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Recensione F1 2000

Redazione GamesurfDi Redazione Gamesurf (7 aprile 2000)
Gli elementi del modello base di concorrenza in un mercato aperto possono essere facilmente racchiusi in tre punti fondamentali: consumatori razionali che agiscono nel proprio interesse, imprese razionali che massimizzano il profitto e mercati competitivi con comportamenti price-taking. L'intrattenimento elettronico come mercato sottostà ai suddetti principi. Electronic Arts, magnate e fedele al contempo sottoposta di questa economia, puntualmente sorvola le regole macro e microeconomiche, mutandole e riscrivendole da capo: prodotti ormai brand, vedi Fifa XY, si rivelano crudi testimoni del sovvertimento nei principi che stazionano alla base del successo di un prodotto videoludico, qui pubblicizzato inverosimilmente con abili e pensate strategie di marketing, esaltato nella perfetta riproduzione della disciplina sportiva del caso, enfatizzando la qualità del titolo, di norma appena sufficiente
F1 2000 - Immagine 1
La visuale interna mostra tutto l'occorrente per il pilota. Il giudizio è qui davvero ottimo.
La Formula 1, sulla scia dell'ampio successo del decano GP2 di Geoff Crammond e nella fervente attesa del seguito ormai imminente, non è scampata al feroce e spietato accaparramento delle licenze sportive disponibili da parte del colosso americano in questione ed è nato, con qualche rammarico, F1 2000. L'introduzione, in perfetto stile con la produzione Electronic Arts, fa sfoggio di sequenze animate e in computer grafica accompagnate da sonorità classiche, da cori angelici e archi, quasi a rendere solenne l'esperienza che si sta per vivere. Particolare elevato a leit motiv del titolo in questione è la licenza ufficiale della FIA, la perfetta e fedele trasposizione di sponsor, livree e marchi, portati chiaramente, sia nell'intro che in ogni altro angolino del gioco, a stendardo di sicuro successo. Una volta nel menù principale le scelte a nostra disposizione possono orientarsi verso cinque modalità di gioco: una sessione di test, Test Day, per provare auto, assetto e circuito in assoluta libertà, Quick Race per gettarsi a capofitto nella competizione, evitando di conseguenza le procedure burocratiche del weekend di gara, una modalità Gran Premio, dotato di tutti i crismi di una vera e propria sessione di gara, con tanto di prove libere, qualifiche e corsa, l'immancabile Campionato, comprendente tutte le prove della stagione in corso e, per terminare, la solita e dovuta modalità multigiocatore
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