente della rampa più lontana possibile è un'arte che si perfeziona gara dopo gara, caduta dopo caduta.

Il modello fisico non è particolarmente simulativo, ma nemmeno lascivo. Il che significa che atterrare da una certa altezza in posizione sbagliata, o nel punto sbagliato porterà inevitabilmente all'essere scalciato dalla moto in modo anche piuttosto violento.
Così saper danzare da una collinetta all'altra diventa un esercizio quasi di stile, un po' come il pennellare le curve su di un circuito con la giusta traiettoria.
Ci sono poi le altre discipline che si suddividono in: National, Freestyle, Opencross, Supermoto, Endurocross, Waypoint e Minimoto.

Il National è molto simile al Supercross, solo che si svolgono in tracciati più aperti ed ampi e si tengono sotto condizioni climatiche mutabili.
Il Freestyle è invece quella disciplina che ci vede protagonisti all'interno di un'arena, tra rampe naturali ed artificiali, alla ricerca del punteggio più alto mediante acrobazie in volo (e non). I così detti “trick”, tanto per intenderci. A differenza di altri titoli simili del passato qui non sono previsti trick particolarmente astrusi o surreali. Niente tripli giri della morte, niente numeri da superman. La riteniamo una scelta giusta, più adatta ad un titolo dotato di una fisica discreta come questo.
Ciononostante troviamo si tratti della disciplina meno stimolante ed in parte più ostica di tutto il gioco.

Proseguendo troviamo l'Opencross e il Supermoto, discipline di gara pura, la prima dedicata alle offroad buggy, si svolge su ampi tracciati misti, una sorta di mini-rally con tanto di salti; il Supermoto invece è una disciplina che si volge per buona parte su piste di asfalto, o piste comunque piuttosto pianeggianti, più simili quindi alle gare su circuito.

Le gare “Waypoint”, come lo stesso nome suggerisce, sono gare in cui il tracciato non è strettamente delineato ma vengono indicati dei semplici check-point tra cui orientarsi. Ogni corridore può raggiungere la destinazione scegliendo il percorso che meglio gli aggrada. Questa è la disciplina che forse avvicina maggiormente Mx vs Atv allo stile di Motorstorm: possono infatti scendere in pista tutti i tipi di veicolo, ognuno con le sue peculiarità (agilità versus mole), e sinceramente il richiamo al titolo Sony sembra poco casuale.

L' Endurocross invece è una tipologia di gara che si svolge prettamente negli stadi, all'interno dei quali vengono costruiti tracciati costellati da ogni tipo di ostacolo: dalla serie di pietre dure, ai tronchi...insomma meno salti ma più equilibrio a terra.
Ci sono poi le Minimoto, che altro non sono che le gare Supercross solo affrontate con le minimoto.
Chiude questo escursus su tutte le tipologie di gara la modalità Free-Ride, che non è un semplice affrontare i tracciati cercando di migliorare le proprie prestazioni, bensì un'esplorare liberamente i vari ambienti di gioco scegliendo il mezzo e affrontando gli eventi proposti recandosi di persona nei punti di partenza. A questo hanno aggiunto una stuzzicante ricerca al tesoro: lungo ogni località sono state infatti disseminate varie medagli (di bronzo, argento ed oro) da raccogliere e collezionare.
MX vs ATV Untamed - Immagine 5
Le minimoto sono alquanto spassose da vedere e da guidare
MX vs ATV Untamed - Immagine 6
La schermata dei record per ogni categoria
MX vs ATV Untamed - Immagine 7
L'enduro è una delle discipline più dure del gioco
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