Occorre sottolineare come l'ansioso papà non sia particolarmente resistente alle ferite. In linea di massima, un paio di colpi subiti saranno più che abbastanza per andare a mangiare la cicoria dalla parte della radice ma, nel complesso, sfruttando opportunamente lo spazio dello zaino ed esplorando tutte le zone disponibili, si potrà più o meno facilmente trovare un medikit, del cibo o della preziosa acqua per rimpolpare la barra rossa della salute. Intendiamoci : il termine “esplorazione”, nel titolo Ubisoft, è condizionato dal fatto che, per quanto ampia possa essere l'area di gioco, ci sarà sempre una e una sola strada per giungere al prossimo “punto utile”. Se poi ci ostiniamo ad andare dove non dobbiamo - o meglio,dove non è previsto, incapperemo nei più classici dei muri invisibili, cosa che non si vedeva da tempo immemore. Nel mentre, però, del nostro peregrinare, sarà di quando in quando possibile scovare qualche angolo meno visibile dove, di norma,si verrà premiati con una lattina di soda, un medikit, un bonus per un altro tentativo (una vita!) o qualcosa d'affine.
Il mondo dove ci troviamo a vivere la nostra avventura è un luogo pericoloso, maligno, intriso della polvere e del sangue delle vittime della Catastrofe. I disperati che incroceremo sul nostro cammino vivono nella paura e nella solitudine, sfiorando di giorno in giorno il flebile confine fra la vita e la morte. Le loro reazioni al nostro avvicinarsi varieranno dall'ostilità aperta ad una violenta diffidenza, fino alle più accorate e penose richieste d'aiuto. Non sarà infrequente che il gioco ci porrà di fronte al dilemma di dover scegliere se sacrificare un prezioso medikit per salvare una vita o di sopraffare in astuzia e velocità una vecchietta per rubare le sue poche cose. Scelte morali che non influiranno sul dipanamento della trama ma che toccherrano alcune corde anche del più smaliziato dei giocatori. L'incontro con la piccola Mei, somigliante alla figlia Mary del protagonista, il suo salvataggio e la relativa, a seguire, costante compagnia per lunghissimi tratti ci porterà a rivalutare le nostre strategie e iniziative, scegliendo sempre dove e quando esporci ai pericoli per salvarla e metterla al sicuro.
Consultare la mappa sarà obbligatorio solo per far sparire l'avviso sullo schermo.In fondo,ci sarà comunque sempre e solo UNA strada.
Ci troviamo di fronte, dunque, ad un prodotto davvero particolare, che appartiene a diversi generi e realmente a nessuno, con tante buone idee, caratterizzato da un ritmo spesso blando ma con picchi adrenalinici. Un titolo sicuramente atipico, che non mancherà di deliziare chi ama maggiormente i dettagli e si perde meno nel quadro generale.
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7
Una avventura atipica,quella offerta da Ubisoft in questo "I'm Alive". Poca azione e una trama a dir poco scarna fanno da contraltare ad una ambientazione tanto cupa quanto immersiva, triste nella sua grigia monotonia cromatica, violenta nel suo desiderio di vita e rivalsa. Un titolo per certi versi introspettivo, sicuramente particolare, difficile da inquadrare in un solo genere. Un'esperienza ludica diversa, per giocatori che hanno già visto tutto.



