Tecnicamente parlando, siamo su livelli decisamente gradevoli per quanto la PSP sia ancora agli albori della sua produzione, con un risultato che si avvicina di molto all'ultimo lavoro PS2. La grafica di gioco è pulita e colorata, con personaggi, scenari, percorsi ed ostacoli realizzati in uno stile molto “cartonoso”: le teste sproporzionate e gli occhioni da manga la fanno pertanto da padroni. Questa caratteristica stilistica però non deve trarre in inganno, in quanto la fisica di gioco è estremamente realistica, tenendo conto in maniera estremamente pignola di tutti i fattori precedentemente elencati, nonché dei rimbalzi che la palla può compiere durante la sua traiettoria. L'unica cosa un po' sottotono è la scalatura delle textures, che viene operata a partire da non molta distanza dal punto inquadrato, rendendo certi elementi scenici come montagne o erba alta un po' imprecisi anche quando interessano direttamente l'azione. Niente da eccepire per quanto concerne il sonoro, che offre una serie di brani musicali carini e simpatici, nonché doppiaggi in inglese ben realizzati.
La giocabilità si attesta a livelli molto elevati: innanzitutto il sistema dei tre click è relativamente immediato, o comunque sia decisamente sperimentato, e le prime sfide sui primi circuiti sono relativamente semplici. In seguito, come si accede a nuovi tracciati ed ad avversari più agguerriti, la sfida si fa decisamente più impegnativa, costringendo il giocatore, ormai esperto, a memorizzare ogni singolo anfratto di ogni singola buca in modo da minimizzare gli errori e ottenere più Birdie ed Eagle possibile.
L'unica cosa spiacevole è il fatto che quando prenderete un personaggio ex-novo non avrete a disposizione tutti i possibili colpi, ma che dovrete usarlo un tot di volte prima di poterne sfruttare tutte le potenzialità. La conseguenza più immediata è che una volta scelto un personaggio all'inizio e dopo aver sbloccato tutte le mosse con quello, sarà poi molto probabile che si continui ad usare sempre lui per evitare di iniziare da capo la trafila. Fortunatamente la cosa non è penalizzante, dato che i personaggi si potenziano con l'uso, né tanto meno ne è influenzata la varietà, dato che gran parte dell'aspetto fisico del proprio alter ego è personalizzabile man mano che si sbloccano gadget.
Portare a termine tutte le sfide e sbloccare tutto lo sbloccabile sarà comunque un lavoro piuttosto lungo, specie considerando la difficoltà dei livelle superiore: ciò implicherà molte ore di gioco e di conseguenza una notevole longevità. A questa si aggiunge ovviamente la possibilità di connettersi alla rete PSP per sfidare altri giocatori, facendo naturalmente attenzione a cimentarsi contro quelli del proprio livello e non commettere l'errore di incontrare gente troppo esperta per le nostre abilità o viceversa troppo scarsa per costituire una sfida interessante. Purtroppo non è possibile giocare in MultiPlayer su una sola console passandosela di giocatore in giocatore, e la cosa è strana: dopotutto a Golf si gioca uno alla volta, e quasi tutti i giochi permettono una funzione simile. In conclusione, Everybody's Golf riesce a portare nel piccolo schermo della PSP tutto lo charme e la giocabilità della controparte PS2, rinunciando solo ad un minimo impercettibile di impatto grafico e sacrificando la possibilità di sfidarsi in locale. Una scelta obbligatoria per tutti gli appassionati di golf, soprattutto se già conoscono le versioni da salotto, ma anche vivamente consigliato a chi è sempre stato incuriosito da questo sport e non ha avuto mai la possibilità di avvicinarvisi.
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8
La versione portatile di uno dei giochi di golf più riusciti della storia mantiene intatta tutta la sua immediatezza, la sua completezza in termini di fisica e parametri di gioco, l'equilibrio e la progressione della difficoltà, ed in sostanza la giocabilità della controparte da salotto, unita ad una realizzazione tecnica molto gradevole. L'unica cosa opinabile è che certe esecuzioni di colpi debbano essere sbloccate, oltretutto con ciascun personaggio che vi interessi utilizzare, rendendo così quasi obbligatorio il legarsi a doppio refe con uno dei primi disponibili. Peccato, inoltre, per l'impossibilità di sfidare uno o due amici sulla singola console: dopotutto a golf si gioca uno per volta...



