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Una volta creato il proprio profilo personale, che ci accompagnerà tanto nella carriera SinglePlayer quanto nelle sfide in Multy, potremo scegliere il tipo di partita da intraprendere: il giocatore singolo potrà optare per qualche tiro di allenamento, per affrontare un intero percorso di 18 buche, oppure cimentarsi in una sfida. È soprattutto quest'ultima modalità a costituire il cuore dell'esperienza in singolo, in quanto è quella tramite la quale sarà possibile sbloccare tutte le features di gioco, vale a dire personaggi, caddies, percorsi, mazze e palle speciali, nonché tutti gli elementi necessari a personalizzare il proprio golfista. La scelta del personaggio da utilizzare sarà tutt'altro che esclusivamente estetica, in quanto da esso deriveranno tutte le varie caratteristiche di potenza di tiro, capacità di curva e di spin, precisione ed impatto; tutte queste caratteristiche, comunque, cresceranno nel tempo man mano che vincerete delle sfide, oltre ad essere modificabili tramite opportune mazze e palle. Una modalità di sfida particolare si svolge interamente sul green, con molteplici buche di valore differente a seconda della distanza, ma a parte questa singola eccezione, tutte le altre modalità saranno di “classico” Golf.
Si arriva così al Tee. Per determinare la direzione, la potenza e l'accuratezza del tiro, gli sviluppatori hanno ancora una volta ignorato il cosiddetto “swing system” basato sull'oscillazione del pad analogico ed hanno mantenuto la scelta storica del “3 click System”, che è presto spiegato: nella parte inferiore dello schermo è presente una barra graduata che indica la distanza massima raggiungibile tramite la mazza selezionata; una volta presa la mira, tramite tre possibili inquadrature (prima persona, volo d'uccello, punto d'atterraggio previsto), premendo il tasto cerchio si mette in moto un indicatore che riempie rapidamente la succitata barra. Un secondo click evidenzierà la potenza che intendiamo imprimere al colpo, ma non interromperà il movimento dell'indicatore, che giungerà fino al 100% per poi ricominciare a scendere: è il momento del cosiddetto “click di ritorno”, il terzo, che consisterà nel premere il tasto quanto più vicino possibile allo 0% (esistono anche settori negativi), determinando così la precisione del tiro eseguito. Se quest'ultimo click fosse troppo lontano dallo 0% la pallina potrebbe partire per una traiettoria di diversi gradi differente rispetto al previsto, rischiando di finire in acqua, nei bunker o in Out of Bounds, o addirittura schizzare incontrollata rendendo praticamente inutile il tiro effettuato.
Durante lo “swing” sarà possibile imprimere alla palla degli effetti curvi, magari per evitare alberi o altri ostacoli, oppure effettuare lanci “a parabola alta” in modo da superare alture o viceversa “tagliati” al fine di cercare di tagliare i venti più forti. All'aumentare della “fedeltà” con il personaggio utilizzato sarà anche possibile effettuati tiri ad effetto (per i quali la palla, una volta fermatasi, schizzerà in avanti o all'indietro per un altro paio di metri) o modificare la potenza dell'impatto utilizzando Croce o Triangolo al posto di Cerchio nel terzo Click. Volendo sarà anche possibile effettuare dei tiri “sforzati”, selezionandoli anticipatamente con Quadrato, ma la disponibilità di questi sarà limitata nell'arco della sfida. Una volta giunti sul Green, le cose saranno relativamente più semplici: non sarà infatti possibile imprimere alcun tipo di effetto, essendo il Putter una mazza troppo larga e piatta, ma di conto non sarà neanche necessario eseguire il terzo click; in pratica, una volta sul Green l'unica difficoltà da superare sarà data dalle insidiose pendenze del terreno.
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