Tiscali

Recensione Enclave

Alessandro CossuDi Alessandro Cossu (29 aprile 2004)
STORIA DI UN ALTRO TEMPO

In un'epoca lontana, in un altro posto e una differente dimensione, il mondo viveva un periodo di pace e prosperità. La terra era fertile, l'acqua e il cibo non mancavano, non v'erano guerre ne carestie; tutte le popolazioni del pianeta vivevano in armonia e gli eserciti avevano abbandonato le spade in favore delle zappe, i carri da battaglia in favore degli aratri. Ma questo ordine di cose non era destinato a durare. Avvolta dalla bramosia di potere e dal desiderio di conquista, una maga, la principessa Mordessa, scoprì, in un antico tomo creduto perduto, come far sorgere a nuova vita il più antico dei demoni, il sanguinario Vatar. La principessa, sedotta dalle tenebre, si macchiò di terribili omicidi e ancor più terribili atti, pur di far tornare dal limbo il demone ed il destino fu dalla sua parte; riuscì infatti a riportare nel mondo dei vivi Vatar e le sue demoniache legioni, composte da scheletri e orchi, goblin e spettri: era l'inizio della Guerra. Nel frattempo, nelle contee e nei ducati si sussurrava di una paura senza nome che veniva da est e i druidi ed i maghi avvertivano il cambiamento nell'aria, sentivano che l'equilibrio era mutato. Mordessa e Vatar mossero alla volta delle terre libere di Celenheim, capitale di tutto il regno.
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Dopo anni di lotte con alterna fortuna, alla fine, un potente mago del bene, Zale, ritrovò nelle viscere del pianeta un antico manufatto capace di convogliare l'intero potere della magia bianca dentro di lui. Grazie a questo oggetto, nello scontro finale contro il possente demone, lo stregone pur non riuscendo ad abbattere Vatar, lo relegò nel limbo dal quale era riemerso grazie a Mordessa, (della quale nessuno seppe mai più nulla), giù, nelle remote profondità della terra, fino al cuore stesso del pianeta. Ma il potere scatenato dal mago andò oltre il suo controllo: una terribile serie di terremoti spaccò in due il continente, creando da un lato un territorio che prenderà il nome di Enclave e, al di la della terribile e immane fenditura, che verrà chiamata “La Faglia”, si creò un continente che sarà, poco dopo questo evento, ribattezzato come Outland, dove trovarono asilo tutte le creature malvagie che avevano preso parte allo scontro.
Il tempo passò, la storia divenne leggenda e la leggenda divenne mito. I popoli dell'Enclave tornarono a prosperare, mentre nelle lande desolate di Outland una donna meditava vendetta: sopravvissuta alla lotta, Mordessa, infatti, recuperate le forze e acquisito il controllo di un grande esercito, dichiarò guerra all'Enclave. Decisa a recuperare di nuovo il libro delle anime e far tornare ancora una volta Vatar al suo fianco...ecco che entriamo in scena noi, pronti a risollevare le sorti del mondo...o a causarne la rovina.

DENTRO ALL'ENCLAVE
I signori della Starbreeze Studios, patrocinati dalla Atari (scusate se è poco) hanno sfornato un titolo per certi versi stupefacente, sicuramente avvincente e mai banale. Non si tratta di un porting del titolo uscito l'anno scorso per la scatoletta nera targata Microsoft, ma di un gioco interamente ricostruito e adattato alle nostre macchine da gioco preferite. Enclave si presenta come un Action-Game in terza persona, anche se è stata implementata una visuale in soggettiva che toglie però quel “senso di esserci”, che permea l'intero titolo. Inoltre, sono stati inseriti ad arte alcuni elementi tipici degli RPG (giochi di ruolo), quali, ad esempio, un progressivo aumento della resistenza fisica, l'accumulo di denaro per acquistare armi e armature, manufatti e incantesimi, che si sbloccheranno man mano che procederemo durante le nostre missioni.
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