La realizzazione tecnica di Gekido, pur non facendo gridare al miracolo, sostiene in modo dignitoso il prodotto, con un aspetto grafico piacevole, buone animazioni per tutti i personaggi (giusto qualche avversario un po' troppo rigido, ma tant'è) e una serie di effetti speciali che arricchiscono l'impatto visivo dei fondali. Vanno segnalati in special modo gli ottimi effetti di luce, il lens flare onnipresente (e ben realizzato) e le riflessioni usate nella rappresentazione delle pozzanghere
Ma il vero punto di forza del titolo, com'è ovvio, è la sua eccellente giocabilità, sostenuta da 5 stili di gioco diversi, da un ottimo sistema di controllo e da un livello di difficoltà ben calibrato, che garantisce una sfida duratura per un qualsiasi appassionato del genere. La possibilità di giocare in 4 contemporaneamente ad un "surrogato" più che apprezzabile di Power Stone è poi il tocco finale di una produzione che, pur non potendo contare su marketing miliardari, riesce a imporsi come nuovo punto di partenza per un genere ingiustamente abbandonato. Ora non resta che aspettare e vedere chi, nel prossimo futuro, seguirà l'esempio degli italianissimi Naps.
Complimenti ai Naps per un gioco che riesce a risollevare le sorti della categoria picchiaduro a scorrimento mantenendo intatte tutte le qualità di vecchi classici come Final Fight e Streets of Rage (citati anche nel gioco, grazie ad alcuni livelli ispirati a questi due titoli). L'unica nota negativa da segnalare è costituita dalla definizione grafica che, essendo un po' bassa, tende a "impastare" personaggi e fondali dando al tutto un aspetto un filino dimesso. In ogni caso, come riportato più volte nell'articolo, la struttura di gioco ha tali e tanti aspetti positivi da far dimenticare questa piccola lacuna e da garantire parecchie ore di divertimento a tutti i "picchiaduristi" muniti di PlayStation. Un acquisto consigliato a tutta l'utenza PSX e una fermata obbligatoria per i nostalgici cresciuti sulle strade dei coin op di mamma Capcom.