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Recensione GT Concept 2002 Tokyo-Geneva

Giuseppe SchirruDi Giuseppe Schirru (23 luglio 2002)


Ci sono giochi che segnano profondamente la storia di una console, tanto da valerne fino all'ultimo centesimo l'acquisto, killer application campioni di incasso che diventano un vero e proprio cult. Giochi del genere a dire la verità non ce ne sono molti in giro, però quei pochi riescono non soltanto a soddisfare i giocatori più esperti, gli hardcore-gamers, ma anche ad avvicinare le masse di meno esperti incuriositi da cotanta magnificenza.

Sul monolite nero di casa SONY questi capolavori, come del resto per ogni altra piattaforma sul mercato, non sono molti, ma uno di essi, terzo capitolo di una serie di grande successo iniziata sulla vecchia e cara Playstation, ha profondamente rivoluzionato il suo genere, fino a rappresentarne il più celebre, completo e profondo rappresentante: stiamo ovviamente parlando di Gran Turismo 3 A-Spec, prima vera grande killer application per una piattaforma, PS2, che fino all'uscita di questo grande simulatore di corse, era andata avanti più con la celebrità, ereditata dalla sua vecchia sorella PSX, e col blasone di anni e anni di successi SONY, che con un parco giochi degno di questo nome.
GT Concept 2002 Tokyo-Geneva - Immagine 2
GT Concept 2002 Tokyo-Geneva - Immagine 3
GT Concept 2002 Tokyo-Geneva - Immagine 4
Questo capolavoro segnò inevitabilmente in positivo l'andamento sul mercato hardware PS2 e si distinse come unico e vero simulatore di guida sul mercato (predecessori a parte). Gran Turismo 3 A-spec infatti, univa una grafica rinnovata e tecnicamente eccelsa dovuta alla potenza dell'Emotion Engine agli elementi di maggiore successo dei due precedenti capitoli, come l'enorme quantità di auto (peraltro dimezzata rispetto al secondo capitolo), un sistema di guida realistico, una grande quantità di tornei, gare e competizioni, oltre che una gestione dei capitali accumulati vincendo le gare, per comprare nuove auto, e modificarle comprando i vari pezzi nelle varie officine, senza dimenticare poi la presenza delle ormai celebri patenti, necessarie per poter accedere alle competizioni più difficili.
Tutti questi elementi hanno reso il titolone Poliphony non soltanto un gioco dall'incredibile gameplay, ma anche dalla longevità senza pari sul mercato.

Ora, a distanza di un anno dall'uscita di questo splendido gioco esce quella che in principio doveva essere un'espansione, un'appendice che doveva incrementare notevolmente il parco macchine di GT3, che però è poi stato sviluppato in maniera differente, tale da rappresentare un gioco a se, caratterizzato dalla presenza di tutti i prototipi e i nuovi modelli presentati rispettivamente al salone dell'automobile di Tokyo 2001 e di Geneva 2002. In verità il titolo, uscito in Giappone parecchi mesi fa, col titolo di Gran Turismo concept Tokyo 2001, è stato aggiornato per la versione definitiva del mercato europeo diventando Gran Turismo Concept Tokyo-Geneva 2002.

Il prodotto che ci troviamo di fronte, esce in questi giorni sul mercato del vecchio continente a prezzo ridotto, circa 39 euro, per le sue ormai note limitazioni che lo rendono una breve parentesi di GT dedicata ai prototipi e ai nuovi modelli. Una volta messo su il disco e scelta la localizzazione a noi più consona (che per i meno masochisti è l'italiano) potremo gustarci un filmato di presentazione di ottima fattura, ma che è tuttavia abbastanza corto, sicuramente non all'altezza del filmato di presentazione di GT3. Nel menù principale, oltre alle solite carica/salva partita, replay, gestione dati, opzioni e crediti, solita pappardella della serie, scorgiamo soltanto una vera e propria modalità, chiamata “inizia partita”.
GT Concept 2002 Tokyo-Geneva - Immagine 5
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