Tutto ciò è fedelmente riprodotto in quest'ultima fatica Microprose, ma grandi lacune sull'argomento peraltro basilare frenata/angolo di piega permangono e a mio avviso contribuiscono alla non piena riuscita in ambito simulativo del prodotto in questione.
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Per la "forma" di GP 500 non ci sono dubbi: è (o perlomeno sembra) una simulazione a tutti gli effetti. Per ciò che concerne la "sostanza" esistono ancora seri dubbi sulla natura arcade del prodotto. Troppo semplice e al contempo frustrante per l'eccessiva semplicità di guida per chi ha fatto della moto una ragione di vita. Divertente però per i neofiti del genere che correranno in una sorta di perenne tutorial. Insomma, il richiamo dell'arcade non rovina di certo GP 500, ma lo relega semplicemente a secondo di Superbike. Un rimpianto quindi per un lavoro che avrebbe rappresentato un validissimo esponente in grado di primeggiare nella classifica Pcista delle due ruote, ma che invece si auto-limita forte della convinzione che arcade sia meglio di simulazione. Caro GP 500, non è sempre così, dammi retta.